Skip to main content

Non c’è vendor di tecnologia e consulenza informatica che non parli di blockchain. Laddove esista una filiera di venture capital, le start up vedono lievitare le loro valutazioni pre-money anche solo giustapponendone il termine nella descrizione della propria visione del futuro. Ci troviamo indubbiamente nella paradigmatica fase di hype del ciclo di vita dell’innovazione tecnologica che, invigoritasi nel fintech, sta ora tracimando in tutti i mercati e, molto recentemente, anche nel settore agroalimentare.

Le filiere agroalimentari, che per inciso nel mercato di massa sono dominate da una manciata di supply chain, sembrano infatti rappresentare, per via della numerosità e dell’articolazione dei ruoli che le compongono, uno dei terreni più fertili all’inseminazione della blockchain. Si aggiunga, poi, che la sicurezza alimentare compare in cima alle agende politiche di tutti i più grandi Paesi del mondo, Cina in testa, e l’entusiasmo sostenuto dallo hype tecnologico diventa in breve urgenza progettuale e realizzativa.

La blockchain si presta intuitivamente a essere interpretata come il registro privilegiato in cui gli attori delle filiere agroalimentari potranno memorizzare tutti i dati e gli eventi rilevati dalla sempre più sofisticata sensoristica dell’IoT (Internet of things), utilizzata anche in fase di coltivazione nella cosiddetta precision agriculture. Altrettanto naturalmente, tale immutabile registro si candida a diventare la fonte incorruttibile della verità, verificabile in tempo reale anche dalle agenzie per la sicurezza alimentare. Il consumatore potrà controllare dal suo smartphone la provenienza e le certificazioni di qualità dei prodotti alimentari che acquista.

Gli accordi commerciali tra i vari attori delle filiere potranno essere programmati direttamente negli smart contract la cui esecuzione automatica genererà anche i pagamenti tra le parti, usando criptomonete di conio governativo. La costante misurazione della domanda di ogni prodotto alimentare nei centri di consumo e in tutti i punti intermedi consentirà, con l’applicazione delle regressioni non lineari del deep learning, di governare progressivamente in modo sempre più preciso le quote di produzione e di distribuzione, riducendo ai minimi termini gli sprechi alimentari.

La popolazione mondiale potrà crescere fino a quasi 10 milardi proiettati per il 2050, con la speranza di non lasciare troppi esseri umani privi dell’alimentazione di cui necessitano e di dare ai più fortunati grande varietà di cibo sicuro e salutare. Tutto molto bello, ma occorre ricordare che l’espianto della blockchain dal contesto monetario in cui è nata, con l’aggiunta di qualche correttivo alle proprietà di immutabilità, trasparenza, pseudonimia e decentralizzazione, che nativamente la contraddistinguono, sottovaluta alcune criticità.

Una cosa è registrare i passaggi di proprietà, da un peer all’altro, di asset come le criptomonete, intrinsecamente digitali, artificiosamente mantenute scarse e durevoli nel tempo. Altra cosa è registrare tutte, o in parte, le rappresentazioni digitali degli elementi e le attività che concorrono ai processi di coltivazione, raccolta, trasformazione e trasferimento dei prodotti agricoli verso i consumatori finali. Cosa ce ne possiamo fare della registrazione immutabile, trasparente e distribuita di dati ed eventi relativi ai prodotti agroalimentari, se i legami tra fisico e digitale non sono altrettanto solidi e incorruttibili? Non converrebbe sfruttare la blockchain nei contesti agroalimentari che, rispettandone le motivazioni che le hanno dato i natali nel contesto monetario, le consentano di esercitarne anche il vero potenziale innovativo, opportunamente denominato “The trustless machine” da The Economist? La più interessante suggestione dell’impianto di bitcoin e blockchain rimane la decentralizzazione del controllo. Nel contesto agroalimentare dei Paesi in via di sviluppo, o nei Paesi in cui le dimensioni delle imprese agricole siano molto piccole, come in Italia, la decentralizzazione potrebbe rappresentare una grande chance.

Ci si immagini mercati agroalimentari dove l’opacità dell’intermediazione venga sostituita da mercati peer to peer trasparenti e autoregolamentati. è forse un’utopia, visto che persino gli exchange delle criptomonete sono, a parte un caso sperimentale, tuttora centralizzati, ma sembra essere uno dei pochi contesti del settore agroalimentare in cui, nel rendere giustizia alle proprietà della blockchain, se ne eserciterebbe anche la sua portata rivoluzionaria.

Foodtech Blockchain

Foodtech, ovvero come la blockchain rivoluzionerà (anche) l’agroalimentare

Di Mimmo Cosenza

Non c’è vendor di tecnologia e consulenza informatica che non parli di blockchain. Laddove esista una filiera di venture capital, le start up vedono lievitare le loro valutazioni pre-money anche solo giustapponendone il termine nella descrizione della propria visione del futuro. Ci troviamo indubbiamente nella paradigmatica fase di hype del ciclo di vita dell’innovazione tecnologica che, invigoritasi nel fintech, sta…

Nimby

Perché etica e studio della complessità possono sconfiggere il fenomeno Nimby

Di Luciano Floridi

Il fenomeno Nimby si muove attorno a tre assi: etica, infra-etica e complessità. Primo asse. L’etica esercita una funzione di guida: attraverso la modi ca delle azioni ci riporta da uno stato delle cose a un altro considerato più soddisfacente. Essa inoltre indica i valori morali, nonché gli stati e le azioni che li realizzano. Per passare da uno stato…

festival

Al via il Festival di Montecarlo, tra modernità e tradizione

La trentaquattresima edizione del Festival Printemps des Arts di Montecarlo apre venerdì 16 marzo al Grimaldi Forum, con un brano di estremo virtuosismo, la “Sequenza I per flauto” di Luciano Berio e la sfavillante musica americana di Charles Ives e di Leonard Bernstein. La partitura di Berio del 1958 esplora le tecniche più avanzate riguardanti il flauto, proponendo un discorso…

donne

"For her", lezioni di guida per le donne saudite

Di Gloria Smith

Ford dà lezioni di guida alle donne dell'Arabia Saudita. Lo scorso settembre un decreto regio ha annullato il divieto che ha impedito finora alle cittadine saudite di guidare l'automobile: da giugno 2018 le donne potranno ottenere la patente "esattamente come gli uomini", senza chiedere il permesso al marito o al padre. In vista della storica data, Ford ha adattato il…

L’intesa fra Salvini e Di Maio? Bene ma solo se include tutto il centrodestra

In politica tutto è possibile, ma non per questo tutto è fattibile e digeribile. Sappiamo bene che il nostro sistema parlamentare, senza una maggioranza chiara e con un tripolarismo netto, implica necessariamente il ritorno alla politica politicata, fatta di accordi e mediazioni. Anzi, chi più saprà abbandonare il massimalismo, maggiormente sarà in grado di dimostrare di fare bene il suo…

Perché essere orgogliosi di essere italiani

Di Pierluigi Cascioli

Centuplicare le realtà negative: questa è la “ricetta avvelenatrice” dei mass media Vicino Roma c’è il lago di Bracciano, che fornisce alla capitale l’otto per cento dell’acqua usata in città. Durante la siccità dell’estate 2017, il livello del lago è sceso, a causa appunto della mancanza di piogge; dell’evaporazione e del prelievo di acqua per la capitale. Il 23 luglio…

di maio

Consiglio non richiesto a Di Maio: ora meno Red Bull e più camomilla

“Governare senza di noi sarebbe un insulto alla democrazia”. Questa frase di Luigi Di Maio è il primo vero errore del capo politico del Movimento 5 Stelle. Se fin qui non si erano registrate sbavature ed anzi il leader pentastellato era apparso straordinariamente istituzionale, il video diffuso su Facebook rivela una forzatura che desta una certa preoccupazione. Il tono è…

mattarella

Sergio Mattarella, ovvero il lavoro dell’arbitro e l’arte della pazienza

C’è una data cui Sergio Mattarella guarda con attenzione massima. È il 23 marzo, giorno della prima riunione del nuovo Parlamento, in cui inizieranno le votazioni per i presidenti di Camera e Senato. Sarà in quelle giornate che porteranno all’elezione della seconda e terza carica dello Stato che il Presidente della Repubblica si aspetta di captare ciò che finora non…

grillo

Una correlazione tra la vittoria di Grillo e l'incoronazione di Xi? Forse c'è, secondo il Washington Post

Il direttore di The World Post, Nathan Gardels, scrive sul Washington Post (che da poco ha inglobato definitivamente il sito) un editoriale che mette a confronto l'incarico praticamente a vita che l'assemblea parlamentare cinese affida al presidente Xi Jinping, e la vittoria del Movimento Cinque Stelle alle elezioni italiane, sintetizzando il movimento della figura del "clown" Beppe Grillo. Da qui, un nudo racconto del…

Politica interna del Niger o difetto europeo? Perché la missione in Niger si è fermata (per ora)

E se dietro al retrofront del Niger sulla missione italiana ci fosse lo zampino della Francia? Per ora è solo una suggestione, ma non è da escludere a priori, anche a detta degli esperti. La doccia fredda che ha messo in stand by la missione italiana in Niger per il contrasto al traffico di migranti è arrivata direttamente dal ministro…

×

Iscriviti alla newsletter