Le radici della violenza si ritrovano nel binomio ideologia e potere. Il fenomeno ha radici profonde: Boko Haram, l’insurrezione islamista, la complicità politica di alcune élite, e soprattutto l’ascesa della violenza armata dei pastori Fulani. L’intervento del presidente di Steadfast (Ngo) Emmanuele Di Leo
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Prima della ricostruzione, l’Ucraina deve vincere la guerra? L’opinione di Guandalini
L’impegno dell’Occidente per la ricostruzione dell’Ucraina delinea un arco temporale della guerra. Si deve combattere contro la Russia. Per vincere. Questo è emerso dalla conferenza di Roma. È uno snodo che chiama alle responsabilità tutte le nazioni. Non c’è motivo per tergiversare. L’opinione di Maurizio Guandalini
Due miliardi di Starlink in xAI. Musk spinge sull’intelligenza artificiale
SpaceX investe 2 miliardi di dollari in xAI, rafforzando l’ecosistema AI di Elon Musk e puntando sull’integrazione tra Grok, Starlink e i robot Tesla. L’operazione porta la valutazione del gruppo xAI-X a 113 miliardi, ma solleva interrogativi sui rischi finanziari e reputazionali. Nonostante le controversie su Grok, Musk accelera sull’AI come pilastro strategico per il futuro delle sue aziende
Il centrosinistra che non c’è più. L'opinione di Merlo
Il centrosinistra esiste nella misura in cui c’è un centro riformista e di governo che si allea con una sinistra altrettanto riformista e di governo. Una condizione che, da ormai molto tempo, è stata adesso del tutto archiviata. L’opinione di Giorgio Merlo
Educazione, sicurezza nazionale e resilienza democratica. Tre pilastri per il governo dell’AI
Educare oggi significa preparare il sistema Paese ad affrontare le sfide presenti e quelle del mondo che verrà.
Significa costruire anticorpi cognitivi, promuovere una nuova alleanza tra istituzioni, accademia e impresa, e rafforzare la coesione democratica attraverso la cultura. La sicurezza del futuro non dipenderà soltanto da droni, algoritmi o intelligence tecnica. Dipenderà, soprattutto, dalla qualità delle persone che sapremo formare. L’intervento di Valerio De Luca, direttore Spes academy
I bari del mondo. Caravaggio e la nuova arte del potere nella riflessione di Volpi
Oggi, riguardando con occhi contemporanei l’opera “I bari”, dipinta intorno al 1594, sembra quasi una mappa della politica internazionale. Le carte sul tavolo sono trattati, dichiarazioni ufficiali, negoziati multilaterali. Ma sotto il tavolo si muovono interessi divergenti, strategie parallele, alleanze non dichiarate. La diplomazia ufficiale procede, mentre quella reale si gioca su piani opachi. La riflessione di Raffaele Volpi
La spesa militare indiana cresce e sceglie “made in Usa”. Opportunità per l’Europa (se lo capisce)
Il rilancio della spesa militare indiana è uno snodo strategico: per gli Stati Uniti rappresenta una carta fondamentale nel contenimento della Cina e nella sostituzione della Russia come fornitore chiave; per l’Europa può essere una straordinaria occasione industriale, a condizione di muoversi con velocità e pragmatismo
Perché la Cina non può permettersi una Russia sconfitta. L’analisi di Fardella
Durante il Dialogo strategico Ue-Cina, Wang Yi ha espresso la posizione cinese secondo cui una sconfitta della Russia in Ucraina minaccerebbe l’equilibrio geopolitico asiatico. Pechino sostiene Mosca per contenere l’influenza americana, pur mantenendo una certa distanza dalla logica imperiale russa. L’Europa si trova così stretta tra pressioni Usa, ambizioni cinesi e la necessità di rafforzare la propria sovranità strategica. L’analisi di Enrico Fardella, professore dell’Università di Napoli L’Orientale, direttore del progetto ChinaMed e Associate Director del Guarini Institute della John Cabot University
La lunga ombra di Mosca su Praga tra sabotaggi, munizioni e disinformazione
Un presunto piano russo per sabotare l’iniziativa ceca sulle munizioni è stato smentito dall’intelligence militare di Praga, che ha comunque adottato misure preventive. Il caso si inserisce in un contesto più ampio, illustrato nel nuovo rapporto dell’agenzia Bis, che descrive un’intensa attività russa di sabotaggio sul territorio ceco
Povertà e transizione, due sfide da vincere. Ma come? Il commento di Becchetti
In questa fase di crisi demografica potremmo muovere verso modelli produttivi con lavoro più qualificato aumentando innovazione e qualità tecnologica che da una parte riduce lavoro ma allo stesso tempo lo rende più produttivo. Si tratta però di una transizione complessa. Il lato migliore da cui partire è sicuramente aumentare la formazione e la riqualificazione del lavoro, favorendo l’innovazione nelle imprese. Il commento di Leonardo Becchetti