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Una necessità emersa nel corso della tavola rotonda presso Leonardo Immobiliare “Immobili e turismo: quali opportunità per la città di Napoli”

Un incontro interessante che a giudicare dalla partecipazione ed enfasi dei relatori intervenuti ieri alla tavola rotonda, tenutasi presso la sede Leonardo immobiliare a Napoli, sul tema “Immobili e turismo: quali opportunità per la città di Napoli”, ha sottolineato la necessità di mettere in campo e condividere problematiche ed aspettative che interessano gli stessi operatori, ma anche a più titoli i numerosi imprenditori, i cittadini dei vari quartieri della città ed i turisti che numerosi stanno arrivando a Napoli. Con dati rilevanti di presenze turistiche in ascesa, aumentano le strutture ricettive, per diversi target, 2100 aperture di B&b solo in città negli ultimi due anni, e 8000 strutture in totale distribuite nei vari quatrtieri.
Senza dubbio un momento privilegiato per la città, che come suggerito in questa sede, andrebbe accompagnato in sinergia, per non disperdere e tramutare in bolla di sapone il boom turistico. Tra i relatori Ivo Poggiani Presidente III municipalità (Stella San Carlo all’Arena), ha messo in luce i progetti e le aspettative per un quartiere emergente fino ad ora poco considerato dai turisti e che grazie ai nuovi flussi, sta vivendo un grande rilancio. “E’ il quartiere più sicuro di Napoli- ha detto Poggiani- con un numero di telecamere e sorveglianza superiore a tutte le altre aree. I cui numerosi beni artistici, come il cimitero delle fontanelle ecc, hanno favorito successo in ascesa e fatto aumentare il numero dei turisti culturali in modo esponenziale. Solo alle Catacombe di San Gennaro, per esempio, i visitatori sono aumentati 4000 a 110.000 l’anno. La sfida per il futuro, è saper mantenere i risultati raggiunti, ma imprescindibile è riuscire a migliorare i servizi della città verticale, e in primis i trasporti”.
Sull’aspetto immobiliare ha parlato Stefano Mazza amministratore Leonardo Immobiliare, nonché commissario di vigilanza della Borsa Immobiliare di Napoli- “Siamo di fronte a un fenomeno nuovo, ovvero la grande richiesta di immobili nel centro storico e macro aree come Forcella, la Sanità e i Quartieri Spagnoli, che per questo stanno registrando un aumento di prezzi, in alcuni casi raddoppiati, mentre fino a qualche anno fa erano considerate periferie in città, e con una richiesta interna solo di abitanti della zona. Noi che monitoriamo l’area, abbiamo almeno 15/20 telefonate al giorno solo per richieste di strutture trasformabili potenzialmente in B&b”
A tutto questo ottimismo e certezza di successo si contrappone l’analisi di Agostino Ingenito presidente Abbac Associazione dei Bed & Breakfast ed Affittacamere della Campania, che pone l’accento sulla necessità di collaborare tra istituzioni e privati, associazioni e professionisti di settore, affinché la città possa diventare un esempio da imitare, un modello Napoli, per evitare che si spersonalizzi come altre città italiane, o peggio che il flusso turistico come è arrivato, in modo spontaneo, si trasformi altrettanto spontaneamente in flop. Ed ancora l’aspetto architettonico delle strutture, trattato da Lia Chiaiese e Elena Masullo architetti di Archielle, specializzate nel settore hanno evidenziato le difficoltà pratiche per rendere una struttura idonea come B&b o casa vacanza, dovendo affrontare lunghezze burocratiche e spesso approssimazione anche dei clienti stessi. Infine l’avvocato Nicola Todisco, ha chiuso i lavori con una panoramica su obblighi e opportunità per gli imprenditori che hanno investito in immobili o che si affacciano con interesse alla professione di gestore di B&b, anche in alcuni casi con la nuova figura professionale multi gestionale, e con una previsione di rendita su una media di 25 notti occupate, pari a tre volte un normale affitto, ma a cui bisogna detrarre una serie di spese da non sottovalutare, e naturalmente saper accompagnare il cliente e non pensare che si gestisca in autonomia. Ed ancora cosa non da poco, la impossibilità dei condomini di inibire la volontà di aprire un B&b, potendo solo ottenere un aumento di rata condominiale per chi gestisce la struttura, giustificata dalla maggiore usura degli ambienti comuni, dell’ascensore ecc.

Professionisti napoletani in sinergia per accompagnare il boom turistico è quanto auspicano gli operatori del settore

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