Un fine settimana di incontri di alto livello, culminato con il trilaterale tra Giorgia Meloni, JD Vance e Ursula von der Leyen. Un’istantanea che mostra la volontà di lavorare per tutta l’Unione europea, per un dialogo fruttuoso e franco con gli alleati di oltreoceano
Archivi
Italia centro dell’Occidente, per un’Europa che deve costruire una “vision”. Conversazione con Natalizia
Mentre Washington riorienta le sue alleanze globali verso aree come il Golfo, l’Europa rischia la marginalizzazione se non saprà combinare la sua forza simbolico-politica con maggiore lucidità strategica. Il Vaticano riaffiora come piattaforma negoziale, ma serve una visione. Come osserva Gabriele Natalizia (Sapienza), “l’Unione europea manca fondamentalmente di strategia condivisa”
Leone XIV inizia il pontificato che lancia la Chiesa nel terzo millennio. Scrive D'Anna
Unanime la valutazione della svolta epocale per la Chiesa sancita dalla cerimonia d’insediamento a Piazza San Pietro del nuovo Pontefice. Molteplici i segni dell’evoluzione già avviata. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Così papa Prevost rilancia la Chiesa in uscita. La riflessione di Cristiano
La Chiesa di Leone prosegue nel solco di Francesco con il suo stile e la sua ricerca di un’armonia tra le diversità, non di uniformità, con le differenze che l’identità di papa Prevost già indicano, come è ovvio, in obiettiva novità. Ponendosi nel solco del suo predecessore, come ha chiaramente detto, lo farà con la sua storia, la sua visione, le sue diversità
Il ritorno della Russia alle Svalbard riapre i giochi artici. L’analisi dell’ammiraglio Caffio
La Russia torna a rivendicare la smilitarizzazione delle Svalbard, riaccendendo un contenzioso storico con la Norvegia. Le tensioni nell’Artico si legano a un quadro più ampio, tra strategie Nato, interessi economici e ambizioni geopolitiche che toccano anche gli Stati Uniti e la Cina. L’Italia, presente con una missione scientifica e attività offshore, è coinvolta in un’area sempre più strategica per rotte e risorse del futuro. Lo stato della situazione letto dall’ammiraglio Fabio Caffio
Una nuova finanza per la difesa europea. La Dsr bank vista da Fiona Murray
Il vertice del 19 maggio a Londra segnerà un passo cruciale nella cooperazione tra Regno Unito e Unione europea sul fronte della difesa. Ma il riarmo non potrà reggersi solo su nuovi contratti: richiederà anche strutture finanziarie inedite, capaci di sostenere l’intero ecosistema industriale. La proposta di una Banca per la Difesa, la sicurezza e la resilienza punta a colmare questa lacuna. L’analisi della professoressa Fiona Murray, associate dean of innovation presso la Mit school of management e vicepresidente del Nato innovation fund
Faccia a faccia Tajani-Rubio. Italia-Usa, una bussola anche per l'Ue
Tra molteplici emergenze Tajani e Rubio hanno trovato il tempo per ribadire la solidità delle relazioni italoamericane, ma che assume un sapore altamente valoriale rispetto al momento di grande difficoltà che si registra in Europa. In questo senso, l’asse atlantico fra Roma e Washington, oltre ad essere indissolubile, può rappresentare una bussola per quanti dovessero avere la tentazione di non lavorare “sempre e comunque” per il rafforzamento delle relazioni Ue-Usa
Tregua o transizione. Analisi dell’accordo Usa-Cina, tra problemi strutturali e prospettive
La tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, discussa al Festival “Noi – Napoli Osservatorio Internazionale”, è solo una pausa in uno scontro sistemico più profondo. Enrico Fardella analizza gli squilibri strutturali della Cina, Noemi Lanna evidenzia la vulnerabilità del Giappone e Pietro Masina legge la crisi come parte di un passaggio egemonico globale
Perché il fentanyl continua a dividere Usa e Cina
Washington valuta di rivedere i dazi del 20% imposti sulle merci cinesi, in cambio di maggiori controlli sui precursori chimici. Pechino contesta le accuse e sostiene che la responsabilità del problema ricada esclusivamente sugli Stati Uniti
L'offensiva "verde" di Pechino in Azerbaigian è un rischio per l'Europa. Ecco perché
Il Caucaso è sempre più al centro delle rotte energetiche globali, e la Cina ne prende le redini con un’aggressiva politica di investimenti green in Azerbaigian. L’Europa rischia di rimanere spettatrice