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Terry Richardson, uno dei fotografi di moda più celebri nel mondo, non lavorerà più con le riviste edite da Condé Nast International. A rivelarlo è stato il Telegraph, dopo essere entrato in possesso di una mail interna inviata da James Woolhouse, vicepresidente del gruppo editoriale, a tutte le testate di moda edite dal gruppo come Vogue, Vanity Fair e GQ. Nella mail si dispone che tutti i servizi con immagini di Richardson siano “distrutti e sostituiti con altro materiale”. La presa di distanza del colosso Condé Nast arriva sulla scia dello scandalo Weinstein. Richardson, infatti, è stato accusato di molestie e violenza sessuale da diverse modelle nel corso degli anni.

LA MAIL DI CONDÉ NAST

“Vi voglio parlare di un problema importante – si legge nella email inviata allo staff da Woolhouse -. Condé Nast non vuole più lavorare con il fotografo Terry Richardson. Per favore confermatemi che questa policy sarà attivata immediatamente. Grazie per il vostro sostegno”. Il fotografo di 52 anni nato a News York e figlio d’arte (anche il padre Bob era un famoso fotografo) ha sempre respinto le accuse e così aveva risposto nel 2014 su Huffinghton Post. “Ho collaborato con donne adulte consenzienti che erano pienamente consapevoli della natura del lavoro e, come accade di regola, tutte hanno firmato la delibera. Non ho mai usato un’offerta di lavoro o minacce per costringere qualcuno a fare qualcosa che non volesse. Rispetto sempre quanti lavorano con me, riconoscendo loro libertà di scelta e accettando le loro decisioni” aveva scritto il fotografo.

(IL CALENDARIO PIRELLI FIRMATO TERRY RICHARDSON)

LE ACCUSE DELLE MODELLE

Ad accusare Richardson nel 2010 fu la supermodella danese Rie Rasmussen, secondo cui il fotografo avrebbe usato la sua posizione per indurre giovani modelle a prestazioni di cui, in futuro, si sarebbero vergognate. “Prende ragazze giovani – sosteneva la modella -, le manipola per farle spogliare e scatta foto di cui si pentiranno e vergogneranno. Sono troppo spaventate per rifiutarsi, perché le loro agenzie gli hanno trovato il lavoro e sono troppo giovani per difendersi”. “Il suo ‘stile’ – spiegava ancora Rasmussen descrivendo il modo di lavorare del fotografo – sono ragazze che sembrano minorenni, abusate, sempre con quello sguardo da tossiche eroinoman… non capisco perché la gente continui a lavorare con lui. Gli ho spiegato che il suo lavoro è degradante per le donne, e che mi fa schifo. Non mi ha neanche risposto, è scappato dal bar”. Una seconda accusa era arrivata dalla modella Jamie Peck, che sempre nel 2010 aveva raccontato la sua esperienza con Richardson di sei anni prima: “Voleva essere chiamato ‘zio Terry’ e durante lo shoot si è improvvisamente spogliato nudo e mi ha portato su un divano, costringendomi a un rapporto sessuale”, aveva detto Peck. Come riporta un articolo del Corriere della Sera, un’altra testimonianza era stata citata dal sito Jezebel secondo cui “Richardson avrebbe molestato due teenager dell’Est Europa che non parlavano nemmeno inglese. Ci sono ancora altre denunce, dirette e indirette”.

IL CALENDARIO PIRELLI 2010

Proprio nel 2010 al fotografo era stato affidato il calendario Pirelli (qui tutte le foto). “Dopo la Cina – si leggeva nella nota stampa di Pirelli per il lancio del calendario – immortalata da Patrick Demarchelier nell’edizione 2008 e il Botswana ritratto da Peter Beard per l’anno successivo, per il 2010 è la volta del Brasile e del fotografo americano Terry Richardson, celebre “enfant terrible” e noto per il suo stile provocatorio e trasgressivo”. “Nelle 30 immagini che scandiscono i mesi del 2010 – si legge ancora -, Terry Richardson raffigura il ritorno a un eros giocoso e puro. Attraverso il suo obiettivo rincorre fantasie, provoca, ma con una naturalezza che scolpisce e cattura il lato più solare della femminilità. Ritrae una donna accattivante perché semplice, che gioca con gli stereotipi per annullarli, che fa dell’ironia l’unico velo di cui cingersi”.

(IL CALENDARIO PIRELLI FIRMATO TERRY RICHARDSON)

LA CARRIERA DI RICHARDSON

Fotografo di moda, ma non solo. Terry Richardson ha fotografato tutti, da Barack Obama (nel 2012) a Lady Gaga, da Marc Jacobs a Tom Ford fino ad arrivare a Beyonce e 50 Cent. La sua carriera inizia negli anni ’90 e deve il suo successo proprio a uno stile provocatorio. Le sue campagne pubblicitarie sono state spesso censurate sia per i contenuti sessuali che per la violenza delle immagini.

Terry Richardson, chi è (e cosa faceva) il fotografo silurato da Vogue, Vanity Fair e GQ

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