Skip to main content

La cyber security è una delle indiscusse priorità che​ negli ultimi dodici​ mesi hanno caratterizzato il lavoro degli 007 italiani​​. Lo scenario emerge dalla relazione annuale (e in questo caso conclusiva) che il Copasir – il comitato parlamentare di vigilanza sui servizi segreti – ha inviato al Parlamento e che Cyber Affairs e Formiche.net hanno visionato.

I PERICOLI NEL CYBER SPAZIO

Pur con la consueta prudenza che caratterizza questo genere di documenti, il testo pone grande enfasi alle minacce provenienti dal cyber spazio. In particolare, dalle audizioni dei responsabili dell’intelligence italiana spunta la preoccupazione per uno scenario caratterizzato dal coinvolgimento attivo di Paesi (una questione rilevante anche nel campo dell’intelligence economica). Il direttore generale del​ Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza​ (Dis​)​, Alessandro Pansa, ha posto ad esempio l’accento sul fatto che “il terrorismo cibernetico non rappresenta una minaccia molto pericolosa, al contrario dello spionaggio cibernetico che invece si incarna attacchi sofisticati, di tipo sia tattico che strategico, prodotti da realtà statuali con grande disponibilità di mezzi e persone”. Più espliciti i concetti espressi dal capo dell’Aise, Alberto Manenti, che a dicembre scorso ha parlato di “attivismo russo sui vari scenari internazionali di crisi e nel settore cibernetico”.

SICUREZZA E PRIVACY
Nella relazione si parla anche di data retention (a novembre scorso, all’interno del recepimento della Legge Europea per il 2017, il Parlamento ha approvato in via definitiva alla Camera la norma che impone agli operatori di telecomunicazioni di conservare i dati di traffico telefonico e telematico per sei anni, caso unico nel Vecchio continente), evidenziando come “strettamente connesso al tema della sicurezza cibernetica è quello della corretta gestione di una moltitudine di dati ed informazioni”.
L’argomento è stato affrontato a luglio, durante l’audizione del presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, che ha parlato tra le altre cose della “complementarietà tra protezione dei dati e sicurezza cibernetica”. Nell’occasione, Soro “ha svolto alcune riflessioni sulla sorveglianza massiva” a suo dire “incompatibile con la giurisprudenza europea oltreché inefficace e che quindi va limitata parallelamente alla promozione di metodi di analisi e di cooperazione investigativa sempre più efficaci” (a tal proposito Dis e Garante privacy hanno stretto un protocollo d’intenti “sugli accessi da parte dei Servizi alle banche dati esterni, sul diritto all’oblio, sulle modalità e sui limiti alla conservazione dei dati”.

IL LAVORO SVOLTO
La relazione riconosce il lavoro svolto dal governo​ in campo cyber, anche in vista della piena adozione – entro maggio 2018 – delle misure previste dalla direttiva europea Network and Information Security (Nis)​. Con riferimento al cosiddetto Dpcm Gentiloni​ di febbraio 2017​​, si evidenzia che “mediante una nuova architettura istituzionale si dispone​ ora ​di una cornice di regole più chiare e lineari in tema di responsabilità e prerogative sia in ambito politico sia tecnico” (val la pena ricordare che con il citato provvedimento la catena di comando è stata accorciata e vede ora nel presidente del Consiglio dei ministri la responsabilità delle politica generale del Governo, e nel Dis – che conta ora su un vicedirettore espressamente dedicato alla cyber security, il professor Roberto Baldoni – l’organismo di coordinamento per la sicurezza cibernetica a livello nazionale).
Si sottolineano, inoltre: il rilievo centrale assunto dal Nucleo per la Sicurezza cibernetica (ora passato sotto il controllo del Dis); il ruolo svolto da Cnaipic (Polizia Postale), Cert Nazionale (Ministro dello Sviluppo economico) e Cert PA (Agenzia per l’Italia Digitale); e la creazione, “in linea con le indicazioni del Comitato”, di un sistema di valutazione e certificazione nazionale per la verifica delle condizioni di sicurezza e l’assenza di vulnerabilità (sempre nell’ambito del Mise).

GLI INVESTIMENTI CHE SERVONO
Nonostante queste evoluzioni, considerate positive, il Comitato non ha mancato di dire la sua evidenziando “l’esigenza di accrescere il volume degli investimenti e delle risorse personali, tecnologiche e finanziarie anche nell’ottica di tutelare il principio della sovranità nazionale nel campo della sicurezza cibernetica”.
Tra i consigli del Copasir ci sono anche la “creazione di un eco-sistema cyber nazionale” e la “formazione di una rete che preveda la collaborazione ed interazione tra settore pubblico, mondo privato ed accademico in modo da rafforzare la cultura della sicurezza cibernetica”.

VERSO UN CERT UNICO?
Lo stesso organo parlamentare, ha poi detto di aver “registrato l’esigenza, in particolare segnalata dal Mise” Carlo Calenda nell’audizione del 21 novembre “di un Cert unico e di una generale unificazione dei processi di gestione delle informazioni, delle certificazioni e delle autorizzazioni”.

LE RICHIESTE DEL COPASIR
Sempre sul tema della sicurezza cibernetica, i commissari, si legge ancora, “hanno chiesto” a Pansa “chiarimenti su un emendamento inserito sia nel disegno di legge di bilancio che nel disegno di legge fiscale, poi stralciato da entrambi, sulla creazione di una Fondazione per la sicurezza cibernetica di diritto privato e sul riconoscimento della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza quale istituzione di alta formazione e ricerca”.
Mentre, in tema di cyber defense, sono state avanzate nel corso delle audizioni richieste di “vari chiarimenti in ordine alla configurabilità di operazioni cibernetiche di natura proattiva, dato che un eccessivo anticipo della difesa può trasformarsi in un attacco preventivo che pone seri interrogativi dal punto di vista della legittimità costituzionale”.

L’INDAGINE CONOSCITIVA
Oltre che sul piano strettamente normativo, infine, il tema della cyber security è stato trattato dal Copasir mediante un’apposita indagine conoscitiva tenuta tra il 2016 e il 2017 – alla quale è stata dedicata un’apposita relazione – sulle procedure e la normativa per la produzione ed utilizzazione di sistemi informatici per l’intercettazione di dati e comunicazioni (i cosiddetti trojan o captatori informatici).
L’approfondimento è servito a esaminare “gli aspetti concernenti le possibili misure di prevenzione e di verifica necessarie per elevare il grado di affidabilità delle aziende produttrici di software, a fronte dei tentativi di intrusione sull’esempio di quelli subiti da Hacking Team”. Al contempo, si rimarca, “è stata delineata la complessità di una situazione storica in cui la nostra intelligence e altri soggetti istituzionalmente impegnati nella difesa dai rischi cibernetici sono chiamati ad un rilevante impegno di innovazione e crescita per fronteggiare la rapida e pressoché ininterrotta evoluzione degli strumenti tecnologici”.

Le cyber priorità degli 007 italiani secondo il Copasir

La cyber security è una delle indiscusse priorità che​ negli ultimi dodici​ mesi hanno caratterizzato il lavoro degli 007 italiani​​. Lo scenario emerge dalla relazione annuale (e in questo caso conclusiva) che il Copasir – il comitato parlamentare di vigilanza sui servizi segreti – ha inviato al Parlamento e che Cyber Affairs e Formiche.net hanno visionato. I PERICOLI NEL CYBER…

LUIGI DI MAIO

Di Maio punzecchia sulla Cina. E fa centro

Luigi Di Maio centra ancora il mirino. E questa volta senza nemmeno varcare i confini del nostro Paese. Mentre la stampa nostrana continua a dileggiarlo, Di Maio accumula miglia spostandosi da Chicago a Washington, dal Giappone a Londra, per far conoscere le intenzioni del Movimento agli investitori stranieri. Dal cuore dell’economia italiana, quella vera, oggi il leader dei pentastellati ha…

La mia candidatura a Pomigliano? Berlusconi mi ha costretto. Ma è stato un errore. Parla Sgarbi

Vittorio Sgarbi contro Luigi Di Maio. Dopo anni di attacchi a distanza, per il critico d’arte è arrivato il momento del fatidico faccia a faccia con il leader del Movimento 5 stelle. Un duello dal sapore dannunziano che si consumerà lontano dalle telecamere dei talk show, nelle urne elettorali. I due si scontreranno infatti nel collegio uninominale di Acerra e…

Carlo Calenda e Roberta Pinotti

Italia e Francia dialogano sulla Difesa. Ecco i dettagli del vertice con Calenda e Pinotti

Dall’operazione Fincantieri-Stx potrebbe nascere un colosso europeo della cantieristica navale, anche sul lato militare. Leonardo sarà “assolutamente dentro”. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che ha parlato a margine dell’incontro bilaterale con i ministri francesi sui tanti fronti aperti nel rapporto tra Roma e Parigi. IL VERTICE A PALAZZO DELL'ESERCITO Che l'incontro fosse di quelli importanti…

Trump, la sua politica estera e l’Italia nell’analisi di Marina Ottaway

In occasione del primo discorso del presidente Trump sullo stato dell’Unione, Formiche.net ha raccolto le osservazioni di Marina Ottaway, autorevole esperta di Medioriente e Africa nonché Middle East Fellow del Wilson Center di Washington DC. Ottaway, a poche ore dal discorso sullo stato dell’Unione, quali sono le sue considerazioni sulla politica estera del presidente Trump? È una politica estera espressa…

space

La mossa del Qatar a Washington guardando al rebus Golfo

Incontrando a Washington il ministro degli esteri del Qatar, Skeikh Mohammed bin Abdulhraman al-Thani, e il suo collega alla difesa, Khalid bin Muhammad al-Attiyah, alla sessione inaugurale dell’U.S.-Qatar Strategic Dialogue al Dipartimento di Stato, il segretario di Stato americano Rex Tillerson e il capo del Pentagono James Mattis hanno fatto insieme appello all’unità dei paesi arabi del Golfo, affinché si…

Così l’Osce a guida Italia preme sulla Russia per il rispetto degli accordi di Minsk

Il ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, è in Russia in veste di presidente dell'Osce, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa – guidata quest'anno dall'Italia secondo il meccanismo di rotazione Ue –, che si sta occupando anche di monitorare il conflitto ucraino creato dall'annessione russa della Crimea e dalle conseguenti ribellioni nella provincia orientale da parte di…

minniti

Perché l'immigrazione in Italia calerà ancora

Non sarà il cambio di nome, quanto la sostanza a caratterizzare la nuova missione dell’Agenzia Frontex impegnata nel Mediterraneo. Dal 1° febbraio, infatti, scompare la missione Triton nata nel 2014 e comincia l’Operazione Themis che il direttore dell’agenzia europea, Fabrice Leggeri, definisce come una missione di aiuto all’Italia non solo per controllare i flussi migratori, ma anche per individuare gruppi…

Antonio Tajani

Il premier del centrodestra? Antonio Tajani. Parla Menorello (EPI)

Stefano Parisi è il "Grillo" del centrodestra, Antonio Tajani il candidato leader ideale e la vicinanza con i cittadini la formula vincente per le prossime elezioni politiche. E le larghe intese? "Sarebbero un errore". Domenico Menorello, candidato del centrodestra nel collegio di Roma-Fiumicino in quota Energie Per l'Italia (EPI), non ci sta a farsi incasellare nella categoria di "vecchia politica"…

ilva

Nessuna fumata bianca per Ilva nel confronto allo Sviluppo economico

Non sembra aver imboccato la stretta finale, almeno per il momento, la trattativa tra sindacati e Am Investco per l'acquisizione del Gruppo Ilva. La 'ristretta' di oggi infatti tra i leader di Fim, Fiom e Uilm e il viceministro allo Sviluppo, Teresa Bellanova, ha aggiornato i lavori a lunedì prossimo, 5 febbraio, data in cui torneranno a incontrarsi sindacati e…

×

Iscriviti alla newsletter