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Anche i sondaggi tedeschi possono sbagliare. E in questa occasione hanno sbagliato, e di molto. Sovrastimati CDU e Die Linke. Sottostimati i Verdi e AfD. Abbastanza vicini i dati per SPD ed FDP.

Vediamo nel dettaglio cosa emerge dallo spoglio, seppur ancora non definitivo, dei voti (quelli della Zweitestimme, ossia la componente proporzionale):

La CDU crolla nei risultati elettorali. Il partito di Angela Merkel è infatti quello che perde più di tutti in termini % e assoluti. Dal 40.8% del 2013 la CDU passa al 32.9%.

La SPD continua a perdere consensi e tocca il suo punto minimo storico, passando dal 25.7% del 2013 al 20.9%.

Per la prima volta AfD, il partito di estrema destra, xenofobo ed euroscettico, raggiunge il 13% e si piazza al terzo posto, contro ogni pronostico, superando Die Linke ed FDP.

FDP ottiene il 10.5% ritornando in Parlamento, dopo il flop del 2013, quando non raggiunsero il 5%.

Die Linke, che era data a pari di AfD, non supera il 9%, migliorando comunque la sua posizione rispetto al 2013 di un punto percentuale circa.

Infine, i Verdi, che raggiungono il 9%, contro l’8.4% del 2013.

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(Dati in aggiornamento)

In conclusione, la situazione è molto meno chiara del previsto. La SPD di Martin Schulz ha dichiarato di non voler alcun accordo con la CDU. Quindi andrà all’opposizione. L’opzione che sembra concretizzarsi è quindi un nuovo governo Merkel, il quarto, con i liberali di FDP e con i verdi. La cosìddetta coalizione Jamaica.

Al momento, però, siamo alle ipotesi. Dovranno essere condotti i colloqui per un accordo di coalizione e poi il contratto in cui i partiti che si coalizzano trovano i punti da realizzare come programma di governo.

Saranno settimane di intense. Ma il volto della Germania, oggi, è cambiato.

Germania, ecco tutti i risultati delle elezioni 2017

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