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Suviana e non solo, gli appalti sono veramente un errore? I giorni dopo l’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana, il dibattito diventa politico e riaccende il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.

“Gli appalti per le opere infrastrutturali, se fatti a norma di legge, sono una prassi non solo legittima, ma in certi casi indispensabile per assicurare flessibilità organizzativa, presenza sul territorio di riferimento e accesso a competenze specialistiche”, sottolinea a Formiche.net l’economista della Bocconi e saggista, Carlo Alberto Carnevale Maffè.

Per l’economista gli appalti quindi “costituiscono una componente importante del mercato delle piccole e medie imprese locali. Chi pretende di addossare immediatamente responsabilità in caso di incidente, senza attendere un’istruttoria rigorosa, vìola i principi del garantismo e arreca un danno ingiustificato al sistema economico nazionale”.

Della stessa linea Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia e responsabile dei dipartimenti del partito: “Stupiscono le osservazioni del collega deputato del Pd Andrea Orlando sul codice degli appalti. Secondo Orlando, che peraltro è ex ministro del Lavoro, uno dei problemi che emergono dalla tragedia di Suviana è l’utilizzo degli appalti e dei subappalti”, ha commentato in una nota.

“Fa quantomeno sorridere che l’ex ministro si lamenti: perché non si è adoperato per cambiare il codice degli appalti quando era al governo? Ricordiamo bene che era proprio nel periodo in cui è stato mandato il subappalto. Dalla visione del video che ha postato sui social, sorge poi spontanea una seconda domanda: appaltare ad aziende specializzate come ABB, che conta 50 mila dipendenti o Siemens che ne ha 90 mila, è un errore? O addirittura può essere considerato un reato? E per quale motivo? I subappalti in misura controllata e circoscritta fanno lavorare le nostre piccole medie imprese, che rappresentano il 90% del tessuto produttivo italiano. Sarà forse perché Orlando, da buon esponente di una sinistra troppo ideologica, vorrebbe solo lo Stato, senza libero mercato, imprese, sviluppo”, continuava Cattaneo.

Nel video pubblicato sui social Andrea Orlando aveva affermato: “Le norme che avevamo incominciato a introdurre riducevano l’arbitrarietà nell’utilizzo dell’appalto e del subappalto. Le norme che sono state introdotte nel nuovo codice degli appalti vanno in una direzione di altro segno. Noi avevamo messo, per esempio, come condizione al 110% l’obbligo di applicare i contratti comparativamente maggiormente rappresentativi, avevamo introdotto una norma nel codice degli appalti che prevedeva per il subappalto l’applicazione dello stesso contratto, della stessa remunerazione dei lavoratori dell’azienda che ha vinto l’appalto, avevamo fatto una serie di interventi di potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro”.

 

Gli appalti? Sono legittimi e spesso indispensabili. La versione di Maffè

“Gli appalti per le opere infrastrutturali, se fatti a norma di legge, sono una prassi non solo legittima, ma in certi casi indispensabile per assicurare flessibilità organizzativa, presenza sul territorio di riferimento e accesso a competenze specialistiche”, sottolinea a Formiche.net l’economista della Bocconi e saggista, Carlo Alberto Carnevale Maffè

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