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Negli Stati Uniti l’artiglieria terrestre è tornata una priorità. Dopo la fine del programma Extended range cannon artillery, l’Esercito ha avviato la ricerca di un sistema più agile e pronto all’uso. In questo scenario si inserisce l’intesa tra Leonardo drs, controllata americana del gruppo italiano, e il franco-tedesco Knds per proporre il semovente Caesar. L’accordo, annunciato a margine dell’Ausa di Washington, segna un tentativo di portare nel mercato statunitense una tecnologia europea già collaudata e adattabile alle esigenze operative dell’Army, sempre più orientato a rapidità di dispiegamento e integrazione digitale.

Un obice europeo alla prova del mercato americano

Il Caesar è un obice da 155 millimetri su ruote, con canna da 52 calibri e un’ampia esperienza d’impiego in Europa e in Ucraina. La versione proposta da Leonardo drs e Knds si basa su un telaio tattico statunitense, per garantire compatibilità con le infrastrutture logistiche e le catene produttive locali. L’obiettivo è inserirsi nel nuovo programma Mobile tactical cannon, che prevede la sperimentazione di prototipi entro due anni. Dopo il fallimento dell’Erca frenato da costi e problemi tecnici, il Pentagono punta a soluzioni già mature e facilmente schierabili. In questo contesto, la proposta Drs-Knds si distingue per disponibilità immediata e affidabilità, oltre che per l’esperienza accumulata sul campo. Il Caesar offre mobilità superiore rispetto ai sistemi cingolati, riduce i tempi di tiro e si integra con munizionamento standard Nato, fattori che rispondono all’esigenza americana di operare in ambienti ad alta intensità ma con logistica snella. Leonardo drs avrebbe il ruolo di integratore principale, portando in dote la sua conoscenza del mercato statunitense e la capacità di adattare componenti e sensori alle specifiche richieste dell’Army.

Il Caesar come simbolo dell’equilibrio transatlantico

La collaborazione tra Drs e Knds si muove sia su piano industriale sia su uno strategico. Per l’Europa rappresenta la conferma che il know-how accumulato negli ultimi due anni può tradursi in competitività globale, mentre per Leonardo è l’occasione di consolidare il proprio ruolo di ponte transatlantico nel settore terrestre. L’artiglieria è tornata al centro della deterrenza Nato e chi saprà fornire capacità pronte, sostenibili e interoperabili definirà i futuri standard alleati. Il Caesar in versione americana diventa così un simbolo del nuovo equilibrio fra sovranità industriale europea e cooperazione con Washington, in un contesto dove l’efficacia operativa è di nuovo criterio decisivo. Se il progetto troverà accoglienza negli Stati Uniti, potrà aprire la strada a una collaborazione stabile tra le due sponde dell’Atlantico, segnalando che la competitività occidentale non dipende solo dall’innovazione tecnologica, ma anche dalla capacità di trasformarla in strumenti concreti di sicurezza condivisa.

Leonardo drs e Knds, l’asse europeo che mira all’artiglieria Usa

Negli Stati Uniti l’artiglieria torna al centro delle priorità militari e industriali. Dopo lo stop al programma Erca, l’Esercito americano guarda a soluzioni già pronte e interoperabili. In questo scenario Leonardo drs e il gruppo franco-tedesco Knds propongono il semovente Caesar, puntando su una collaborazione che unisce capacità europea e produzione locale. Un progetto che intreccia innovazione, strategia Nato e cooperazione transatlantica

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