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Nvidia si sta espandendo in Europa. La scorsa settimana colosso americano dei processori ha firmato accordi con la francese Mistral AI, con tanto di ringraziamento personale del presidente francese Emmanuel Macron, e con l’azienda di telecomunicazioni tedesca Telekom. La Commissione europea ha plaudito all’annuncio dell’amministratore delegato di Nvidia, Jensen Huang, di voler investire nello sviluppo dell’intelligenza artificiale in Europa promettendo di aumentare “di dieci volte la capacità di calcolo dell’intelligenza artificiale in Europa” in due anni. “Sono molto felice dell’intenzione di Nvidia di sostenere le fabbriche di intelligenza artificiale e le gigafactory in Europa” ha scritto in un tweet la vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen, responsabile per per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia. “I loro chip AI avanzati, i loro investimenti e le loro competenze sono benvenuti e necessari” ha aggiunto, ringraziando Huang per “il suo impegno a sostenere l’ambizione dell’Unione europea di essere leader nell’intelligenza artificiale”.

È dal 2023 che Huang promuove il concetto di “AI sovrana”, ovvero la necessità per ogni regione di sviluppare e possedere la propria intelligenza artificiale, adeguata a lingua, storia e cultura locali. E proprio durante il suo recente tour a Londra, Parigi e Berlino, ha evidenziato le carenze infrastrutturali europee e ha annunciato nuovi progetti e partnership, pressando i governi a investire miliardi per ridurre la dipendenza dai giganti tecnologici statunitensi. Le dichiarazioni di leader come il primo ministro britannico Sir Keir Starmer e il presidente francese Macron evidenziano come l’Europa sembra abbracciare ogni questa visione. Anche perché L’Unione europea ha stanziato 20 miliardi di dollari per quattro gigafactory. Piccole realtà come Mistral AI, pur con risorse limitate rispetto agli hyperscaler americani, puntano a emergere come campioni europei, offrendo modelli integrabili con quelli di OpenAI, Anthropic e Meta.

Restano, tuttavia, importanti sfide, come evidenziato dall’agenzia Reuters: i costi dell’energia in Europa sono molto più alti rispetto agli Stati Uniti e la crescente domanda di elettricità per i data center (attualmente il 3% del consumo Ue, con prospettive di forte crescita) rischia di mettere sotto pressione la sostenibilità del settore. La differenza di budget è notevole: gli hyperscaler spendono fino a 15 miliardi di dollari al trimestre in infrastrutture. Per cui, come sottolinea Capgemini, pur non scoraggiando l’iniziativa europea, è necessario essere consapevoli del divario e cercare approcci innovativi per chiudere il gap.

Verso l’IA sovrana. Ecco come l’Europa si muove con Nvidia

Nvidia sta accelerando la sua espansione in Europa, consolidando accordi strategici con la francese Mistral AI e la tedesca Telekom, alludendo al concetto di “AI sovrana” che promuove dal 2023. Non mancano però le sfide per il Vecchio continente

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Di Massimiliano Boccolini e Emanuele Rossi

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Crisi mediorientale e ruolo americano. L'intervento di Flavia Giacobbe a TG2 Italia Europa. Il video

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Tassi e patate. La resa dei banchieri dinnanzi al disastro russo

Il numero uno di Sberbank, la principale banca della Federazione, ammette che senza un ripiegamento dei tassi la situazione potrebbe sfuggire di mano. Le stime di crescita del Cremlino sono già state smentite da una realtà quotidiana fatta di prezzi alle stelle e carenza di cibo. Per stessa ammissione di Putin

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“Non mi spiego perché gli esponenti di Movimento 5 Stelle e Avs abbiano deciso di disertare la colazione con il ministro Guido Crosetto. Però per me è un errore”. Il senatore del Pd Alberto Losacco, componente dell’assemblea parlamentare presso la Nato nella sua conversazione con Formiche.net non usa molti giri di parole perché, assieme ai colleghi Malpezzi e Carè, ha invece accettato di confrontarsi con l’esponente del governo alla vigilia di un appuntamento cruciale: il vertice Nato dell’Aia in programma la prossima settimana

Roma snodo tra Africa ed Europa. Il Piano Mattei incontra il Global Gateway

Il passo successivo è il coinvolgimento di soggetti come l’Ue, con cui Roma ha inteso fare un passo in avanti altamente significativo. Tra pochi giorni a Roma si svolgerà “The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent”, il vertice co-presieduto da Meloni, e dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Le due accoglieranno a Villa Pamphilj i leader dell’Unione Africana, dell’Angola, dello Zambia, della Repubblica Democratica del Congo, della Tanzania e i vertici delle Istituzioni finanziarie multilaterali

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Cuori in ostaggio. La Cina potrebbe sabotare i dispositivi medici Usa

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