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Giù il sipario. Ora l’esperienza del governo gialloverde è davvero conclusa. Il discorso al vetriolo di Giuseppe Conte ha lasciato l’amaro in bocca alle truppe leghiste. La parola d’ordine per Salvini e i suoi resta “voto subito”. Ma le chances per elezioni anticipate a ottobre svaniscono di minuto in minuto. “Vorrà dire che faremo dura opposizione – promette Roberto Paolo Ferrari, capogruppo della Lega in Commissione Difesa alla Camera.

Conte non ha fatti sconti.

Il premier poteva rivendicare l’operato del suo governo, renderci conto di quanto è stato fatto, che di certo non disconosciamo, e di quanto non si è potuto fare.

E invece?

Purtroppo ha scelto di ripetere a memoria gli attacchi che nei mesi scorsi il Pd ha rivolto a Salvini, parola per parola. Ci ha sorpreso, visto che è stata presentata una mozione su cui lo stesso presidente del Consiglio si è dichiarato competente a rispondere, sentirlo riprendere tali e quali le illazioni del Pd sul caso dei presunti fondi russi.

Oggi in aula c’era un leader del Movimento Cinque Stelle?

Questo non lo abbiamo scoperto oggi. È da tempo che invece di porsi come punto di giuntura ed equilibrio per tenere insieme il governo si dimostra apertamente un membro del Movimento. Forse non si è reso conto che i Cinque Stelle, non la Lega, presentando una mozione no-Tav gli hanno tolto la fiducia due settimane fa.

Dai banchi di Pd e Cinque Stelle sono arrivati applausi all’unisono. I giochi sono fatti?

Le dichiarazioni di Marcucci all’uscita dal Senato non lasciano dubbi. Sono riusciti a creare una sintesi fra le due forze sconfitte nella ultima tornata elettorale alle europee. Vogliono far nascere il governo degli sconfitti, di chi ha timore di chiedere il parere degli italiani. Noi paura non ne abbiamo.

Anche quella fra Cinque Stelle e Lega era un’alleanza poco ortodossa…

Vero, ma era l’unica sintesi possibile fra due forze che avevano vinto le elezioni del 2018 dopo un voto che non aveva prodotto una maggioranza certa in parlamento.

E adesso come vi muoverete?

Noi non abbiamo timore di tornare a chiedere il giudizio agli italiani. Sappiamo anche che è un rischio, perché spesso chi ponte fine a un’esperienza ne paga lo scotto. Siamo forti delle nostre idee e di quel che vogliamo fare. Per troppo tempo siamo rimasti fermi. In Commissione Difesa ne ho avuta esperienza diretta.

Ok, ma la finestra del voto sembra proprio chiusa.

Bene. Allora per togliere ogni alibi votiamo alcuni provvedimenti fondamentali come la riduzione del numero di parlamentari, approviamo una manovra economica espansiva e poi torniamo al voto. Tutti gli allarmismi suonano come scuse. Il famigerato spread che doveva impennare è rimasto al suo posto.

E se così non fosse? Pronti a fare opposizione?

L’opposizione non ci spaventa. Abbiamo tutti un’esperienza amministrativa alle spalle e non abbiamo sempre governato. Se il governo degli sconfitti dovesse prendere forma noi lo aspetteremmo al varco.

In queste ore circolano nomi per un tecnico a palazzo Chigi. Magari Mario Draghi…

Sarebbe un ritorno alla “cura Monti” che ha lasciato in macerie il Paese. Solo a pensarci vengono i brividi. Evidentemente quell’esperienza a qualcuno non ha insegnato nulla.

Conte? Un vero grillino. Ora voto subito. Parla Ferrari (Lega)

Giù il sipario. Ora l'esperienza del governo gialloverde è davvero conclusa. Il discorso al vetriolo di Giuseppe Conte ha lasciato l'amaro in bocca alle truppe leghiste. La parola d'ordine per Salvini e i suoi resta “voto subito”. Ma le chances per elezioni anticipate a ottobre svaniscono di minuto in minuto. “Vorrà dire che faremo dura opposizione – promette Roberto Paolo…

Né Renzi né Salvini (ma Giorgetti...). Aspettiamo Mattarella. Parla Frusone

Un dialogo con Salvini? Lui non è più credibile, a differenza di Giorgetti. Dialogo con il Pd? Ancora non c'è stato, ma non andremo mai con Renzi. Conte? Su di lui nessun dubbio, è stato un grande premier. A parlare è Luca Frusone, deputato del Movimento 5 Stelle al secondo mandato alla Camera e presidente della delegazione italiana presso l’assemblea…

Conte ha ragione, è tempo di un governo green (Pd-5S?). Parola di Realacci

Dal governo gialloverde al governo solo verde. Possibile? Forse. Nel suo lungo intervento al Senato (55 minuti, applausi e urla compresi), Giuseppe Conte ha dedicato un passaggio, nel finale, ai temi ambientali. Quasi a voler indicare, per il premier che verrà (sempre che non sia di nuovo lui), una nuova strada. Una strada che porta verso un governo eco-sostenibile, nella…

Al Paese serve stabilità. Bazoli (Pd) spiega come uscire dalla crisi

La priorità per l'Italia? La tenuta dei conti, la sterilizzazione dell'Iva e un governo sì ponte ma che, se possibile, duri per l'intera legislatura. Il deputato bresciano del Pd Alfredo Bazoli a poche ore dalle comunicazioni del premier Conte al Senato affida a Formiche.net analisi e auspici, nella consapevolezza che la crisi è anche l'occasione per un'evoluzione dei democratici. Un…

Pd-M5S ok (nonostante Renzi). E a Di Maio consiglio... Parla Domenico De Masi

Quella tra Pd e M5S è l'unica alleanza possibile per non tornare subito al voto, ma non per questo è l'opzione migliore possibile. Tutto quello che succederà da adesso alle prossime elezioni, infatti, è una "perdita di tempo" in attesa di un nuovo pronunciamento degli italiani. Ad esserne convinto è Domenico De Masi, sociologo del Lavoro, ideatore del Reddito di…

Hong Kong? Per Forchielli la Caporetto dell'Occidente. E l'ipotesi Pd-M5S...

Fa rumore il silenzio dell'Occidente sui fatti di Hong Kong. La posta in palio, spiega Alberto Forchielli, imprenditore e fondatore di Mandarin Capital Partner in questi giorni presente in città a fianco dei manifestanti, è altissima. E se le democrazie continuano a dormire rischia di essere vinta dall'"asse dittatoriale". Forchielli, di che si tratta? Il mondo occidentale è diviso, frammentato,…

Perché evitare le urne. Lo spiega Dellai

Lorenzo Dellai, ex deputato di Democrazia Solidale - Centro Democratico, lo ha detto qualche settimana fa quando con Enrico Letta ha presentato a Trento la scuola di formazione politica promossa dall'associazione “Codice Sorgente. Idee Ricostruttive”. All'Italia occorre un nuovo humus culturale e politico per affrontare le sfide, come quella di Salvini, che punta a banalizzare la politica. E consiglia di…

Nei parametri della Ue non c’è futuro. L’allarme di Savona (che critica Draghi)

"Rimanendo nell'alveo del rispetto dei coefficienti di Maastricht su debito pubblico e Pil non usciremo fuori dai nostri problemi, questo è il mio messaggio. Potremmo respirare alcuni mesi ma non affronteremo la questione di di fondo. Per questo dovremmo cercare di avere un consenso da parte della nuova commissione, dicendo che l'Italia vuole rispettare il suo bilancio. Se la futura coalizione prendesse in…

Così salveremo l’Italia dal baratro. La versione di Fioroni

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