Skip to main content

Sono trascorse appena due settimane dal giuramento del governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte, ma tra scandali, polemiche di ogni genere e scaramucce più o meno evidenti sembra sia passato molto più tempo. In soli quattordici giorni l’esecutivo ha dovuto affrontare numerosi passaggi complicati sia interni che esterni – dal caso Aquarius allo scontro diplomatico con la Francia, dalla nomina dei sottosegretari allo scandalo scoppiato a Roma – che rischiano già di minarne l’operato e la tenuta. Anche perché le conseguenze politiche di almeno alcune di queste vicende sono ancora tutte da decifrare, mentre fuori dalle luci dei riflettori le tensioni proseguono e arrivano fino a Palazzo Chigi.

Il nuovo presidente del Consiglio sta cercando, non senza rilevanti difficoltà, di uscire dalla soffocante stretta di Lega e M5s che, come si dice nei palazzi romani, lo marcano stretto. Le immagini del portavoce, il pentastellato Rocco Casalino – che lo tira per la giacca sono impresse nella testa di tutti gli osservatori politici e c’è da scommettere che il professore fiorentino non ne sia troppo soddisfatto. Come non bastasse, il premier potrebbe vedersi respinta l’indicazione di Giuseppe Busia a segretario generale di Palazzo Chigi: secondo rumors rilanciati pure dall’Ansa, Conte lo avrebbe voluto fortemente al suo fianco ben conoscendone le qualità professionali (largamente apprezzate) ma ha dovuto prendere atto dell’opposizione dei due azionisti di riferimento. Nel frattempo resta sospesa nel gioco dei veti incrociati la nomina del Consigliere diplomatico.

A breve infatti l’ambasciatrice Mariangela Zappia partirà per New York, alle Nazioni Unite e per quanto la Farnesina sia mobilitata ad assistere il governo ed il presidente del Consiglio è paradossale non sia stata fatta una scelta nel momento in cui il Paese è così esposto a livello internazionale. Proprio sulle polemiche con la Francia – ha scritto Francesco Verderami nel suo retroscena sul Corriere della Sera – il presidente del Consiglio, in asse con Sergio Mattarella e Enzo Moavero Milanesi, è riuscito a evitare che l’incontro di oggi a Parigi saltasse. L’atmosfera a Palazzo Chigi è descritta come rovente anche per via delle fibrillazioni interne alla maggioranza e in particolar modo al MoVimento 5 Stelle.

Non è un mistero che l’assoluto protagonismo di queste settimane di Matteo Salvini stia riducendo gli spazi di manovra dei cinquestelle, peraltro negli ultimi giorni alle prese con l’esplosiva questione Roma che politicamente, com’è inevitabile che sia, si sta facendo sentire a livello nazionale. Nel governo – di cui fanno parte, oltre a Luigi Di Maio, pure Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, in passato alla guida del gruppo di coordinamento M5s sulla Capitale – e anche nel partito e in Parlamento, dove la cosiddetta ala ortodossa sta riprendendo forza.

Il presidente della Camera Roberto Fico è tornato a farsi sentire sull’immigrazione e adesso – secondo una ricostruzione del Giornale – punterebbe a ottenere l’elezione a segretario d’aula di un suo fedelissimo, il giovane deputato napoletano Alessandro Amitrano. Che dovrebbe sostituire almeno uno tra Vincenzo Spadafora e Carlo Sibilia, entrambi entrati al governo: il primo come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il secondo agli Interni proprio con Salvini. E se le nomine, che sono state considerate sin qui il collante non ideologico della coalizione gialloverde, fossero in realtà, a ben vedere, il detonatore di nuove tensioni?

 

errori. governo, difesa, def

Nomine e politica, a Palazzo Chigi si consuma il cortocircuito gialloverde

Sono trascorse appena due settimane dal giuramento del governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte, ma tra scandali, polemiche di ogni genere e scaramucce più o meno evidenti sembra sia passato molto più tempo. In soli quattordici giorni l'esecutivo ha dovuto affrontare numerosi passaggi complicati sia interni che esterni - dal caso Aquarius allo scontro diplomatico con la Francia, dalla nomina dei sottosegretari allo scandalo scoppiato a Roma - che…

Italia salvini

Ha ragione Salvini: tutti parlano dell'Italia. Male

Francia, Tunisia, Germania, Spagna, alleati Nato e partner dell’Ue. Questo l’elenco, ancora parziale, dei Paesi con cui si è scontrato, più o meno duramente, il nuovo governo giallo-verde. Non male per un esecutivo che si è insediato da neanche due settimane. Che la bussola del governo Conte sarebbe stata la tutela dell’interesse nazionale dell'Italia, da promuovere magari anche imprimendo una parziale…

Aquarius Salvini

Il governo del non cambiamento. Dall’Aquarius allo stadio di Roma

E la montagna partorì un topolino piccolo piccolo, che cercava sbraitando e dimenandosi di farsi notare. I roboanti annunci dei protagonisti del governo del cambiamento sono andati a sbattere contro invalicabili marosi, figli della realtà. Di Maio uomo di punta del M5S, con solenne eloquio ebbe a dire durante la stesura del contratto di governo: “Stiamo facendo la storia”. Non…

formazione lavoro

I Neet: tra sfiducia e valori per il futuro

Il nostro Paese detiene una serie di record (dati OCSE) che devono condurre l’analisi sul fenomeno dei NEET (not engaged in education, employment or training).Tra i meno scolarizzati, con giovani con basse competenze alfabetiche e numeriche; popolazione  più anziana, con percentuale più bassa di giovani tra 15 – 29 anni, più alta aspettativa di vita. più basso tasso di fertilità,…

decreto

Ecco il girotondo ortodosso di M5S attorno a Di Maio (Salvini incassa)

"Tutto quello che ho da dire, lo scrivo sui social". Elio Lannutti, senatore del Movimento 5 Stelle, fondatore e presidente dell'Adusbef già senatore dell'Italia dei Valori nella XVI legislatura, non rilascia dichiarazioni sugli effetti che l'inchiesta sullo stadio della Roma potrebbe avere sulla forza guidata da Luigi Di Maio. Ed è sulla sua pagina Facebook, allora, che si trovano le…

asse iran intelligence russia, mueller,

L’ambasciatore russo spiega perché l’Italia tifa Russia (non ai mondiali)

Nonostante l'intenzione, ribadita ieri da Strasburgo, di rinnovare le sanzioni economiche contro la Russia, il rapporto di quest'ultima con l'Italia non sembrerebbe risentirne in modo alcuno. “Siamo sicuri che nell'establishment politico italiano ci sia consenso sull'importanza di proseguire rapporti stabili con la Russia”. Queste le parole che l'ambasciatore della Federazione russa in Italia Sergej Razov ha espresso nel corso del suo…

demografico

Perché serve una reazione politica al crollo demografico

Ogni giorno veniamo informati dai media sulle condizioni della nostra società: statistiche che riguardano il lavoro, la disoccupazione, la crescita economica, eccetera. Purtroppo, da più di dieci anni l’indice che segna in modo più negativo il cattivo stato della nostra situazione è quello demografico. È conveniente, in tal senso, fare una premessa: a partire dagli anni ’80, e poi sempre con…

Phisikk du role – Pierfrancesco Maran, l'importanza di chiamarsi Earnest

Oscar Wilde, sublime giocoliere sulle lame precarie dell’ambiguità e dell’equivoco, imbastì una inarrivabile commedia sull’importanza di chiamarsi “Ernesto”, dove Earnest, in inglese, significa “schietto, onesto”. Di qui una irresistibile sequenza di qui pro quo sull’Ernesto/onesto, che fa godibilissimi i tre atti. E sempre sottoforma di commedia, questa volta però all’italiana, si offre alle cronache l’episodio dell’assessore onesto, che non si…

movimento 5 stelle, opportunità

Perché la delega delle pari opportunità a un uomo è una buona opportunità

Mi ha meravigliato più vedere Vincenzo Spadafora inserito nel gruppo stellato che la sua nomina a sottosegretario al posto di Maria Elena Boschi. La cultura delle pari opportunità infatti ingessata da pregiudizi e tradizioni che ne hanno sempre visto lo scontro tra maschile e femminile non è più un problema da superare e da trattare solo dalle donne. Spadafora ha…

Così l'ambasciatore Christian Masset benedice l'unione Italia-Francia

Il rapporto tra Italia e Francia è "molto solido e forte", tra i due Paesi c'è un clima "di distensione ma soprattutto di costruzione": con queste parole, appunto di distensione, l'ambasciatore francese in Italia Christian Masset ha chiuso la due giorni di polemiche e botta e risposta tra i due Paesi seguita alla vicenda della nave Aquarius, diretta verso Valencia,…

×

Iscriviti alla newsletter