Skip to main content

In un’epoca in cui non si parla che di attacchi cyber e droni guidati dall’intelligenza artificiale, gli attacchi missilistici rimangono forse la madre di tutte le minacce militari convenzionali. Come dimostrato dall’attacco iraniano del primo ottobre, un attacco missilistico su vasta scala può avere effetti devastanti se non contrastato efficacemente dai sistemi di difesa aerea. Questo vale in particolare per la difesa dai missili balistici i quali, volando oltre l’atmosfera nella fase ascendente, vengono identificati dai radar solo nella loro fase discendente, lasciando poco tempo per procedere all’intercetto. È per questo che gli Stati Uniti stanno ulteriormente potenziando il loro perimetro di difesa balistica nell’oceano Pacifico, installando una versione terrestre del sistema navale Bmd (Ballistic missile defence) Aegis sull’isola di Guam.

Il sistema Aegis

Ispirato al leggendario scudo divino, l’Egida, Aegis è il sistema di combattimento per l’individuazione e l’intercettazione missilistica che equipaggia gran parte dei cacciatorpedinieri della Us Navy e di altre marine Alleate. La versione terrestre di Aegis, nota come Aegis Ashore, fa sue le principali caratteristiche del sistema navale e le adatta a una installazione difensiva a terra. Diversamente dai sistemi di difesa aerea mobili come la batteria contraerea Thaad (Terminal high altitude area defense) recentemente inviata ad Israele, Aegis Ashore è costituito da una serie di installazioni fisse che hanno lo scopo di rappresentare un bastione difensivo contro eventuali lanci balistici. Il sistema si compone del radar Spy-1, capace di rilevare e tracciare bersagli multipli simultaneamente, di celle Vls (Vertical launch system) per il lancio degli intercettori e di una centrale operativa integrata adibita a Comando, controllo, battle management e comunicazioni (C2bmc). L’intercettore simbolo del sistema Aegis è il missile SM-3, vettore cinetico progettato per intercettare missili a corto e medio raggio. La peculiarità dell’SM-3 è che è in grado di intercettare i missili nemici anche al di fuori dell’atmosfera, rendendolo pertanto idoneo alla difesa da missili balistici. Una volta lanciato, il missile continua a ricevere informazioni di navigazione sul bersaglio dalle altre installazioni fino al completamento dell’intercetto. Un’altra peculiarità del sistema in configurazione Ashore è il lanciatore Vls Mk 41 array che, in quanto modulare, è in grado di operare diversi tipi di missili superficie-aria. Di conseguenza, le installazioni Aegis Ashore sarebbero in grado di adoperare altri tipi di intercettori oltre all’SM-3, come l’SM-6 (con gittata oltre i 200 chilometri) o il venturo intercettore di missili ipersonici, rendendo il sistema capace di gestire minacce a lungo raggio e con impieghi di livello strategico o di teatro.

La base Aegis di Guam

Giuridicamente nota come Territorio non incorporato degli Stati Uniti d’America, l’isola di Guam è posta sotto la giurisdizione della Us Navy dal 1898 e costituisce una formidabile base avanzata naturale nel Pacifico. Guam rappresenta infatti l’anello centrale della cosiddetta “Seconda catena di isole”, la doppia costellazione di basi e avamposti delle Forze armate Usa poste a contenimento marittimo della Cina e tutela degli interessi statunitensi nella regione. Il nuovo sito Aegis sull’isola, benché non ancora ultimato, è un’aggiunta significativa alla strategia di deterrenza nei confronti di Pechino, la cui Forza missilistica dell’Esercito popolare di liberazione (Plarf) rappresenta una minaccia crescente. La nuova installazione terrestre, oltre a integrare il perimetro di difesa aerea e missilistica mobile nella regione, certifica che la rivalità geopolitica tra Washington e Pechino si è trasposta anche sul piano geostrategico, rendendo necessaria la predisposizione di sistemi difensivi fissi a fini di deterrenza. Il nuovo sistema sull’isola di Guam, utile all’evenienza anche contro i missili nordcoreani, estende pertanto le capacità di intercettazione di missili balistici lanciati dal continente asiatico verso le Americhe e l’Oceania e innalza il livello della competizione nel delicato quadrante dell’Indo-Pacifico. A titolo di confronto, le uniche altre due installazioni Aegis Ashore al mondo si trovano in Europa orientale (a Deveselu in Romania e a Redzikowo in Polonia) come parte del dispositivo di deterrenza e difesa balistica nei confronti della Russia che, vale la pena ricordarlo, rimane attualmente la più grande minaccia missilistica per Europa e Stati Uniti.

In foto: il sito Aegis Ashore di Redzikowo in Polonia

La nuova base anti-missile Usa nel Pacifico è più importante di quanto si creda

Mentre Ucraina e Medio Oriente attirano l’attenzione mondiale, gli Stati Uniti non perdono il loro focus sulla Cina, considerata da Washington come il più pericoloso dei suoi rivali. Nel delicato gioco di equilibri politici e militari con il Dragone, gli Usa aumentano la loro schermatura nei confronti delle capacità missilistiche di Pechino

Allarme artico. L'influenza cinese preoccupa il Congresso Usa

L’attività della Cina nell’Artico ha sollevato crescenti preoccupazioni al Congresso degli Stati Uniti. A preoccupare sono soprattutto gli aspetti riguardanti la difesa missilistica, il rilevamento di sottomarini e la localizzazione satellitare

Cosa ha fatto il governo Meloni in due anni a Palazzo Chigi

Una ricognizione sui dossier internazionali, partendo dagli obiettivi che il premier si era posto nel suo primo discorso alle Camere per la fiducia. L’Italia è primo contributore occidentale alle missioni Onu, alle operazioni Ue e alle missioni Nato. Anche per questa ragione il governo ha manifestato un interesse preciso per ambiti innovativi, come i nuovi domini: spazio, cyber e dimensione subacquea

La decarbonizzazione competitiva nella carta. Una possibile strategia

Presentata presso la sede dal Gse la strategia che dimostra che è possibile fare la decarbonizzazione nel settore cartario. Tuttavia, se decarbonizzare una fonte può essere più o meno rapido, farlo con i consumi è un obiettivo di più lungo termine

Dati e IA. I nuovi paletti Usa contro Cina (e Russia)

Gli Stati Uniti stanno introducendo nuove normative per limitare il trasferimento di dati sensibili e gli investimenti in tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale verso i Paesi ostili. Le nuove regole, volte a proteggere la sicurezza nazionale, stabiliscono restrizioni sui flussi di dati personali e sugli investimenti in settori strategici, cercando di prevenire l’uso maligno di queste tecnologie da parte di governi stranieri

Perché Xi vuole una Cina pronta alla guerra

Xi mostra i muscoli, prepara alla guerra il suo esercito mentre naviga nel disordine globale. Lo spostamento di equilibrio tra forza militare e capacità economiche rappresenta una nuova fase per la politica estera cinese?

La vita di Mario Verdone raccontata dal figlio Luca. Il film al Festival di Roma

È stato presentato ieri, alla XIX edizione Festa del Cinema di Roma, il poetico documentario “Mario Verdone: il critico viaggiatore” (2024) del figlio Luca Verdone. Tra le molte testimonianze quelle di Carlo Verdone, Christian De Sica, Franco Ferrarotti, Elio Pecora

Il BJP resiste. Modi e il futuro della politica indiana

Di Vas Shenoy

Il BJP ha ottenuto vittorie sorprendenti in Haryana e migliorato i propri risultati in Jammu e Kashmir, dimostrando che la popolarità di Modi è ancora forte nonostante le sfide politiche recenti. Il Congress, nonostante la fiducia, ha commesso errori strategici che hanno indebolito la sua posizione, soprattutto nelle sue alleanze. Le prossime elezioni in Maharashtra e Jharkhand saranno cruciali per capire se il BJP manterrà questa spinta politica

Ambiente, energia, geopolitica. Le sfide della prossima Cop29 in Azerbaigian

Una riflessione in Senato in vista della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà dall’11 al 22 novembre a Baku. Giulio Terzi di Sant’Agata: “Azerbaigian partner fondamentale per sottrarre l’Italia e l’intera Europa da quel condizionamento e sottomissione da un unico monopolista, piuttosto aggressivo”. Caucaso e Asia centrale rappresentano due aree di interesse preciso per l’Italia

Niente illusioni sulla crescita, ma sul debito la strada è quella giusta. Parola di Confindustria

Dal Centro studi di Viale dell’Astronomia ammettono che un Pil sotto l’1% nel 2024 è quasi scontato, ma sul versante del disavanzo non c’è da stare troppo preoccupati. Il vero problema è, semmai, il destino dell’auto

×

Iscriviti alla newsletter