Spie ungheresi in Transcarpazia dovevano mappare le difese ucraine e sondare la popolazione etnica ungherese. Attività che rientrano in una strategia di “zona grigia” che punta a estendere l’influenza politica di Budapest in una regione storicamente contesa, sulla base di aspirazioni revisioniste riconducibili al concetto di “Grande Ungheria”. L’analisi del politologo Anton Shekhovtsov, fondatore del Centre for Democratic Integrity a Vienna e docente alla Central European University
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Guerra o pace? Il vero contro-ultimatum di Mosca. L'opinione di Pellicciari
La proposta di Putin di riaprire i negoziati con Kyiv a Istanbul è stata interpretata in modo fuorviante dai media occidentali, che hanno sopravvalutato la sua possibile partecipazione diretta e ignorato il vero segnale: un contro-ultimatum russo. Per la prima volta, il Cremlino evoca esplicitamente lo scenario di una guerra totale. L’opinione di Igor Pellicciari
Russia-Ucraina, l'illusione della pace allunga la guerra. Il commento di Arditti
Sia Putin che Zelensky legano la propria credibilità politica all’esito di questa guerra. Finché questo nodo non si scioglie, tutto il resto è secondario. La pace è lontana, ma l’illusione è vicina. E come spesso accade, è proprio questa illusione – comoda, bipartisan, mediatica – a rendere la guerra ancora più lunga. Il commento di Roberto Arditti
100 anni di Greta Garbo, da ragazza povera a diva infelice
Usciva il 18 maggio 1925 “Die freudlose Gasse” (“La via senza gioia”), con Greta Garbo (1905-1990), un film-cerniera dell’espressionismo tedesco. Raccontava la Vienna post-Grande Guerra, con la povera gente in fila tutta la notte per un pezzo di carne. La divina Garbo muore nel 1990 a 84 anni: “Rimpiango di non aver avuto una vita normale, una famiglia”
Pressione popolare su Tripoli. Il governo perde ministri e consenso
Dopo la morte del comandante miliziano al-Kikli e nuovi scontri armati a Tripoli, migliaia di libici scendono in piazza contro il governo Dbeibah. Le dimissioni di tre ministri aprono una crisi politica che rilancia la necessità di un nuovo esecutivo unitario
Difesa, energia, sport. Ecco tutte le aree di cooperazione fra Italia e Albania
A margine del vertice della Comunità Politica Europea, in occasione del primo bilaterale Italia-Albania, sono state individuate aree strategiche di cooperazione: difesa e sicurezza, energia, migrazioni, protezione civile, salute, ambiente, sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei settori
Ecco come Trump ha cambiato la linea Usa sul Golfo
Nel suo discorso a Riad, Donald Trump ha segnato una svolta nella politica americana in Medio Oriente, rifiutando l’idealismo liberal e ogni pretesa di ingerenza. Ha lodato l’autonomia dei leader locali e promesso un approccio pragmatico e selettivo agli interventi. Come osserva Kelly Petillo (Ecfr), si tratta di un realismo adattivo che ridefinisce l’influenza americana nella regione
Chi sono gli italiani ai vertici della International Democracy Union
Eletti i nuovi vicepresidenti della International Democracy Union, Carlo Fidanza e Antonio Giordano di Ecr/FdI e l’azzurra Deborah Bergamini. Meloni collegata in video: “L’alleanza con gli Usa? Restare divisi porta ad essere più deboli e più vulnerabili alle tempeste del nostro tempo. Preservare l’alleanza occidentale significa preservare la civiltà occidentale”
Draghi digitali e fumo di guerra. La disinformazione cinese nello scontro India-Pakistan
Durante l’Operazione Sindoor, la Cina ha sfruttato i social media per diffondere disinformazione a favore del Pakistan, esagerando le perdite indiane e glorificando l’armamento cinese. Attraverso media statali e influencer su Weibo, ha costruito una narrazione distorta del conflitto. Questa strategia mirava a indebolire l’immagine militare dell’India e promuovere il soft power cinese a livello globale
Cosa c'è in gioco nelle elezioni in Romania
La Romania si appresta a tornare al voto. La scelta sarà tra George Simion, leader del partito nazional-populista Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur), e Nicusor Dan, sindaco indipendente di Bucarest ed ex matematico diventato noto per la sua battaglia contro la corruzione. La vittoria di un candidato euroscettico e filo-Trump o uno europeista e moderato potrebbe ridefinire l’orientamento geopolitico del Paese