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Il colosso americano dell’aerospazio Boeing si aggiunge al lungo elenco dei soggetti presi di mira dal virus WannaCry, all’origine di un mega cyber attacco che nella scorsa primavera ha coinvolto oltre 150 Paesi.

LE RIVELAZIONI DELLA STAMPA USA

A riferirlo sono alcuni media statunitensi, spiegando che i vertici dell’azienda costruttrice di aerei hanno comunque fornito rassicurazioni sul fatto che non vi sarebbe stato alcun impatto sulla produzione.

CHE COSA FA WANNACRY

Il virus, precisamente un ransomware, è capace di bloccare l’accesso ai dati dei computer e dei sistemi infettati fino al pagamento di un riscatto (ransom in inglese). Gli Usa, ricorda il New York Times, accusarono la Nordcorea di essere dietro l’offensiva.

LE PAROLE DI BOEING

“Abbiamo effettuato una valutazione finale”, ha dichiarato Linda Mills, responsabile per la Comunicazione di Boeing Commercial Airplanes, citata dal Seattle Times. “il nostro centro per le operazioni di cyber security ha rivelato una limitata intrusione del malware in un ristretto numero di sistemi”. “Sono stati applicati dei rimedi – ha aggiunto – e questo non è un problema per produzione o consegne… La vulnerabilità è stata limitata a poche macchine. Abbiamo distribuito patch software. Non c’è stata interruzione del programma 777 o di uno dei nostri programmi”, ha aggiunto, minimizzando e definendo le indiscrezioni su alcuni media “esagerate e approssimative”.​

L’ORIGINE DEL CONTAGIO

Il quotidiano locale ha dato spazio a una nota firmata da Mike VanderWel, ingegnere capo del dipartimento per la produzione di velivoli commerciali, il quale ha messo in allerta i maggiori esperti dell’azienda chiedendo loro di cooperare per rendere meno severi possibile gli effetti del malware. L’origine dell’infezione sarebbe stata localizzata in Carolina del Sud, a North Charleston. “Ho sentito che i 777 (bracci robotici di assemblaggio) potrebbero essere bloccati”, ha spiegato il manager, dicendo che, nel peggiore dei casi, il virus potrebbe arrivare a toccare le funzioni di test degli aerei, quelle di produzione e, in caso, gli stessi software degli aerei.

Boeing, anche il colosso dei cieli colpito dal virus WannaCry

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