L’architrave dell’operazione rilancio uscita dal Congresso è un Pil al 5%, senza il quale sarà impossibile finanziare il deficit e garantirsi la fiducia dei mercati. I quali a loro volta hanno in mano la sostenibilità del debito sovrano. Tutto troppo friabile. E anche per Fitch i conti non tornano
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Deas rafforza la governance. Il generale Vecciarelli alla presidenza del Cda
Deas rinnova la propria governance. L’assemblea dei soci ha nominato il generale Enzo Vecciarelli presidente, Massimo Artini amministratore delegato e Stefania Ranzato consigliera del Cda. Un cambio strategico che rafforza il ruolo di Deas nella sicurezza digitale nazionale e internazionale, con un focus su innovazione e resilienza
G7 Esteri, dal Canada un messaggio di coesione transatlantica
Sul tavolo della ministeriale ci sono la questione dei dazi statunitensi e la situazione dell’Ucraina, dopo l’incertezza russa sulla proposta di cessate il fuoco. I lavori hanno visto il ministro italiano ribadire la necessità di mantenere l’unità transatlantica per arrivare a una pace giusta e duratura, che garantisca l’indipendenza e la sovranità di Kyiv e al contempo la sicurezza del continente europeo
Così Spagna, Usa e America Latina guidano la crescita di Enel
Il gruppo elettrico chiude il 2024 con utili a 7,1 miliardi, in accelerazione del 9,6% sul 2023. Il dividendo sale a 0,47 euro, mentre la guidance per il 2025 è confermata. E il ceo Cattaneo non esclude nuove acquisizioni
Sugli F-35 la politica colga la portata della sfida. Parla Pinotti
Il voto del Parlamento europeo è “un primo passo” per la costruzione della Difesa europea e sicuramente una “reazione importante da parte dell’Europa” in un tornante della storia complesso. A stretto giro di posta, il Parlamento italiano sarà chiamato a esprimersi sull’acquisto di altri caccia F35. E l’auspicio è che “la politica sappia cogliere, anche su questo dossier, la portata della sfida”. Il Pd? Perplessa sulla linea Schlein. Colloquio con la già ministra della Difesa, Roberta Pinotti
Mosca di nuovo contro Mattarella. La leadership italiana non piace al Cremlino
La Russia attacca al la leadership del Presidente Mattarella. La linea del Quirnale combacia con quella di Palazzo Chigi, dando all’Italia solidità istituzionale – non così comune a Roma e in Europa. Le parole offensive di Zakharova contro il Colle a servono a cercare di aprire faglie e sfruttare vulnerabilità di un sistema-paese al test di compattezza sulle priorità strategiche
Tra dazi e produzione domestica, GE Aerospace investe un miliardo sulla produzione negli Usa
GE Aerospace ha annunciato un investimento di quasi un miliardo di dollari per rafforzare la sua produzione negli Stati Uniti. L’investimento creerà più di 5.000 nuovi posti di lavoro, con oltre 20 impianti in 16 stati. Nonostante le difficoltà poste dai dazi su acciaio e alluminio, GE Aerospace prevede di gestire l’impatto grazie alla sua solida base produttiva negli Usa. L’azienda, con una crescita dei ricavi del 52% nel 2024, prevede un ulteriore sviluppo nel 2025, anche grazie a forti investimenti in innovazione
Huawei e la corruzione cinese nel cuore dell’Europa. Ecco cosa sappiamo
La polizia belga ha effettuato una serie di perquisizioni in Belgio, Francia e Portogallo, indagando su un presunto giro di tangenti di Huawei. L’inchiesta, avviata due anni fa, coinvolge lobbisti, eurodeputati ed ex-politici per presunti favoritismi
L’India apre le porte a Starlink. Un modello per l’Italia?
Mentre l’Italia discute su Starlink e valuta alternative, in India Musk ha già trovato la chiave per entrare nel mercato grazie a un doppio accordo con i colossi locali Mittal e Ambani. Un modello che coniuga innovazione e sicurezza nazionale, garantendo il coinvolgimento delle aziende locali. L’Italia dovrebbe osservarlo con attenzione, anche alla luce del ruolo che Leonardo potrebbe svolgere per garantire l’integrazione di Starlink nel nostro Paese
I rischi di una politica confusa attorno alla Difesa europea. Scrive D'Anna
La nebulosa politica sviluppatasi attorno al dibattito sulla necessità di salvaguardare militarmente l’Europa, non incide sulla determinazione dei governi per creare una difesa comune europea. L’analisi di Gianfranco D’Anna