Skip to main content

Quel che dice in un comunicato l’Fmi fa stringere le chiappe: l’economia mondiale paga prezzo; la crescita si fermerà al 3% nel 2019, lo 0,2% in meno rispetto a quanto previsto a luglio, e ai minimi dalla grande crisi del 2008-09. In termini di Pil quasi il 90% dei Paesi del mondo sta registrando una crescita rallentata; un vero e proprio rallentamento sincronizzato”.
Toh guarda, proprio quel Pil che si fa al mercato con la tiritera della spesa, dove chi ha prodotto deve poter vendere a chi, per poter acquistare, deve disporre della possibilità di farlo per generare, alla fine della fiera, ricchezza. Si è vero la tiritera può risultare, per il bisogno del singolo, indifferibile; quand’anche senza, la stessa indifferibilità resta un “bisogno del sistema” per poter funzionare!
Fiuuu… Dopo dodici anni dall’inizio della crisi, invece che uscirne si entra dentro un’altra.
La questione ineluttabile dell’indifferibile si mostra irrisolta. La Politica all’inizio non l’ha scorta, non ne ha gestito lo svolgimento, il domani poi…. figuriamoci! Con quelle ragioni fragili che si ritrova, hai voglia a riattivare la crescita.
Orbene l’Hdemia economica, con una parte almeno di quelle ragionicchie c’entra, eccome. Dovrebbe ripensare il suo pensiero e il dire: ce la farà o, peggio, vorrà farlo?
Alla Politica, potrebbe toccar fare una bella sedizione contro l’ordine economico da Lor propagandato, per abbeverarsi ad altre fonti, e far la parte che gli spetta.
La fonte del Mercato, per esempio, quando funziona disseta.
Funziona, se fa il miglior prezzo tra le parti in causa; se remunera , insomma, la produttività di ciascun agente per migliorare la produttività del tutto.
Beh, chi legifera può farlo mettendo mano finalmente all’adozione di quella “Legge per un’Economia Resistente” che all’art 3 dispone di allocare le risorse economiche generate dalla crescita per tenere adeguato quel potere d’acquisto che consente l’esercizio di ruolo dei diversi operatori della spesa aggregata.
L’art 4, lo conclama, l’atto di poter esercitare l’acquisto dispone una economia più resistente con adeguato beneficio per tutti gli agenti del ciclo.
L’adozione della Legge rende, de facto, appetita la costituzione di quell’Azienda “Libero Mercato Spa”* che capitalizza onori ed oneri e.. toh, anticipa in punta di diritto societario i desiderata di quelli di prima dell’Fmi che, tra le righe del comunicato, sibillinamente scrivono: “Offriremo a tutte le persone la possibilità di contribuire all’attività economica e di condividerne i benefici”.
Ehi, ci sono grandi Imprese che hanno già aderito attrezzando business pro crescita; funzionano, rendono!
Per far sì che l’appetito, per le altre, venga mangiando s’ha da metter mano agli attrezzi del mestiere della Politica; la leva fiscale per re-distribuire vantaggi agli aderenti, svantaggi ai renitenti.
Un modo per ri-leggittimare l’emolumento che gli “eletti” mettono in tasca, poi un vantaggio elettorale…. perchè cotanta sagacia potrà incontrare l’interesse di tutti. Tutti quelli che votano: la Gente e i loro interessi, concreti e materiali!

* Un’ azienda pro-crescita che agisce de facto per tenere in equilibrio produzione e consumo, impiegando al meglio le risorse produttive degli addetti e l’adeguata allocazione delle risorse di reddito per sostenere la crescita e generare ricchezza.
Agenti economici vi agiscono con ruoli integrati per la produzione dell’offerta, la generazione della domanda, del commercio, dell’acquisto, fornendo distinto contributo a quella spesa aggregata che fa la crescita.
Il remunero degli operatori, che compensa quel diverso contributo, andrà speso nel circuito aziendale per rendere fluido e continuo il ciclo produttivo.
Giust’appunto, un marchingegno societario che disponga l’adeguata capitalizzazione degli azionisti mediante una diversa allocazione della ricchezza colà generata.

Mauro Artibani, l’economaio
https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_3_7?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=mauro+artibani&sprefix=mauro+a%2Caps%2C207&crid=E9J469DZF3RA

Ecco... appunti per la Politica, per esempio

Quel che dice in un comunicato l'Fmi fa stringere le chiappe: l’economia mondiale paga prezzo; la crescita si fermerà al 3% nel 2019, lo 0,2% in meno rispetto a quanto previsto a luglio, e ai minimi dalla grande crisi del 2008-09. In termini di Pil quasi il 90% dei Paesi del mondo sta registrando una crescita rallentata; un vero e…

L'iraniana Mahan Air raddoppia a Fiumicino. Addio impegni presi con gli Usa?

Dovevano essere ridotti a zero e invece raddoppiano. La compagnia di volo iraniana Mahan Air fa bis all’aeroporto Leonardo da Vinci. Saranno infatti ben due i voli a settimana che percorreranno la tratta Fiumicino-Teheran. Sarebbe notizia da niente se non fosse che la compagnia in questione è sottoposta dal 2011 a un pacchetto di sanzioni del Dipartimento del Tesoro degli…

Dopo la caduta (in Umbria). I consigli di Pennisi al governo sulla manovra

Che avverrà dopo la caduta –per parafrasare il titolo di un celebre e discusso dramma di Arthur Miller sulla sua complessa relazione con Marylin Monroe – registrata dai partiti che sostengono il governo alle elezioni regionali in Umbria? Altri tratteranno gli aspetti politici, ma a due giorni dal voto, sembra essenziale accennare a quali sono le lezioni da trarre e…

Il centrodestra può esultare per la vittoria in Umbria ma... Il commento di Reina

L’Umbria ombelico del mondo, secondo Mentana, come se le sorti politiche nazionali dovessero dipendere dalla vittoria della destra in una minuscola regione del centro Italia. E ripetutamente a sottolineare che il prevalere dei vincitori è un fatto enorme, perché dopo decenni la sinistra è stata battuta. Si dimentica che il comunismo non esiste più dai tempi di Gorbaciov, dal 1989,…

Con Al Baghdadi non muore l'Isis. Cristiani (Iai/Gmf) spiega perché

Di Dario Cristiani

La mattina del 27 ottobre 2019, il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato la morte del leader del sedicente Stato islamico (Isis), Abu Bakr al-Baghdadi, uccisosi durante un blitz delle forze speciali Usa nei pressi di Barisha, nella provincia siriana di Idlib. Le scomparse dei leader delle organizzazioni jihadiste sono spesso causa di controversie. I casi di Amadou Koufa, o…

Libano, vi racconto il coraggio (e la posta in gioco) del premier dimissionario Saad Hariri

Anche in Libano quando il premier si dimette “sale al colle”, visto che il palazzo presidenziale si trova in collina. E quando questo pomeriggio il premier Saad Hariri ha deciso di salire al palazzo presidenziale dal Presidente della Repubblica ha certamente dimostrato quel coraggio politico che tutti hanno sempre riconosciuto a suo padre ma quasi nessuno aveva mai attribuito a…

5g e tecnologie emergenti. Kemmer (Cdu) spiega il sovranismo digitale firmato von der Leyen

Popolare nel dna, la Commissione Ue di Ursula von der Leyen pronta a entrare in carica il prossimo 1 dicembre si è scoperta un po’ sovranista. È stata proprio la presidente incaricata, illustrando il programma di governo per i prossimi cinque anni, ad adottare una parola poco usata nel mondo democristiano e moderato del suo Ppe: sovranità. “Non è troppo…

La Russia non si fermerà da sola. Il monito dell'ambasciatore ucraino Perelygin

La Russia non si fermerà, "non ha mai smesso di fare tutto il possibile per raggiungere il suo obbiettivo principale: far tornare l’Ucraina nella zona d’influenza del Cremlino", dice a Formiche.net l'ambasciatore ucraino in Italia, Yevhen Perelygin. "È questo il motivo principale dell’occupazione e successiva annessione della Crimea, e dell’inizio della guerra nel Donbass". Il diplomatico parla della crisi che avvolge il suo…

La propaganda del Cremlino colpisce anche gli F35. Analisi DfrLab

Per misurare la portata della moral suasion americana nei confronti di Recep Tayyip Erdogan e i rapporti tra Washington e Ankara probabilmente l'elemento delle commesse militari è al momento uno dei più affidabili. Come si sta muovendo il Paese sul Bosforo in questo senso? Si orienta più verso gli Stati Uniti di Trump - guida dell'Alleanza Atlantica di cui la…

Russia-Ucraina, il derby (infinito) del gas tra Naftogaz e Gazprom

Prosegue la guerra di carte bollate tra Kiev e Mosca sul fil rouge del dossier energetico. Il player ucraino del gas Naftogaz, nel giorno dell'ennesimo vertice, ha pianificato di richiedere un risarcimento da 11 miliardi di dollari a Gazprom per la possibile cessazione del transito di gas. IN TRIBUNALE Lo ha detto ufficialmente il direttore esecutivo della compagnia petrolifera e…

×

Iscriviti alla newsletter