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La Cina continua a rafforzare la sua presenza nello spazio con una serie di lanci satellitari che evidenziano la sua crescente ambizione nel settore delle tecnologie spaziali commerciali e scientifiche. Nelle ultime settimane, il Paese ha messo in orbita numerosi satelliti attraverso missioni diverse, ognuna con obiettivi strategici, dal miglioramento delle capacità di osservazione terrestre alla connessione di dispositivi nell’Internet of things (IoT).

Il più recente successo è avvenuto poche ore fa, quando la Cina ha lanciato il suo quarto razzo Jielong-3 (Smart Dragon-3) nella provincia orientale dello Shandong. Questo lancio ha messo in orbita otto satelliti di telerilevamento in un’orbita eliosincrona. Il razzo, sviluppato da China Rocket, una sussidiaria del principale appaltatore spaziale statale cinese Casc, ha trasportato un carico utile variegato, comprendente satelliti di diverse società e istituti di ricerca.

Il razzo è partito dalla piattaforma marina Dongfang (vicino alla città di Haiyang), un’infrastruttura sviluppata appositamente per facilitare i lanci commerciali, soprattutto da piattaforme galleggianti. Questo sistema consente una maggiore flessibilità rispetto ai lanci da terra, riducendo i rischi di interferenza con aree popolate.

Il 2024 si sta rivelando un anno particolarmente intenso per la Cina nel settore dei lanci spaziali. Finora il paese ha condotto 44 lanci, molti dei quali riguardano il settore commerciale, in linea con le ambizioni del Casc di diventare un leader nel mercato globale dei lanci. Secondo le previsioni, prima della fine dell’anno verranno effettuati almeno altri 20 lanci, inclusi quelli delle missioni Tianzhou-8 e Shenzhou-19, destinate alla stazione spaziale Tiangong.

Nonostante la Cina si stia muovendo rapidamente verso la commercializzazione dello spazio, il successo del paese non si limita solo a questo campo. Il 20 settembre 2024, il paese ha effettuato due lanci separati nel corso di una giornata, ciascuno con un obiettivo diverso. Il primo lancio è avvenuto alle 12:11 ora locale di Pechino da Taiyuan Satellite Launch Center, nel nord della Cina, utilizzando un razzo Long March 2D per trasportare sei satelliti di telerilevamento per conto di Changguang Satellite Technology. Questi satelliti, parte della costellazione Jilin-1, contribuiranno a fornire immagini ad alta risoluzione per applicazioni commerciali e di monitoraggio ambientale.

Il secondo lancio della giornata è avvenuto meno di sei ore dopo dal centro di lancio di Xichang, nel sud-ovest della Cina, con un razzo Kuaizhou 1A che ha messo in orbita quattro satelliti Tianqi per Guodian Gaoke, un operatore satellitare commerciale cinese. Questi satelliti sono progettati per supportare l‘Internet of things, consentendo la connessione di dispositivi in aree remote dove le infrastrutture di comunicazione tradizionali sono limitate.

Questi sviluppi evidenziano non solo la capacità della Cina di mantenere un ritmo elevato di lanci, ma anche la sua capacità di diversificare le sue attività spaziali. Mentre da un lato il paese continua a investire in tecnologie di osservazione della Terra, dall’altro si posiziona come un leader emergente nel campo dell’Internet of things, un settore che avrà un impatto significativo sull’agricoltura, la logistica e altri settori che richiedono il monitoraggio in tempo reale.

Dal Jielong-3 ai satelliti IoT, la Cina accelera verso la leadership spaziale globale

L’accelerazione dei lanci commerciali e la diversificazione delle attività dimostrano come la Cina stia giocando un ruolo sempre più centrale nello sviluppo dell’economia spaziale globale. La capacità di integrare satelliti con funzioni multiple per clienti diversi, unita alla spinta verso l’innovazione tecnologica e infrastrutturale, pone la Cina tra i protagonisti di una nuova era di espansione spaziale, in cui non è più solo una potenza militare e scientifica, ma anche un leader nel settore commerciale

turisti cinesi

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