La giornalista Rai e il collega operatore hanno fatto un lavoro impeccabile raccontando per primi nel Kursk le operazioni dell’esercito ucraino. L’ad Rai decide di richiamarli in Italia per ragioni di sicurezza, mentre la politica solleva il caso che approderà in Commissione di Vigilanza. Alcuni precedenti e i (tanti) dubbi…
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La Rai e il partito di Putin. La versione di Cicchitto
La giornalista Rai e il suo operatore in Russia hanno fatto, giornalisticamente, un ottimo lavoro. Sarebbe stato giusto riportarli in territorio Ucraino per metterli al sicuro, ma i vertici dell’azienda l’hanno costretta a rientrare in Italia. L’onore delle armi al direttore del Tg1 che voleva mantenere la sua equipe in Ucraina e non farla ritornare in Italia. Ma il partito russo in Italia è molto forte. Il commento di Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e Libertà
Perché De Gasperi fu il presidente della ricostruzione. L'analisi di Casini
La lungimiranza delle intuizioni profonde di De Gasperi lo portò, in politica interna, nella ricostruzione economica e politica di un Paese uscito dalla guerra stremato e sconfitto, a mostrare la via per rifondare l’Italia con spirito di unità e solidarietà. Una rinascita morale da cui scaturì un formidabile progresso materiale che, in due decenni, condusse il Paese nel novero delle grandi nazioni industrializzate. L’analisi di Pier Ferdinando Casini, senatore, presidente del Gruppo italiano dell’Unione Interparlamentare e già presidente della Camera dei deputati
Contro le ambizioni personali nella res publica. Castagnetti racconta la Dc di De Gasperi
In Sicilia, dopo lo sbarco degli alleati, ci fu una prima costituzione della Dc. Un’altra iniziativa analoga venne presa a Milano e a Genova, ma l’iniziativa più significativa e decisiva fu quella di Alcide De Gasperi, ultimo segretario del Partito popolare italiano (Ppi) di Sturzo, assieme ad alcuni altri ex parlamentari popolari della stagione prefascista. L’analisi di Pierluigi Castagnetti, Già vice presidente della Camera dei deputati e segretario del Partito popolare italiano, pubblicata sull’ultimo numero della rivista Formiche
Così Italia e Dc crebbero insieme grazie a De Gasperi. Il ricordo di Pomicino
I grandi risultati ottenuti negli otto anni di presidenza del Consiglio furono certamente frutto della visione e dell’azione di De Gasperi, che però non avrebbe ottenuto se l’intero partito non avesse collaborato con il pensiero e con le politiche messe in atto. È proprio questo l’elemento di modernità della Dc degasperiana. Il commento di Paolo Cirino Pomicino, già ministro del Bilancio e della programmazione economica e già ministro per la Funzione pubblica
La lezione di De Gasperi per unire diverse anime politiche. Il commento di Orsina
Da cattolico, già esponente del Partito popolare e leader della Democrazia cristiana, De Gasperi capì che la ricostruzione del Paese aveva bisogno del recupero della tradizione statuale prefascista, con la quale la Chiesa e i cattolici avevano storicamente avuto un rapporto a dir poco difficile. Il commento di Giovanni Orsina, direttore della Luiss School of government e professore di Storia contemporanea
La guerra in Medio Oriente è un primo test politico per Harris e Walz
La candidata democratica non farà in tempo a uscire da leader dalla Convention di Chicago che dovrà dare la sua linea sul complicatissimo dossier che ruota attorno alla guerra di Gaza e ai delicati equilibri in costruzione in Medio Oriente. Con lei il vice Tim Walz, che a quanto pare ne condivide visioni e toni
Il dilemma di Kursk, tra la minaccia atomica di Putin e la volpe Gerasimov. L'analisi di D'Anna
Sono molti gli interrogativi sulla finora sostanziale assenza non solo di una difesa, ma soprattutto del contro attacco all’invasione ucraina incuneatasi in profondità oltre il confine russo. Cosa ha in mente Putin? È la domanda e insieme il timore di molti. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Difesa e alleanze internazionali, i vincoli normativi che penalizzano l’Italia. L'analisi di Nones
Nonostante l’importanza dei programmi di collaborazione intergovernativa nel campo degli equipaggiamenti per le Forze armate, la normativa italiana non li copre adeguatamente se vi partecipano Paesi extra-Ue. Eppure basterebbe revisionare la legge 185/1990 per assicurare al nostro Paese una migliore difesa. Lo spiega Michele Nones, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali, nella terza parte di una riflessione a puntate sulla Difesa europea
De Gasperi e l'intelligence, un rapporto poco conosciuto svelato da Caligiuri
A settembre in libreria il volume curato da Mario Caligiuri per Rubbettino editore. Angelino Alfano: “La fondazione De Gasperi presenterà il libro a Roma”