Skip to main content

È un po’ più severa delle previsioni la lettera della Commissione europea all’Italia sui numeri del Documento programmatico di bilancio (la versione italiana del Draft budgetary plan, la bozza che prepara le leggi di bilancio degli stati Ue). Nella missiva arrivata stamattina, firmata dal commissario uscente Pierre Moscovici e dal confermato vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, c’è tutto quello che ci si aspettava. Il faro puntato sul peggioramento del saldo strutturale del deficit dello 0,1% del Pil “che non rispetta l’aggiustamento strutturale raccomandato dello 0,6% del Pil”.

Il governo italiano è sotto accusa anche per avere aumentato la spesa pubblica, al netto degli interessi dell’1,9%, nominale, mentre la raccomandazione era di ridurla dello 0,1%. In sostanza di non avere seguito le principali indicazioni contenute nelle raccomandazioni del luglio 2019. Poi la richiesta di flessibilità, che deve essere ancora valutata. Quindi non può fare parte della legge di Bilancio.

C’è un po’ di eredità del prevedente governo nel giudizio della Commissione (in particolare sull’aumento della spesa primaria). Ma nella missiva c’è anche un’indicazione che peserà sulle scelte dell’esecutivo in carica. Nelle raccomandazioni dell’estate scorsa si faceva riferimento al rischio di una “deviazione significativa” dagli obiettivi di medio termine nel 2020. Il documento programmatico del governo Conte non migliora la situazione rispetto al luglio scorso. Il Dpb “non rispetta il parametro della riduzione del debito nel 2020”. Il riferimento alla mancata riduzione del debito apre scenari poco piacevoli per il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (che sta preparando al risposta a Bruxelles). La prospettiva dell’apertura di una procedura di infrazione, per quanto improbabile, non è da escludere a priori, come si pensava nei primi mesi di vita del governo Conte due.

Quindi si torna ad uno scenario simile a quello nel quale si trovò il precedente esecutivo, che costrinse il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla manovra di dicembre. Il governo dovrà correggere i conti della manovra, quantomeno azzerando il deficit strutturale. Sbagliato pensare che l’arrivo della nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen possa modificare il quadro. Nemmeno la presenza di Paolo Gentiloni agli Affari economici potrà servire più di tanto. A vigilare sui conti italiani sarà ancora Dombrovskis. E come la pensa, lo ha già spiegato nella lettera.

Dombrovskis resta e non ci farà sconti. Il messaggio nascosto nella lettera Ue

È un po’ più severa delle previsioni la lettera della Commissione europea all’Italia sui numeri del Documento programmatico di bilancio (la versione italiana del Draft budgetary plan, la bozza che prepara le leggi di bilancio degli stati Ue). Nella missiva arrivata stamattina, firmata dal commissario uscente Pierre Moscovici e dal confermato vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, c’è tutto quello che…

P-Tech, parte a Taranto il polo formativo per le competenze digitali

“Questo progetto è un modello di collaborazione che ci auguriamo possa diventare una buona pratica in tutta Italia e sono contento che inizi da Taranto, una città del Sud”. Con queste parole il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha inaugurato ieri il percorso di sei anni di studio per diventare “P-Tech Esperti Digitali” che partirà il 21 novembre in quattro istituti…

Hacker russi si fingono iraniani. Cosa hanno scoperto Usa e Uk

Nello spazio cibernetico le alleanze, quando ci sono, possono assumere sembianze mutevoli. E imprevedibili. A testimoniarlo ci sono i risultati di una indagine condotta congiuntamente da Regno Unito e Stati Uniti, secondo la quale il potente e pericolo collettivo russo Turla, che le intelligence delle due nazioni ritengono collegato ai servizi di sicurezza di Mosca, avrebbe violato un gruppo di…

L'Europa sia sovranista (nel 5G). L'appello del Consiglio europeo

L'Europa batte un colpo sul 5G, ancora una volta. Dopo la Commissione anche il Consiglio europeo prende ufficialmente posizione sulla banda larga e i problemi di sicurezza che comporta per chi la adotta. Una bozza delle conclusioni stilata dalla presidenza e visionata da Reuters auspica che l'Unione europea diventi "il mercato leader per l'installazione e l'implementazione dei network 5G perché…

Altre bolle, altri rischi. La finanza speculativa è tornata

Non sono i più vecchi subprime sui mutui che innescarono la crisi finanziaria ed economica, che ancora ci affligge, ma hanno raggiunto già i 1.400 miliardi di dollari. Si tratta del mercato dei “leveraged loans”, cioè prestiti “a leva” erogati a società già super-indebitate e poi negoziati sul mercato come bond, che poi vengono cartolarizzati “impacchettati” in veicoli simili ai…

Vi racconto il caldo autunno libanese. Diapositive da Beirut

Il vento dell’autunno caldo libanese soffia ormai da cinque giorni. E non accenna a placarsi. Domenica sera il presidente del Consiglio Saad Hariri ha parlato alla nazione promettendo che non ci saranno nuove tasse per un Paese tra i più indebitati al mondo e che lo stipendio dei politici sarà dimezzato. Misure demagogiche già viste altrove, arrivate troppo tardi per…

Così la disuguaglianza spacca il Cile. Parla Mori (Ispi)

Un camion militare ha travolto un ventiduenne nel villaggio di Libertad, vicino alla città di Talcahuano, nella regione centro-meridionale del Cile: è la quindicesima vittima di questi giorni di proteste nel paese; 1500 i feriti. A Santiago è passata la terza notte di coprifuoco, e il provvedimento è stato esteso ad altre città e regioni del Paese. Era dal 1987, durante…

La Turchia, i curdi e l'ipocrisia europea. L'analisi di Vespa

La guerra della Turchia contro i curdi in Siria presenta diverse chiavi di lettura: sulla geopolitica per le conseguenze sull’intero Medio Oriente e sul Mediterraneo, sul terrorismo, sul ruolo dell’Unione europea in un’area in costante fibrillazione. Un’analisi su una guerra considerata lontana da noi e i cui effetti, invece, ci riguarderanno a breve e medio termine e su come cambia…

Gas, sanzioni e G8. Così la Russia può tornare europea. Parla Antonio Fallico

Chi definisce Antonio Fallico il più potente italiano in Russia non deve temere smentita. Presidente dell’associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, beniamino di Giovanni Bazoli, è uno dei pochissimi italiani che possono vantare la stima del Cremlino. Da dodici anni è patron del Forum Eurasiatico di Verona, kermesse divenuta un punto di riferimento imprescindibile per il mondo industriale…

Gli italiani, gli attacchi turchi e la crisi siriana. I numeri di Swg

Gli italiani condannano gli attacchi turchi ai curdi siriani e ritengono che il governo italiano debba spendersi per fermare l'offensiva condotta da Ankara. NO ALL'ATTACCO TURCO È questo il quadro che emerge da una rilevazione di Swg secondo la quale per il 62% degli intervistati l'attacco voluto da Recep Tayyip Erdogan è sbagliato perché, contrariamente alla retorica usata dal presidente…

×

Iscriviti alla newsletter