Skip to main content

Le espulsioni di diversi funzionari diplomatici russi dagli Stati Uniti, dall’Europa e dall’Australia, alzano considerevolmente l’asticella della tensione, lasciando che questo clima teso minacci i fragili rapporti con Mosca. E se è di poco fa la notizia che anche il segretario generale della Nato Stoltenberg si è espresso con decisa fermezza espellendo sette funzionari e decidendo di ridurre la missione russa, per quanto riguarda la decisione italiana comunicata dalla Farnesina, Giovanni Castellaneta, diplomatico e ambasciatore italiano a Washington dal 2005 al 2009 ha detto a Formiche.net: “Avendo aderito a questo spirito di solidarietà, abbiamo acquistato il diritto di saperne un po’ di più su questa vicenda”.

Ambasciatore, non pensa che questa mossa statunitense possa scontrarsi con quella che fino ad ora è stata la retorica conciliante di Donald Trump nei confronti della Russia?

Io penso che siano due percorsi paralleli. E la decisone di rispondere in maniera così forte è anche un modo per smentire tutte quelle voci sui rapporti e sulla possibile influenza russa nella vita politica americana.

A questo proposito, secondo lei Trump è stato promotore di questa iniziativa di espulsione, oppure sta semplicemente accettando la posizione sviluppata dai suoi consiglieri? La nomina di Bolton come si inserisce in questo scenario?

John Bolton già quando è stato ambasciatore degli Stati Uniti all’Onu ha mantenuto sempre un atteggiamento molto forte, molto fermo. Direi che in generale, in questa vicenda sia importante cogliere i segnali. Possiamo definirla una specie di rappresentazione teatrale dove ogni mossa rappresenta un messaggio. Un “gioco”, dunque, in cui i vari apparati dello Stato coinvolti lanciano un “warning”, un avvertimento.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, la decisione di allinearsi con altri Stati Ue e di espellere due funzionari d’ambasciata è stata una scelta giusta secondo lei?

L’atteggiamento italiano mostra un sentimento di solidarietà nei confronti di un Paese membro della Nato come la Gran Bretagna che ha prevalso sugli interessi nazionali. Anche se per quanto ci riguarda con aspetti negativi sul piano dei rapporti economici. Naturalmente, a questo punto, avendo aderito a questo spirito di solidarietà, abbiamo acquistato il diritto di saperne un po’ di più su questa vicenda che presenta ancora degli aspetti un po’ oscuri. E credo che il governo che verrà avrà il dovere di pesare un poco di più questa solidarietà, che non dovrà essere a senso unico ma la base per una partecipazione.

In Italia le reazioni più decise sono state espresse dal leader della Lega Matteo Salvini e da quella di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che si sono mostrati decisamente scettici nei confronti della decisione comunicata dalla Farnesina. 

Condivido quello che è stato detto da Salvini. Dobbiamo privilegiare gli interessi nazionali, sapere di più, essere più partecipi ma allo stesso tempo non possiamo tralasciare quella solidarietà europea che dobbiamo comunque dimostrare e che ci permetterebbe anche di svolgere un ruolo di critica all’interno dell’Unione. Poi comunque questa è solo una prima mossa del “balletto”, volendo usare una metafora, ora bisogna capire se la “rappresentazione” continuerà o se rimarrà solamente uno “sparo a salve” di avvertimento per l’interlocutore.

Alla luce delle ultime dichiarazioni di Lavrov che afferma come le espulsioni siano il risultato di “pressioni enormi” da parte di Washington e che la Russia risponderà a quella che lui definisce addirittura “villania”, quali pensa che possano essere le prossime mosse di Mosca?

Anche in questo caso si tratta di un linguaggio che viene usato in queste occasioni e in cui i toni sono calibrati alle misure adottate. Bisogna poi vedere la sostanza qual è. Credo in ogni caso che la Russia naturalmente manterrà la sua posizione ferma, d’altronde resta uno Stato con uno spirito nazionale molto forte. Ma comunque le azioni reali solitamente si fanno in modo meno appariscente e bisogna distinguere il “fumo” della dichiarazione da quella che poi è la sostanza delle cose.

Anche perché, in realtà, ancora non c’è nessuna prova concreta di un reale coinvolgimento di Mosca nella vicenda dell’avvelenamento dell’ex spia Skripal e di sua figlia.

Ci sono molti punti di domanda, non possiamo saperlo con certezza e dobbiamo anche cercare di capire a chi giova tutto questo. Un Paese è formato da tanti centri di potere e da tanti centri di influenza. Quindi diciamo che noi, come Italia, abbiamo fatto bene ad allinearci, ma dobbiamo comunque essere più coscienti del fatto che ci sono cose che vanno fatte con molta razionalità, senza lasciarsi trascinare dall’euforia e dalla voglia di fare di più. Credo, dunque, che le posizioni di Matteo Salvini a questo proposito siano molto vicine a quello che è il senso di questa situazione.

Stefanini, Russia, sanzioni putin

Bene l'unità atlantica ma Salvini ha ragione a chiedere maggiore protagonismo. Parola di Castellaneta

Le espulsioni di diversi funzionari diplomatici russi dagli Stati Uniti, dall’Europa e dall’Australia, alzano considerevolmente l’asticella della tensione, lasciando che questo clima teso minacci i fragili rapporti con Mosca. E se è di poco fa la notizia che anche il segretario generale della Nato Stoltenberg si è espresso con decisa fermezza espellendo sette funzionari e decidendo di ridurre la missione…

Palantir, tutti i dettagli sull'azienda (vicina alla Cia) tirata in ballo nel Facebookgate

I riflettori, finora, erano stati tutti puntati su Cambridge Analytica, la controversa compagnia di data mining che avrebbe lavorato - con metodi ancora del tutto da chiarire - alla campagna di Donald Trump per le scorse elezioni presidenziali e che, in passato, ha avuto ai vertici proprio l'ex stratega della Casa Bianca e ideologo dell'alt-right americana, Steven Bannon. Ora, invece,…

Khashoggi, Turchia erdogan

Grecia ed Europa nel mirino di Ankara: inizia un'altra stagione di tensione?

Da un lato la disponibilità di Nicosia a cooperare nel Mediterraneo orientale per i nuovi giacimenti di gas. Dall'altro l'approccio schizofrenico della Turchia che, in 24 ore, passa dalle promesse di Varna alle accuse (per bocca del premier) contro Ue e Grecia. Nel mezzo un quadrante altamente strategico per il futuro di due continenti, quel versante Mediterraneo sempre più nevralgico…

Occupazione, il termine più abusato dai politici

Occupazione la parola d’ordine dei politici, ieri, oggi e domani; tutti occupati a mettere in campo ipotesi alla bisogna. Quelle keynesiane, senza il becco d’un quattrino, risultano inattingibili. Quali altre allora? Rimettere in moto la produzione che genera lavoro, indi occupazione, magari fornendo incentivi. Ma non si era senza un cent e con i conti pubblici in fibrillazione? Poi quale…

rifugiati, Frontex, migranti

Allarme di Frontex: pericolo terrorismo tra i migranti da Tunisia e Algeria

Se il direttore dell’agenzia europea Frontex, Fabrice Leggeri, dice al Parlamento europeo che la minaccia terroristica resta alta e che “dobbiamo essere certi che non vi siano attraversamenti delle frontiere dell’Ue non intercettati”, significa che sa più di quello che può dire. L’occasione è stata l’illustrazione della nuova missione Themis che ha sostituito Triton (anche se bisognerà aspettare almeno la…

Spending review, reddito di cittadinanza e Legge Fornero. Urge un patto di ferro tra i partiti in vista del Def

Il Documento di economia e finanza (Def) - e ancor più la risoluzione parlamentare che, approvandolo, lo integrerà - saranno la espressione del grado di accordo tra i partiti per la formazione del nuovo governo. Nell'ipotesi di intese limitate al tempo necessario per cambiare la legge elettorale e tornare alle urne, la proiezione del Def sarà di fatto breve e…

L'Italia è ancora in campagna elettorale. Ma il Def sveglierà tutti

L'Italia è ancora in campagna elettorale. Avvolta in una specie di torpore interrotto ogni tanto da qualche boato di promesse su fisco, pensioni, consumi e imprese. Maurizio Bernardo, ex presidente della commissione Finanze della Camera in quota Pd, firmatario di numerosi progetti di legge, come quello relativo alla finanza islamica (qui il focus di Formiche.net), primo barlume di regolamentazione in Italia, la…

Elezioni, pasquino

Il filo da tessere delle parti sociali dopo il voto del 4 marzo

Il voto del 4 marzo ha segnato una netta linea di demarcazione col sistema politico precedente. Anche i cosiddetti corpi intermedi hanno iniziato ad interrogarsi su come delineare la propria condotta in un futuro prossimo. I CONGRESSI DI UIL E CGIL In ambito sindacale lo stanno facendo le strutture verticali ed orizzontali della Uil in vista del Congresso nazionale che…

La scacchiera di Pechino che gioca d'anticipo su Corea e Russia

Il leader nordcoreano Kim Jong-un è probabilmente a Pechino. La visita, per quanto noto, sarebbe dovuta rimanere segreta, e forse le notizie sarebbero dovute uscire non prima di quando il leader del regime del Nord avesse lasciato la Cina. Però la giapponese Kyodo News ha dato la notizia ed è stata ripresa da altri media internazionali, rincarata di qualche dettaglio o indiscrezione. Non…

FACEBOOK SITO SITI INTERNET MOTORI RICERCA

Ecco come Facebook (e non solo) ha registrato i log di messaggi e chiamate su Android di Google

Facebook ancora al centro delle cronache per una nuova vicenda di presunta "invasione" della privacy su milioni di dispositivi Android. L'app del popolare social network fondato da Mark Zuckerberg sarebbe stata in grado di sottrarre - agli utenti del programma per il sistema operativo per dispositivi mobili di casa Google - telefonate e log di testo. L'AMMISSIONE DI FACEBOOK Ancora…

×

Iscriviti alla newsletter