Skip to main content

Un aumento così significativo della protezione dei dati ha, paradossalmente, influito negativamente sulla loro sicurezza. A crederlo è l’avvocato israeliano Nimrod Kozlovski, uno dei massimi esperti di cyber security, investitore di venture capital (è cofondatore di Jerusalem Venture Partners) e professore alla Yale University. Il poliedrico personaggio è stato oggi il keynote speaker di una conferenza organizzata a Roma da Cse CybSec in collaborazione con il Centro Studi Americani e Cyber Affairs. Ecco una sua intervista con Formiche.net.

Professor Kozlovski, come sta evolvendo la minaccia cyber?

Sta evolvendo in modo importante. Gli attacchi sono sempre più raffinati e numerosi, lo sappiamo. Ma è il modo stesso con cui la società si affaccia alla sicurezza informatica che è cambiato: la nostra attenzione si è spostata dall’approccio con cui ogni organizzazione protegge se stessa, all’idea di Managed Security Services. Le compagnie di sicurezza che offrono soluzioni a numerose aziende allo stesso tempo e aggregano tutta la conoscenza acquisita.

Cosa è cambiato?

Ciò che è mutato è che siamo passati da un approccio di natura reattiva, mirato quindi a trovare una soluzione in seguito ad un attacco o un evento, fino ad un approccio nel quale diamo per scontato che questi attacchi avvengano in continuazione e tutto il sistema si concentra sulla prevenzione, anziché sulla risposta.

Quali sono, oggi, i tratti distintivi della cyber security?

La sicurezza di oggi tende a fornire soluzioni preventive per ogni genere possibile di attacco. L’Intelligence oggi tende a operare collezionando dati e analizzando i trend del momento, agendo poi in via preventiva. Oltre a questo, stiamo iniziando ad impiegare l’Intelligenza artificiale nella sicurezza, una tecnologia molto importante nelle operazioni di sicurezza più sofisticate. L’Intelligenza artificiale ci sta aiutando a capire come limitare ogni tipo di attacco e giocherà certamente un ruolo chiave nella creazione dei sistemi di sicurezza di nuova generazione. Per ultimo, credo che abbiamo capito di non aver investito abbastanza capitale umano nella sicurezza, stiamo iniziando ad aumentare il lato Humint unendovi e integrandovi le nuove tecnologie AI.

In questo momento si parla tanto di data privacy e sicurezza informatica. C’è un nesso tra le due cose?

Sì. Anche se credo che la privacy sia un elemento importante quando si approccia Internet e tutto l’ambiente “online”, ma penso che muovendoci nella direzione di un sempre maggior sviluppo, specialmente nell’ambito della protezione dei dati, la questione entri in conflitto con quanto concerne la sicurezza.

Che genere di conflitto?

La privacy è una questione molto importante ma anche la sicurezza lo è, e in alcuni è indispensabile privilegiare quest’ultimo aspetto. Un esempio: se vogliamo che le imprese operino con sistemi di sicurezza condivisi, dobbiamo dunque essere pronti a far sì che queste possano condividere dati tra loro.

Alcune normative, come la direttiva Nis, tendono a favorire l’information sharing. Altre, come il Gdpr, tutelano i dati degli utenti. Pensa che siano incompatibili?

Credo che se i miei dati sono criptati o non posso disporne liberamente perché non riesco ad accedervi, questa “protezione” va contro gli interessi della sicurezza. Un altro caso riguarda gli individui. Le operazioni di sicurezza spesso operano per individuare comportamenti anomali, quindi studiano le caratteristiche delle persone in questo senso. Per capire un comportamento dobbiamo, chiaramente, studiare l’individuo e il contesto in cui è inserito. Se proteggiamo le informazioni e i dati degli utenti, potremmo non trovare mai quei dati rilevanti che ci servirebbero per studiare quell’individuo che potrebbe mettere a rischio la sicurezza di un sistema. Un altro elemento riguarda i dati che viaggiano tra una nazione e l’altra, e il framework sulla protezione dei dati limita il modo in cui si possono condividere i dati d’oltreoceano, una questione, ancora, che è strettamente collegata alla sicurezza. Un ulteriore elemento di rilevanza è il ruolo che hanno i dati nelle operazioni di sicurezza, dove le costruzioni fondate per proteggere la privacy come il Gdpr rendono più riluttante la cittadinanza a fornire dati personali con leggerezza. Operazioni di sicurezza con queste restrizioni sono certamente rese più difficili, oggi stiamo affrontando un problema dove i dati nascosti e criptati – con l’obiettivo di proteggerne la privacy – non possono essere utilizzati neanche ai fini della sicurezza stessa.

Pensa che troppa privacy possa penalizzare la sicurezza?

Forse non si è riflettuto bene su come un aumento così significativo circa la protezione dei dati avrebbe influito sulla sicurezza degli stessi. Abbiamo di fronte a noi una sfida.

democrazia, digitale, colajanni, disinformazione

Proteggere troppo i dati ne mette a rischio la sicurezza. Parla Nimrod Kozlovski

Un aumento così significativo della protezione dei dati ha, paradossalmente, influito negativamente sulla loro sicurezza. A crederlo è l'avvocato israeliano Nimrod Kozlovski, uno dei massimi esperti di cyber security, investitore di venture capital (è cofondatore di Jerusalem Venture Partners) e professore alla Yale University. Il poliedrico personaggio è stato oggi il keynote speaker di una conferenza organizzata a Roma da…

trump, usa, Hamas iran

Hamas e Teheran verso la riconciliazione, Hezbollah punta il mirino

Il regime di Teheran ha stabilito dal 1979 una nuova festa: la Giornata Internazionale per al-Quds, che cade l'ultimo venerdì del mese di Ramadan ed è occasione di marce e manifestazioni anti-israeliane in Iran e nel mondo. Quest'anno, l'Iran avrebbe finanziato un iftar (pasto alla fine del digiuno quotidiano) proprio a Gaza con un collegamento internet di Ali Akbar Velayati,…

Tunisia

Tutto quello che c'è da sapere sulle migrazioni nel 2018. Il fact checking di Ispi

Di Elena Corradi, Matteo Villa e Antonio Villafranca

Dallo scorso luglio gli sbarchi di migranti sulle coste italiane si sono significativamente ridotti, ma l’Italia e l’Europa sono ancora alle prese con le conseguenze dell’arrivo di quasi 2 milioni di migranti lungo rotte irregolari negli ultimi cinque anni. Il sistema di accoglienza italiano rimane sotto pressione, gli altri governi Ue continuano a dimostrarsi poco solidali, e l’integrazione di rifugiati…

Sulla Nato il governo non faccia proposte velleitarie. Parla il Prof. Parsi

Salvini deve tenere presente che la deterrenza che la Nato esercita contro la Russia non è incompatibile con una maggiore attenzione alle dinamiche del Mediterraneo. Secondo Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali all’Università Cattolica di Milano, intervistato da Formiche.net, è fondamentale che l’Alleanza Atlantica continui a difendere il suo fronte orientale di fronte all’aggressività di Mosca. Il Segretario generale…

Robot, Romecup, khatib

Così i robot (intelligenti) crescono

Di Eugenio Guglielmelli

La nuova frontiera della biorobotica, insieme all’intelligenza artificiale, sarà alla base della prossima fase dell’innovazione tecnologica che traghetterà il mondo dalla società dell’informazione – basata sull’elevata digitalizzazione e il facile accesso a enormi quantità di dati – alla società dell’automazione, basata su un numero crescente di robot, sempre connessi e accessibili, in grado di cooperare con noi uomini. Già oggi…

Trump twitta e il G7 va in frantumi. Cosa è successo e perché

È un tweet a chiudere la principale questione di forma e sostanza sul G7: il documento congiunto non ci sarà, gli Stati Uniti non lo firmeranno, ha annunciato Donald Trump direttamente dall’Air Force One che lo stava portando a Singapore (per l’incontro con Kim Jong-un). Inizialmente il Presidente americano aveva annunciato il suo appoggio al testo preparato con gli altri sei paesi…

Dieci giorni da ministro. La rivoluzione di Salvini tra molti annunci e la dura realtà

Dal 1° giugno, giorno del giuramento del governo Conte, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha incessantemente fatto dichiarazioni sull’immigrazione in ogni occasione pubblica e sui social network mettendo tanta carne al fuoco che si può sintetizzare così: alcune cose sono condivisibili, altre irrealizzabili, altre ancora poco comprensibili. Di sicuro ha dichiarato guerra alle ong e all’isola di Malta. IL SISTEMA DI…

1948, europa

Consiglio a chi vuole rifare l’Europa. Tornate alla lezione dei padri fondatori

Le forze politiche che hanno dato vita, tra tante difficoltà, al nuovo governo in Italia si stanno assumendo una grave responsabilità, mettendo in forse il nostro legame con l’Ue e con le istituzioni dell’occidente. I protagonisti della politica estera italiana in questi settant’anni di democrazia rappresentativa non hanno mai avuto incertezze sulle alleanze internazionali e come orientare la bussola, pur…

flat tax, tria

Vi spiego perché ho fiducia nel ministro Giovanni Tria

La settimana che si apre è molto impegnativa per il governo, sollecitato a mettere in opera il programma contrattuale che come opportunamente da sempre affermato dal ministro all’Economia Giovanni Tria sin dai tempi in cui ci si trovava ai mattinieri briefing dell’allora ministro Brunetta - è necessario intervenire dal lato della qualità e del costo dei prodotti e dei servizi offerti…

salute

Caro Di Maio, perché è ora di pensare a un Linkedin di Stato

Di Ciro Cafiero e Paola Pezzali

Jobless growth, distruption, disintermediazione, costituiscono gli argomenti centrali del dibattito che si sviluppa tra quanti tentano di definire ed immaginare il lavoro del futuro, ed il contesto economico più prossimo in una realtà profondamente mutata. I sociologi lo avevano già previsto, la digitalizzazione, ed il processo tecnologico daranno corso ad una cyber-society nella quale l'intelligenza artificiale, le nanotecnologie e l'ingegneria…

×

Iscriviti alla newsletter