Con il senno del poi, vista l’entità e la qualità della manovra di fine anno, è difficile non sostenere che sarebbe stato meglio ridare lo scettro al popolo. Andare a libere elezioni, piuttosto che impegnarsi in una sofisticata ingegneria istituzionale, che ha prodotto quegli scarsi risultati. Per carità: nessuna posizione pregiudiziale, ma puro ragionamento di politica economica. Nè disconoscimento delle…
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Et voilà, le scorciatoie della provvidenza
L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese (CGIA) di Mestre fa egregiamente la sua parte; studia, calcola poi pubblica notizie non sempre belle. Porc... negli ultimi 20 anni la ricchezza del nostro Paese (Pil) è cresciuta mediamente dello 0,2 per cento ogni anno. Un dato preoccupante, riconducibile agli effetti negativi provocati dalla grande crisi iniziata nel 2008. Rispetto a 12 anni fa,…
Perché questo Def era l'unico possibile. Parla Fortis
Forse, alla fine, meglio di così non si poteva fare. L'impianto della manovra uscito nella tarda serata di ieri da Palazzo Chigi (qui l'articolo) sotto forma di Nota di aggiornamento al Def, è qualcosa di molto realistico, aderente alle necessità di un Paese che con il terzo debito sovrano al mondo, ha davvero pochi soldi da spendere. Sarebbe meglio accontentarsi,…
Il Def? Nel segno della continuità. L'analisi di Pennisi
Dalla lettura delle 120 pagine della Nota di aggiornamento di economia e finanza (Nadef), si deduce che il governo "della svolta" opera nel segno della continuità. Occorre precisare che proprio la mole del Nadef (quando si deciderà di produrre documenti stringati e "to-the-point", ponendo in allegati le analisi aggiuntive?) rende difficile un’interpretazione puntuale e che, per una valutazione di merito…
Pechino mostra i muscoli (ipersonici). Lo show missilistico di Xi Jinping
Veicoli a planata ipersonica, missili capaci di raggiungere gli Stati Uniti in trenta minuti e un nuovo drone-spia ad alta velocità. Sono solo alcuni dei protagonisti della parata militare di piazza Tienanmen con cui la Repubblica popolare cinese ha celebrato i propri settant'anni, con una festa all'ombra delle pesanti proteste di Hong Kong. Imperturbabile tuttavia la leadership di Xi Jinping,…
Con l’impeachment torna il Russiagate. I sospetti di Trump su Obama (e l’Italia)
Per la Casa Bianca esiste forse un collegamento tra il Kievgate che ha portato all'avvio della procedura di impeachment nei confronti di Donald Trump e le interferenze russe del 2016 al centro dell'inchiesta dell'ex procuratore speciale Robert Mueller? E l'Italia ha avuto un ruolo? Non è una certezza granitica, semmai un'ipotesi, ma potrebbe essere questa una delle tante, possibili chiavi…
Migranti e gas: la doppia clava di Erdogan contro Grecia ed Europa
Resta altissima la tensione nel Mediterraneo orientale, dove il dossier energetico si mescola torbidamente a quello immigrazione. Ankara da un lato raddoppia le operazioni illegali nella Zona economica esclusiva di Cipro e dall'altro minaccia di rendere più “permeabili” le proprie frontiere: obiettivo, condividere con Grecia ed Europa i 4 milioni di profughi che detiene sul proprio territorio. IL DOSSIER GAS…
Tortellini e crocifisso. I confusi appelli a difesa dell’identità nazionale
La polemica sul crocifisso, nelle scuole italiane, è una specie di fenomeno carsico. Ogni tanto, qualcuno fa riemergere la proposta di "liberare" le aule italiane dall’ingombrante presenza. Una sorta di riflesso condizionato, verrebbe da pensare, per chi ritiene ancora necessari atti eclatanti, per rendere plastica la laicità dello Stato. Come se quest’ultima fosse non diciamo a rischio, ma almeno dubitabile,…
Phisikk du role - Voto ai sedicenni: gli immaturi sono i politici
Come si fa a non innamorarsi di questi ragazzi che ritornano a dare un senso alle piazze che non sia il rito catatonico della partecipazione al concerto del più sfigato rapper in circolazione? E l’innamoramento, si sa, è una specie di cortocircuito che ottunda la mente, fa entrare le farfalle nella pancia e tinge di rosa tutto il creato. Sarà…
Meno Salvini, più Trump. Ecco il Conte 2 in bella mostra sul Washington Post
Moderato ma non troppo. Giuseppe Conte torna a sferzare il fu vicepremier Matteo Salvini. Lo fa in un’intervista concessa al Washington Post a margine dell’Assemblea generale dell’Onu a New York. “Durante gli ultimi mesi di governo era chiaro che qualcosa andava storto – ricorda il presidente del Consiglio bis in una lunga conversazione con Lally Weymouth – era impossibile proseguire…