Skip to main content

Come impatterà il tema africano nel G7, tra delegazioni presenti e peso specifico di un’unione, quella africana, che sta mutando il proprio raggio di azione? Non più soggetto in attesa di accordi o semplificazioni, bensì player in grado di provare a decidere del proprio futuro, così come spiegato da Giorgia Meloni in occasione del Vertice Italia-Africa dello scorso gennaio a Roma. Ma non mancano i pericoli, Wagner e Cina su tutti, oltre agli errori commessi dall’Ue.

L’Africa in Puglia

Punto di partenza, le presenze al G7 di Savelletri alla voce Africa: il presidente della Banca Africana di Sviluppo, Akinwumi Adesina; il presidente della Banca Mondiale, Ajay Banga; il re di Giordania, Abdallah II; il presidente del Kenya, William Ruto; il presidente dell’Unione Africana, Mohamed Ould Ghazouani; il Presidente della Tunisia, Kaïs Saïed, e quello dell’Algeria, Abdelmadjid Tebboune. La prima sessione verrà dedicata all’Africa e al cambiamento climatico, con due intrecci precisi: le migrazioni e il Piano Mattei.

La presenza di Ghazouani è utile anche in chiave Mauritania, dove il Paese offre un oggettivo tasso di stabilità nell’area sahariana e il prossimo 22 giugno cercherà la riconferma nelle urne. Ma il suo ruolo apicale al timone dell’Unione Africana è occasione per armonizzare le policies africane in chiave anche europea.

La recente visita negli Usa del presidente keniano William Ruto si inserisce in questo filone di dialogo, tra due Paesi che secondo la Casa Bianca sono “legati da valori democratici condivisi e dall’impegno reciproco a promuovere i diritti umani e a rafforzare le istituzioni politiche”. Circa 40 milioni di dollari sono i fondi stanziati dagli Usa per tutelare la “democrazia e i diritti umani”, mentre l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid) ha inoltre annunciato un programma aggiuntivo di 1,3 milioni. Denari che seguono quelli ottenuti dalla Banca Mondiale, consistente in tre pacchetti di sostegno al bilancio per totali 1,2 miliardi di dollari.

I rischi

Non solo i recenti cambiamenti politici nel Sahel centrale o il disimpegno francese sono due elementi da tenere in considerazione, ma a ciò si aggiunga la relazione tra Mosca e le giunte saheliane golpiste e l’iper invasività cinese in loco. Va ricordato che a seguito della nomina di Ghazouani a capo del G5-Sahel, lo scorso anno è stato costituito un gruppo d’amicizia con la Duma: mossa che va valutata per comprendere come gli altri players si stanno muovendo in Africa. Inoltre il recentissimo tour nel continente del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dimostra la sempre più pressante volontà russa di riempire il vuoto lasciato dai tradizionali partner occidentali. Proprio per questa ragione si rende imprescindibile un maggiore impegno europeo in loco, anche grazie al Piano Mattei ideato dal governo italiano, con le sue linee guida.

Istruzione

Sul tema istruzione si è tenuta oggi l’audizione parlamentare con la Commissione Affari Esteri e Comunitari del Parlamento italiano sulle ”Sfide per l’educazione in Africa”, alla presenza di monsignor Davide Milani per la Global Compact on Education del Vaticano e Laura Frigenti per la Global Partnership for Education. A poche ore dall’inizio del G7 l’elemento messo in risalto riguarda il fatto che 107 milioni tra bambini, adolescenti e giovani africani si trovano fuori dalla scuola a causa di una serie di fattori, tra cui barriere economiche, conflitti e mancanza di infrastrutture. In questo ambito si dirige l’intervento italiano con il Piano Mattei, che include l’istruzione tra i suoi capisaldi e la Presidenza italiana del G7, si propone come una svolta per un piano dedicato all’istruzione e al finanziamento, in particolare la conversione del debito.

Energia

A Savelletri Giorgia Meloni metterà nuovamente l’accento su un tema strategico, più volte ribadito, ma proprio per questo sempre più centrale, come l’energia: l’interconnessione con la Tunisia rafforza gli scambi Italia-Africa. Il riferimento è a Elmed, il collegamento in corrente continua tra Italia e Nord Africa che Terna realizzerà insieme a Steg, tema tra l’altro al centro oggi del quarto Workshop dei Presidenti Medreg (Associazione dell’Energia del Mediterraneo) in corso a Selinunte, che idealmente si lega al G7 pugliese. Presente Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna, secondo cui con Tunisi è in piedi una collaborazione strategica e paritaria che punta su energia e innovazione, combinando così le aspirazioni del Piano Mattei per l’Africa: “Oltre allo sviluppo infrastrutturale – ha spiegato – vogliamo puntare sulla crescita di competenze distintive, supportando le realtà tunisine attive nel campo dell’innovazione tecnologica: sono quindi felice di anticipare in questo contesto che dopo l’estate sarà operativa ‘Terna Innovation Zone’, iniziativa con un focus specifico su formazione e attrazione dei talenti per favorire la crescita occupazionale in Tunisia, che sosterrà start-up e industria energetica locale”.

In sostanza migrazioni, sviluppo, istruzione, energia: i capisaldi del Piano Mattei si intrecciano con il tema africano all’attenzione dei sette grandi della terra e l’evento pugliese metterà in risalto il modus con cui il governo italiano intende accendere un faro sul continente.

Il G7 dell'Africa, tra aspirazioni (dell'Unione Africana) e progetti (Piano Mattei)

Migrazioni, sviluppo, istruzione, energia: i capisaldi del Piano Mattei si intrecciano con il tema africano all’attenzione dei sette grandi della terra e l’evento pugliese metterà in risalto il modus con cui il governo italiano intende accendere un faro sul continente

G7, Biden sta per arrivare in Puglia. Ecco cosa c’è nella sua agenda

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale ha annunciato un nuovo round di sanzioni contro Mosca. Inoltre, a Washington c’è ottimismo su un accordo per il finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina con i fondi russi congelati

Ecco il Piano del Conai per il rilancio della raccolta differenziata nelle città metropolitane del Sud

Il Conai, nell’ambito dell’Accordo quadro con Anci, l’Associazione nazionale dei comuni, ha messo in campo una serie di progetti territoriali per incrementare la raccolta differenziata di qualità degli imballaggi finalizzata al riciclo. Ecco quali

Ecr di Meloni cambierà il paradigma europeo. Procaccini spiega come

“Qualcuno ha pensato che Giorgia Meloni fosse solo una piccola sovranista e invece abbiamo appurato che rappresenta proprio un nuovo paradigma della destra europea”, spiega a Formiche.net Nicola Procaccini, non solo co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, ma uno di quelli che a Bruxelles ha lavorato da tempo per una legittimazione (politica e personale) dinanzi ai vertici europei

Cosa c'è da sapere sull'arresto in Danimarca di una donna russa per spionaggio

La “cittadina russa residente in Danimarca” è accusata di aver agevolato “un servizio di intelligence straniero ad operare in Danimarca”, ha dichiarato il Pet. Al centro c’è la fondazione Pravfond, attiva in tutta Europa

Butti e Gemmato presentano il Fascicolo elettronico 2.0. Tutte le novità

Presentato alla presidenza del Consiglio il nuovo Fascicolo sanitario elettronico dal sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti e dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. “Vera rivoluzione per il benessere dei cittadini”, ha commentato Gemmato

Tutte le ragioni di Schlein per festeggiare. Parla Parisi

Elly Schlein ha tutti i titoli per godersi questo risultato. È vero che il polo capeggiato da Meloni esce dalla competizione meglio dall’ancora ipotetico campo largo, ma i partiti e i leader che avevano sfidato il suo Pd ne escono indiscutibilmente disfatti. I partiti del centrodestra sono serenamente divisi sul futuro e rissosamente aggrappati al presente. Il Movimento 5 Stelle è ridimensionato ma faticherà ad essere junior partner. E ciò che sta accadendo in Francia ci dice tanto sull’Occidente. Intervista all’ex ministro e docente universitario, Arturo Parisi

Tertium Polum non datur. Il sistema politico resta bipolare

Si prospetta per Azione, Italia Viva e Più Europa la possibilità di una palingenesi e la prospettiva di un nuovo Asinello (la creatura politica che a suo tempo fece capo a Romano Prodi) o, meglio, di una nuova Margherita. Un partito, cioè, strutturalmente alleato al Pd. Questo dicono i risultati delle elezioni europee. Tertium Polum non datur. Il commento di Andrea Cangini

Sinergie spaziali transatlantiche. Il ruolo di Usa, Germania, Francia e Italia

Come i dialoghi spaziali transatlantici stanno plasmando il futuro della cooperazione internazionale nello spazio? Il primo dialogo tra Stati Uniti e Germania, insieme agli accordi con Francia e Italia, segna un passo cruciale verso una maggiore collaborazione. Questi incontri sono strategici per discutere di strategie nazionali, sicurezza spaziale e missioni scientifiche, evidenziando l’importanza del legame transatlantico per promuovere sostenibilità, sicurezza e innovazione tecnologica

La mano nella mano dell'addio a Francoise Hardy

Con la sua voce vellutata ha cantato speranze e angosce di intere generazioni che ora piangono la scomparsa della cantautrice come un lutto personale, come la perdita di una parte di se stessi. Il ricordo di Gianfranco D’Anna

×

Iscriviti alla newsletter