Skip to main content

Non è difficile capire perché la Commissione Europea ha bocciato le proposte di Matteo Renzi su come tagliare il Fiscal Compact su quelle che a suo avviso sono le esigenze per riportare l’Italia sulla via della crescita. E’ più arduo afferrare perché la reazione sia stata tanto veemente. La frase più dura è quella di Margheritis Schinas, portavoce del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Dopo avere ricordato che il Presidente della Commissione ed i Commissari europei hanno “un rapporto molto buono con il Presidente del Consiglio Gentiloni e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Padoan”, la signora ha affermato che “la Commissione Ue non rilascia commenti su dichiarazioni di persone al di fuori di questa cerchia”. Come dire: ragazzino lasciaci lavorare. Ora sei un privato cittadino alla guida di un partito di medie dimensioni; ove mai tornassi al governo, dialogheremmo con te per le materie di tue competenza.

Le reazioni di altri Commissari sono su tutti i quotidiani di oggi. Quindi non è il caso di ripeterle: in generale, gelide e tutte dirette a sottolineare che oggi Matteo Renzi non conta più nulla né in Italia né altrove. Pochi sanno che mentre domenica i quotidiani italiani anticipavano il più recente “piano Renzi” per riaccendere la crescita e ridurre il fardello del debito, Gentiloni a Padoan lavoravano con le autorità europee su una strada completamente differente: un negoziato per cercare di rendere più “morbida” la transizione verso una politica di bilancio più realistica ed una graduale riduzione del rapporto tra debito pubblico e Pil. Le proposte di Renzi sono state lette come “fuoco amico” per porsi al centro della scena, ed iniziare una campagna elettorale in senso anti-Ue, bloccando di fatto il negoziato che le autorità europee hanno in corso con Bruxelles. Quindi solo una delle tante tra “compagni” che stanno spappolando il Pd.

A questi problemi, se ne aggiungono altri più di sostanza. Sotto il profilo giuridico si tratta di riscrivere il Fiscal Compact (firmato e ratificato da 25 Stati dell’UE) oppure di ottenere una deroga da 24 Stati dell’UE e dalla Commissione. I tempi sarebbero lunghissimi. Tanto più che in corso un’altra trattativa: quella per rivedere l’accordo su una base consensuale per tutti i 25. A questo nodo giuridico internazionale, se ne aggiunge uno interno; in Italia il Fiscal Compact è incorporato in una legge costituzionale “rinforzata” che dovrebbe essere soppressa o modificata. Con le procedure del caso.

Sul merito infine cosa assicura che una riduzione di tasse ed imposte od un aumento degli investimenti (ove ci fossero progetti pronti e cantierabili) fossero in grado di riportare l’Italia a crescere? Ci vorrebbe almeno un forte aumento della produttività.

Giuseppe Pennisi

Perché Gentiloni, Juncker e Padoan borbottano per l'idea di Renzi sul Fiscal Compact

Non è difficile capire perché la Commissione Europea ha bocciato le proposte di Matteo Renzi su come tagliare il Fiscal Compact su quelle che a suo avviso sono le esigenze per riportare l’Italia sulla via della crescita. E’ più arduo afferrare perché la reazione sia stata tanto veemente. La frase più dura è quella di Margheritis Schinas, portavoce del presidente…

Francia

Perché il Fiscal Compact non va costituzionalizzato subito

Speriamo solo che il governo tenga duro sulla proposta di Matteo Renzi, e che Pier Carlo Padoan, principale delegato alla trattativa, non si faccia intimorire dalle inevitabili levate di scudo. Ma il Fiscal compact non va costituzionalizzato. Ameno non subito. Non si tratta di minacciare chicchessia. Né di fare la voce grossa, battendo i pugni sul tavolo. Ma di rispettare…

Pier Carlo Padoan, veneto banca

Veneto Banca e Popolare di Vicenza, ecco cosa chiedono i bondisti al Parlamento

Illustre Onorevole, chi Le scrive è un cittadino, padre di famiglia, lavoratore e risparmiatore abituale da oltre 20 anni. La mia situazione patrimoniale è precipitata dopo il crack delle banche venete. Sono purtroppo un obbligazionista subordinato di queste banche. Ci tengo però a precisare che sono un risparmiatore, non uno speculatore. Purtroppo, nonostante l'obiettivo del Decreto del 25 giugno di…

Matteo Salvini

L'ultima sfida (a 5 stelle) di Matteo Salvini a Silvio Berlusconi

(Articolo ripreso da www.graffidamato.com) Occhio anche all’altro Matteo, che naturalmente è Salvini, il segretario della Lega, tutto preso, diversamente da Renzi, il segretario del Pd, a corteggiare i grillini. Con i quali il padano è appena tornato a dichiarare di non volere escludere accordi dopo le elezioni, vista la sintonia crescente sul problema dell’immigrazione, destinato a diventare sempre più centrale nella…

Muslim ban velo

Isis sconfitto a Mosul? Il trionfalismo di al Abadi è prematuro. Ecco perché

Il premier iracheno al Abadi ieri ha proclamato la vittoria sullo Stato islamico. Un gesto comprensibile ma probabilmente prematuro. Se la sconfitta di Daesh a Mosul è nei fatti, il gruppo jihadista rappresenta ancora una minaccia per il fragile Stato iracheno. Controlla infatti ancora alcune porzioni del territorio nazionale, ma soprattutto si sta senz'altro riorganizzando per minare con attacchi a…

Vi racconto la finta operazione di mercato del fondo Atlante sugli Npl di Mps

Giovedì scorso sul Sole compariva un’intervista a Paolo Petrignani (nella foto con Alessandro Penati), amministratore delegato di Quaestio Sgr, gestore di Atlante ed Atlante 2, a commento della conclusione positiva dell’operazione MPS, con acquisto della tranche junior e mezzanina della maxi cartolarizzazione di sofferenze della banca senese. L’intervista lascia un senso di vertigine indotto dall’impressione di trovarsi in un universo…

Chi sarà il candidato di centrodestra a governatore della Sicilia?

Il MoVimento 5 Stelle è partito, mentre nel centrodestra e nel centrosinistra ancora si naviga a vista. Il prossimo 5 novembre i siciliani saranno chiamati a votare per eleggere il successore di Rosario Crocetta ma, a parte i pentastellati - che domenica scorsa hanno annunciato la candidatura di Giancarlo Cancelleri (qui l'approfondimento di Formiche.net) - il quadro politico è ancora lontano…

trump, Qatar, dollaro,

Perché l'Ue non deve aspettarsi molti fondi Usa per la sicurezza europa

Di Jonathan D. Caverley

Le Forze armate statunitensi, tendenzialmente, si mantengono apolitiche nelle questioni che riguardano la politica interna. Durante le presidenziali del 2016, invece, i leader del Pentagono apparivano, incredibilmente, intenti a leccarsi i baffi. Donald Trump aveva infatti promesso una grande ricostruzione del potere militare statunitense, allineandosi con il programma tradizionale del Partito repubblicano. Ma, come illustrato da un alto funzionario della…

Baretta, populismo, giovani

Dalla pensione di base al riscatto gratuito della laurea. I punti di un nuovo patto generazionale

Di Pier Paolo Baretta

Dice Mark Twain che: “La gente di solito usa le statistiche come un ubriaco usa i lampioni: più per sostegno che per vederci chiaro”. Noi, invece, dobbiamo usare le statistiche per vederci chiaro, per comprendere meglio il rapporto tra giovani, pensioni e mercato del lavoro in Italia. Questo tema è, infatti, al centro di una straordinaria evoluzione, si potrebbe addirittura…

Il pane e il vino. Le regole firmate dal cardinale Robert Sarah

Gesù era ebreo e l’unico pane che era destinato a consumare era privo di lievito. Le ragioni sono scritte nella Bibbia e si richiamano alla fuga del popolo di Israele dall'Egitto. San Paolo nel Nuovo Testamento utilizzerà più volte l'espressione del lievito, e soltanto secoli dopo la nascita di Cristo venne introdotto l'utilizzo del pane azzimo in forma di ostie per ragioni…

×

Iscriviti alla newsletter