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Un vero e proprio ministero che possa concentrarsi solo sulla minaccia cyber nella principale potenza (anche informatica) del pianeta, gli Stati Uniti d’America. È la proposta che il candidato democratico John Delaney punta a far diventare realtà in caso di vittoria alle presidenziali del 2020.

LA PROPOSTA

L’iniziativa del candidato del Maryland (che prima di sedere alla Casa Bianca dovrà comunque vincere la partita all’interno dei Dem e dopo battere l’avversario repubblicano) parte dalla valutazione di una cyber security statunitense che egli ritiene troppo frammentata, perché divisa nei finanziamenti e nelle competenze tra diversi dipartimenti e agenzie. Da qui la necessità, secondo Delaney, di avere un unico approccio nazionale al tema, da costruire attraverso un dipartimento che possa guidare e ottimizzare gli sforzi e le risorse disponibili.
“In risposta agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001”, ha spiegato in un post l’esponente democratico, “abbiamo creato il Dipartimento per l’Homeland Security. Per replicare ai continui attacchi informatici, dovremmo creare il Dipartimento per la Cyber Security”.

LA CYBER SECURITY USA

Attualmente sono molte le priorità di difesa informatica per Washington – dalle interferenze russe allo spionaggio cinese, passando per l’attivismo di Iran e Corea del Nord -, così come sono diverse le realtà che si occupano di cyber security negli Stati Uniti, ognuna con le proprie prerogative, come si evince dalla proposta di budget presentata dal presidente Donald Trump. Ad esempio il Cyber Command lo fa per quanto concerne gli attacchi informatici e le difese militari; il già citato Dhs per le minacce alla sicurezza nazionale, compresa la protezione delle infrastrutture critiche; l’Fbi (all’interno del Dipartimento di Giustizia) per il contrasto al crimine informatico; il Dipartimento di Stato per quanto concerne la cosiddetta ‘cyber diplomacy’; la Nsa per alcune attività di intelligence. E così via.

UN DIBATTITO NON NUOVO

L’idea di una istituzione governativa incentrata esclusivamente sulla cyber security divide tuttavia da anni gli esperti di sicurezza nazionale americani. Durante il suo incarico da direttore della Cia dal 2011 al 2012, il generale David Petraeus aveva fatto una proposta simile, incentrata in quel caso sulla creazione di una Agenzia nazionale indipendente per la sicurezza informatica. Diverse obiezioni, in particolare quella del dipartimento dell’Homeland Security, fermarono sul nascere il progetto, che a detta dei detrattori avrebbe impedito, e impedirebbe ancora, l’approccio “olistico” delle tante e diverse realtà già impegnate a tale scopo. A ciò, evidenziano gli addetti ai lavori di oltreoceano, va aggiunto il desiderio di autonomia di ogni specifico settore che, dopo aver maturato esperienza e competenze, mira oggi a difenderle. Anche per questo, la proposta del candidato dem – che ha raccolto anche qualche apprezzamento repubblicano – potrebbe difficilmente vedere la luce.

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