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Abbiamo firmato questa mattina un buon Protocollo di Intenti per consentire ai lavoratori di Leonardo di poter accedere, attraverso l’utilizzo del cosiddetto “Art.4 Legge Fornero”, ad un esodo incentivato fino al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento. La riunione di oggi era stata preceduta da quella tenuta nella giornata dell’8 marzo presso l’Unione Industriale di Roma fra le segreterie nazionali, territoriali Fim Fiom Uilm e coordinamento RSU e la Direzione aziendale di Leonardo.

Nel corso della suddetta riunione l’azienda aveva proposto un primo testo che successivamente è stato modificato sulla base delle nostre indicazioni. È stato concordato, quindi, un “Protocollo di intenti” con i principi che regoleranno l’utilizzo dello strumento in funzione del “cambio mix”:

– numero massimo complessivo di 1100 lavoratori che potranno aderire “volontariamente” nel periodo 2018-2019; le fuoriuscite potranno avvenire con le finestre di novembre 2018, luglio e novembre 2019; non è esclusa una eventuale opzione anche per il 2020;

– arco temporale massimo di fruizione del trattamento di isopensione non sarà superiore a 48 mesi;

– per i lavoratori che aderiranno volontariamente è prevista una incentivazione di un importo non inferiore a due mensilità lorde che sommato al trattamento di integrazione garantirà la copertura fino all’80% dell’ultima retribuzione lorda mensile;

– l’intesa prevede assunzioni equivalenti alle uscite complessive pari a 1100.

Entro il 30 aprile dovranno essere sottoscritti gli accordi di macro Divisione della “One Company” di Leonardo: Elicotteri, Velivoli e Aerostrutture, Elettronica della Difesa e Sistemi di Difesa.

Saranno, quindi, costituite le commissioni paritetiche di monitoraggio sia a livello centrale che di Divisione/Azienda/Sito per la verifica del piano di assunzioni. La responsabile HR, Simonetta Iarlori, ha dichiarato di essere già impegnata nella modifica dell’attuale sistema di “Performance&Development Management” per modificare gli attuali criteri di valutazione; la stessa responsabile HR ha aggiunto che, in attesa del nuovo sistema di valutazione, l’applicazione del vecchio non influirà nei prossimi interventi meritocratici.

Nel corso della riunione la Direzione aziendale ci ha presentato un primo testo sullo “smart working” che sarà oggetto di discussione nei prossimi incontri e sul quale la Uilm ha ribadito la necessità di prevedere una sperimentazione ad altri siti e territori oltre quelli indicati nel primo testo. Questa intesa rappresenta il segno di buone relazioni industriali con il “management” del Gruppo. Speriamo che a questa seguano altri momenti di incontro e di condivisione tra le parti.

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