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L’Omaggio ad Alda Merini ci destabilizza grazie ad un originale chiave di lettura. La prima al Teatro Nestor di Frosinone, poi attraverserà l’Italia.

Alda Merini ci aveva abituato alle sorprese. Al suo “esser fuori”. Fuori dalle regole, dalle mode, dalle convenzioni, dai vari cliché che non riuscivano a restringerla in una categoria, e per questo assidua “frequentatrice” di manicomi.

Folle, o psichicamente instabile, comunque malata anche se il suo primo incontro avvenuto nei giardini di un manicomio quando ancora non era ricoverata, alla domanda sul perché si trovasse nel manicomio rispondeva –“No, sono qui solo in visita” e la paziente che invece risiedeva nella struttura rispose “Ah, sei una di quelle che vivono nel manicomio dall’altra parte del muro…”.

Ebbene sì, Alda Merini è destabilizzante così come lo spettacolo a lei dedicato.

Fabiola Cinque Alda Merini
Io al Teatro Nestor di Frosinone per Perché Dio arriverà all’alba – Omaggio ad Alda Merini

Antonio Nobili ci destabilizza tutti, lasciandoci incollati alla sedia tra lacrime di riso che emergono dalla spiccata e tagliente ironia della poetessa a lacrime di emozione, che ci trafiggono con la semplice onestà dei sentimenti.

Perché la prima dello spettacolo scritto e diretto da Antonio Nobili è stata al Teatro Nestor di Frosinone?

Perché Dio arriverà all’alba – Omaggio ad Alda Merini, spettacolo e prodotto da TeatrosenzaTempo, con una tournée prevista in diverse città italiane è partito proprio da Frosinone?

Perché lo scrittore e regista Antonio Nobili è nativo proprio della ciociara, Ceccano precisamente, in provincia della città di Frosinone.

L’autore non lascia cadere nel nulla le sue origini e, nei ringraziamenti finali a scena aperta, davanti ad un pubblico commosso e soddisfatto, dichiara <<dopo 15 anni di carriera e riconoscimenti che mi hanno portato a lavorare per tanti teatri italiani, sono felice di essere qui sperando che non ci vogliano altrettanti anni per tornare ad essere ospitato in un teatro della mia terra ciociara con una mia opera…>>.

Non credo debba aggiungere altro. Seguite le date per andare ad assistere ad uno spettacolo unico, commovente ma non triste, ironico ma non volgare, semplice ma non banale. 

È stato un gran privilegio vederlo in anteprima, così com’è un privilegio consigliarvi di non perdere di vista la sua tournée.

Dio arriverà all’alba, e noi ci saremo.

Dopo lo spettacolo è possibile acquistare un piccolo libro con la sceneggiatura di Antonio Nobili per Dio arriverà all’alba – Omaggio ad Alda Merini, di cui i ricavati saranno devoluti all’Associazione Progetto ITACA.

Associazione Progetto ITACA.
Il piccolo libro di Dio arriverà all’alba acquistato da una spettatrice, qui accanto ad Antonella Petrone, di cui i ricavati saranno devoluti all’Associazione Progetto ITACA.

IL CAST

Il ruolo di Alda Merini è magistralmente interpretato da Antonella Petrone, attrice di teatro ormai conclamata. Nel cast figurano Valerio Villa che interpreta Paolo, Davide Fasano (Arnoldo Mondadori), Virginia Menendez (Anna), Alberto Albertino (Dott. Gandini) e Sharon Orlandini (la bambina).

Se ne volete sapere di più, vi segnalo un altro articolo più approfondito, e con date calendario, dello spettacolo di Antonio Nobili, Dio arriverà all’alba – Omaggio ad Alda Merini

Fabiola Cinque Alda Merini
Io accanto a Antonella Petrone interprete di Alda Merini

Alda Merini destabilizzante

L’Omaggio ad Alda Merini ci destabilizza grazie ad un originale chiave di lettura. La prima al Teatro Nestor di Frosinone, poi attraverserà l’Italia. Alda Merini ci aveva abituato alle sorprese. Al suo “esser fuori”. Fuori dalle regole, dalle mode, dalle convenzioni, dai vari cliché che non riuscivano a restringerla in una categoria, e per questo assidua “frequentatrice” di manicomi. Folle, o…

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