Skip to main content

Segnale assente. Se si dovessero riassumere gli eventi di questi ultimi giorni, viene in mente un cellulare temporaneamente senza campo. Come dice la voce registrata, non è al momento raggiungibile. Al governo è caduta la linea, proprio quando si doveva sventare una crisi annunciata come quella di Ilva.

La speranza è che ci sia modo di riprendere le fila di un dialogo, ormai strappato, dalla disattenzione con cui il Governo ha trattato il dossier dell’impianto siderurgico più grande d’Europa. Di fronte ad una decisione chiara, avremmo potuto prendere una posizione chiara: nuovi investitori sì o no. Piano ambientale sì o no. Di fronte ad una volontà motivata ed espressa, ogni attore si regola di conseguenza.

Di fronte a scelte di breve respiro e dichiarazioni che si accavallano e contraddicono, invece, si incrina l’affidabilità di un Paese. Questo provoca la sfiducia degli investitori internazionali, disincentivati ad investire dall’incertezza e dall’assenza di interlocutori credibili. E provoca anche la rinuncia delle imprese italiane, che continuano a correre controvento per tenere in piedi i fondamentali dell’economia, ma che sempre di meno sono intenzionate ad investire, incerte del futuro che le attende.

Un esempio per tutti la plastic tax in discussione. Ce la potrebbe raccontare Eceplast, un’azienda modello, con sede in provincia di Foggia, che dà lavoro a più di 100 persone. Un’impresa che produce manufatti in plastica e che, forte della propria visione del mondo e del business, investe in ricerca e sviluppo green. Ci riesce. Sono così bravi che diventano addirittura una best practice per Eni-Versalis. Oggi la plastic tax, una tassa nata solo per far cassa, rischia di compromettere seriamente i loro risultati.
Cos’ha il governo da dire a questa e tutte le altre imprese che stanno seriamente affrontando un percorso di transizione verso la sostenibilità?

Come può giustificare non tanto che i costi di produzione verosimilmente raddoppieranno (la plastica costa 1 euro e 20 al chilo, la tassa sarà di 1 euro al chilo, l’aritmetica non inganna), ma soprattutto che tutti gli sforzi e l’impegno profusi da Eceplast e i suoi dipendenti sono vani? L’Italia è prima in Europa per l’economia circolare, il che dimostra lo sforzo già compiuto dalle nostre imprese che in questo campo sono tra le più virtuose e non si meritano di essere trattate come se fossero insensibili alla sostenibilità del pianeta. Ecco due storie di sviluppo, che partono dalla Puglia e chiamano in causa direttamente Palazzo Chigi. Stavolta speriamo che il segnale non sia assente.

Ilva e plastic tax sono schiaffi a chi investe. La versione di Rossi

Di Alessio Rossi

Segnale assente. Se si dovessero riassumere gli eventi di questi ultimi giorni, viene in mente un cellulare temporaneamente senza campo. Come dice la voce registrata, non è al momento raggiungibile. Al governo è caduta la linea, proprio quando si doveva sventare una crisi annunciata come quella di Ilva. La speranza è che ci sia modo di riprendere le fila di…

Il Pd paga la scissione di Renzi, ma ora sia più assertivo. Parla Ignazi

Nessun rischio che l'Emilia Romagna passi alla Lega, ma il Partito democratico di Zingaretti deve diventare più assertivo, altrimenti rischierà di continuare a schiacciarsi sul Movimento 5 Stelle. La scissione di Renzi? Sicuramente ha indebolito Zingaretti, ma cambiare nome non lo aiuterà a rafforzare la sua identità. A crederlo è Piero Ignazi, politologo e docente di Politica Comparata all’Università di Bologna,…

Cosa resta a 30 anni dalla caduta del muro di Berlino. Il ricordo di Vincenzo Scotti

Un mondo nuovo? Certo, la caduta del muro di Berlino ha tracciato, simbolicamente, uno spartiacque tra il “prima” e il “dopo”. Link Campus University l’8 novembre alle 15 avvia, presso la propria sede con Sioi e Fondazione Economia Tor Vergata, un processo di ricerca sulle cause e sulle conseguenze che hanno portato e che si sono generate da quell’avvenimento. La…

Minacce, industria e sovranità. La Difesa (oltre le ipocrisie) secondo Lorenzo Guerini

La Difesa è pronta a uscire dall'ipocrisia in cui è finita da diverso tempo, raccontando le proprie eccellenze (apprezzate in tutto il mondo) ed esplicitando l'esigenza di ammodernare le Forze armate affinché assolvano le proprie funzioni in un contesto complesso e denso di minacce. È la promessa del ministro Lorenzo Guerini, intervenuto oggi all’evento organizzato presso il Centro alti studi Difesa…

Dopo Usa e Francia, anche l’Italia verso il Comando spaziale. Il punto di Tofalo e Rosso

“L’Italia sta gettando le basi per costituire il suo Comando spaziale”. Così il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo ha spiegato la recente istituzione dell’Ufficio generale per lo Spazio presso lo Stato maggiore della Difesa, il primo passo per seguire le orme dello Space Command di Donald Trump e del Commandement de l'Espace di Emmanuel Macron, entrambi già operativi. Dopo Stati…

Cosa impedisce l'accordo Russia-Ucraina-Ue sul gas

Un vertice per guardarsi negli occhi e sottolineare i nodi che attualmente non sono sciolti sull'asse Mosca-Kiev. Lo hanno animato l’amministratore delegato della compagnia energetica russa Gazprom, Aleksej Miller e Georg Graf Waldersee, commissario del governo federale tedesco per il transito di gas attraverso l'Ucraina. Sul tavolo i nodi che impediscono l'accordo Russia-Ucraina-Ue sul gas. I NODI La versione di…

I russi non vogliono più Putin. Lo studio Carnegie-Levada

La lunga stagione di Vladimir Putin alla guida della Russia è al tramonto? Sembrerebbe di sì leggendo i dati pubblicati in uno studio congiunto del Carnegie Center e del centro demoscopico Levada, che hanno esaminato l'atteggiamento dei cittadini russi verso eventuali cambiamenti politici nel Paese. VOGLIA DI CAMBIAMENTO Secondo il sondaggio, la percentuale di russi che desiderano un drastico cambiamento…

Così l'Air Force Usa reagisce ai giochi nucleari dell'Iran

Sarà magari una coincidenza, ma ieri mentre l'Iran annunciava di essere pronto a nuovi step per implementare il proprio programma atomico, l'Air Force americana faceva sapere pubblicamente l'intenzione di aumentare e migliorare la scorta di GBU57. Ossia le super bombe a penetrazione profonda bunker busters che con un acronimo vengono definite Mop (Massive Ordnance Penetrator), progettate per penetrare nelle fortificazioni di cemento sepolte…

La sfida europea per la Difesa. Il punto (esclamativo) di Crosetto

A Bruxelles si è già aperta la partita per i 13 miliardi del Fondo europeo di Difesa. L'Italia è chiamata a parteciparvi investendo risorse e inserendosi nella nuova Direzione generale della Commissione europea affidata al commissario francese. È il punto di Guido Crosetto, presidente della Federazione delle aziende italiane dell'aerospazio, difesa e sicurezza, che oggi ha riunito a Roma, presso…

Vi spiego perché Hong Kong si ribella a Pechino. L'analisi di Valori

Dopo circa tre mesi di proteste, spesso particolarmente violente e distruttive, la chief executive di Hong Kong, Carrie Lam, ovvero Chen Yuet-Ngor, il 23 ottobre 2019 ha ritirato la proposta di legge sulle estradizioni obbligatorie in Cina, che era stata la scintilla che aveva innescato le proteste nella ex-colonia britannica. Mai valutare una protesta di massa sulla base del suo…

×

Iscriviti alla newsletter