Skip to main content

Martedì 6 giugno la presentazione nella sala Zuccari del Senato del libro “Europa: sfida per l’Italia” a cura della Luiss School of European Political Economy doveva essere un incontro sull’Unione Europea. E di Ue si è discusso con Pietro Grasso, Emma Bonino e Sabino Cassese, moderati da Marco Valerio Lo Prete del Tg1. Ma l’ospite d’onore, il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, ha preferito parlare poco di Europa e dedicarsi di più all’attualità politica. Non sono rimasti delusi i giornalisti accorsi in massa nella speranza di captare da Napolitano una frase sul governo Gentiloni e sulla polemica della legge elettorale.

Non che le critiche dell’ex capo di Stato all’instabilità degli esecutivi italiani siano nuove. Ma questa volta Napolitano è stato particolarmente tosto sull’accordo fra Pd, Forza Italia, M5S e Lega per andare alle elezioni anticipate: “E’ semplicemente abnorme che il gioco e il patto extra-costituzionale sulla data del voto sia quasi diventato un corollario dell’accordo tra partiti sulla nuova legge elettorale che già sembra destinata a rendere più difficile la governabilità del paese”.

Napolitano ha richiamato l’attenzione sul problema dell’instabilità politica del Paese come causa dell’instabilità finanziaria e dell’incapacità di contenere il debito pubblico. Poi ha difeso a spada tratta il governo Gentiloni, che era nato “sotto il fermo richiamo del Presidente della Repubblica all’interesse generale e a una corretta prassi costituzionale” e ora traballa perché qualcuno prospetta “senza neppure offrirne motivazioni appena sostenibili, ipotesi di date per elezioni anticipate e, in conseguenza, per scadenze di governo e parlamentari come la presentazione del bilancio dello Stato per il 2018”.

Insomma, una chiara stoccata in primis al capo del partito di maggioranza Matteo Renzi, e poi a Grillo, Berlusconi e Salvini che con l’accordo sulla legge elettorale, “in questo funambolico passaggio dal francese al tedesco, potevano almeno risparmiarci il gran galoppo del Parlamento in questo fine settimana”. “Lo spettro dell’instabilità è riaffiorato subito dopo l’insediamento e il positivo avvio del governo Gentiloni” ha aggiunto poi, quasi alludendo a una spada di Damocle che pende sulla testa del nuovo governo fin dal giuramento, spiegando che con “un’ingiusta e irragionevole precipitazione” da febbraio “hanno cominciato a inseguirsi voci e pressioni per le elezioni anticipate al più presto”.

Un po’ quel che avevano dichiarato gli alfaniani Fabrizio Cicchitto e Sergio Pizzolante, quando una settimana fa avevano voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa contro Matteo Renzi, piccati per lo sbarramento al 5% che rischia seriamente di non farli tornare a Montecitorio. Per Napolitano non ci sono vie di mezzo: se l’Italia vuole prendersi il posto che le spetta nella nuova Europa targata Merkel-Macron, deve innanzitutto curare il morbo pluridecennale della precarietà degli esecutivi, e solo recuperata la stabilità politica potrà pensare al debito e alla stabilità dei conti.

Andare alle elezioni a settembre, come sembrano volere i quattro grandi partiti, per Napolitano non è dunque un optional: “E’ semplicemente paradossale discutere se possa sprigionare incertezza politica attorno all’Italia, di più l’andare a elezioni anticipate in autunno o all’inizio del prossimo anno. In tutti i paesi democratici europei si vota alla scadenza naturale delle legislature: fare diversamente significherebbe dare il massimo contributo negativo al consolidamento della credibilità politico istituzionale del paese”.

L’appello di Napolitano rischia di rimanere inascoltato: la nuova legge elettorale è stata già approvata in commissione e martedì pomeriggio si è conclusa, in un’aula di Montecitorio quasi del tutto deserta, la discussione generale sul testo. Difficile dunque che i 4 leader abbiano la pazienza di aspettare fino a marzo 2018.

Ecco come Giorgio Napolitano scudiscia la frenesia di Matteo Renzi per le elezioni anticipate

Martedì 6 giugno la presentazione nella sala Zuccari del Senato del libro “Europa: sfida per l’Italia” a cura della Luiss School of European Political Economy doveva essere un incontro sull’Unione Europea. E di Ue si è discusso con Pietro Grasso, Emma Bonino e Sabino Cassese, moderati da Marco Valerio Lo Prete del Tg1. Ma l’ospite d’onore, il presidente emerito della…

Germania, merkel, crisi, Nord Stream, Germania

Tutte le ultime tensioni a Bruxelles sul Nord Stream2

Tornano le tensioni fra Stati europei sul gasdotto Nord Stream 2. Questa volta è il presidente Ue Donald Tusk a rimbrottare indirettamente la Germania, sponsor del gasdotto, con una lettera alla presidenza della Commissione europea. Ma andiamo con ordine. Dopo la crisi ucraina del marzo 2014, il Consiglio europeo, allertato per la sicurezza dell'approvvigionamento energetico della UE, aveva chiesto alla…

Notre Dame

Notre Dame, ecco foto e video da Parigi

Un uomo avrebbe cercato di colpire con un martello un poliziotto nella zona di Notre Dame, a Parigi, in Francia. L'aggressore sarebbe stato ferito e poi neutralizzato da un collega dell’agente che gli ha sparato. Si tratta di una prima e provvisoria ricostruzione di quanto è successo a Parigi, mentre dai social network emergono le prime immagini della zona colpita.…

Parigi, cosa è successo a Notre Dame. Tutti i dettagli

La polizia di Parigi ha fatto sapere che è avvenuta "un'operazione di sicurezza" nei pressi della cattedrale di Notre Dame. Heavy police presence near Notre Dame Cathedral as Paris police warn the public to stay away due to incident https://t.co/hS67w3Dhz4 pic.twitter.com/RkZTTgCVH0 — ABC News (@ABC) 6 giugno 2017 Sembra che un poliziotto abbia aperto il fuoco contro un uomo che ha aggredito con un…

Beppe Grillo, Salute

Perché vanno fusi ministero dell'Ambiente e della Salute. Parola di M5S

"Siamo il paese che spende meno del 5% in prevenzione nonostante siamo il paese che più di ogni altro ha tutte le leggi imperniate e concepite sulla base del diritto alla salute. Un po’ di errori in passato li abbiamo fatti e ora si tratta di recuperarli. Per esempio, un errore fatto è stato quello di dividere il concetto di…

Cosa penso (da Dubai) della decisione di Arabia Saudita, Emirati ed Egitto contro il Qatar

Trovandomi in quel di Dubai, confesso di aver pensato per qualche istante a una sorta di bufala araba leggendo dell'apparente sorprendente decisione - storica - di Emirati Arabi, Bahrein, Arabia Saudita ed Egitto di isolare diplomaticamente il Qatar dopo i tragici attentati di Londra, accusandolo senza mezze parole di finanziare le attività dei terroristi. Poi, una volta realizzato che non si trattava della…

Maurizio Gasparri

Perché l'accorpamento delle Forze dell'Ordine voluto dai 5 Stelle è folle. Parla Gasparri

L'accorpamento delle Forze dell'Ordine proposta dal Movimento 5 Stelle è "impraticabile e non conveniente", ed è un'idea formulata da chi "non conosce questo mondo" ma ne ha solo una "visione teorica". Il commento di Maurizio Gasparri (Forza Italia) sulla proposta pentastellata di fusione di Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria in un'unica Forza di Polizia…

PD

Cosa si dice nel Pd del Germanellum

“Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre…”. Una vecchia canzone degli anni Settanta riassume un po’ quello che sta capitano a Matteo Renzi in questi giorni in cui la legge elettorale ha ripreso il centro della scena del dibattito politico. Oggi, infatti, il testo arriva in Aula e, se andrà bene, l’approvazione in…

Il Qatar e gli effetti della svolta di Trump anti Iran

La scelta voluta da Arabia Saudita, Egitto, Bahrein, Emirati Arabi e Yemen di rompere i rapporti diplomatici con il Qatar difficilmente poteva passare inosservata. Sia dal punto di vista politico, che da quello religioso ed economico, si tratta indubbiamente di uno strappo forte, dai contorni incerti e, per ora almeno, di non facile soluzione e comprensione. La giustificazione ufficiale si collega all’escalation…

angelo sanna questore torino

Chi è Angelo Sanna, il questore di Torino sballottato da Chiara Appendino

La sindaca di Torino Chiara Appendino, il questore Angelo Sanna e il prefetto Roberto Saccone. Sono loro a dover fronteggiare la responsabilità di quanto accaduto sabato sera in piazza San Carlo: 1537 feriti fra la folla durante la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid. APPENDINO, IL GIORNO PIU' LUNGO Ieri è stato il giorno più difficile per la…

×

Iscriviti alla newsletter