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La difesa europea sta entrando in una stagione di trasformazione che passa non solo dai governi ma anche dai mercati finanziari. Dopo anni di consolidamento industriale, i grandi gruppi e le medie imprese del settore cercano oggi una dimensione più visibile e capitalizzata.

È in questo scenario che il colosso Czechoslovak Group prepara la possibile quotazione in borsa, mentre Euronext lancia in Italia il nuovo hub per le Pmi della Difesa. Due iniziative diverse ma complementari che segnalano la volontà di dare al comparto un respiro continentale e strumenti di crescita coerenti con l’obiettivo di autonomia strategica dell’Unione.

Il gruppo ceco controllato dall’imprenditore Michal Strnad, è oggi uno dei poli emergenti della difesa europea, con partecipazioni in aziende italiane come Fiocchi Munizioni, Baschieri & Pellagri e Armi Perazzi. Dopo un 2024 chiuso con ricavi vicini ai 4 miliardi di euro e un incremento a doppia cifra, il gruppo sta valutando l’ingresso sui mercati azionari di Amsterdam o Praga, con una valorizzazione potenziale tra 20 e 30 miliardi.

L’operazione, coordinata da Unicredit, J.P. Morgan e Jefferies, avrebbe come obiettivo la raccolta di capitali per sostenere l’espansione internazionale e consolidare la posizione nel mercato europeo della difesa. Il dossier è seguito con attenzione anche a Roma, dove il governo monitora l’applicazione del golden power sulle controllate italiane del gruppo.

Nello stesso contesto, si muove la Fondazione Praexidia (fondata da Pierluigi Paracchi), con l’obiettivo di accompagnare le imprese italiane della difesa verso la quotazione. La fondazione punta a creare un veicolo di investimento capace di aggregare risorse pubbliche e private per sostenere le mid e small cap del comparto, preparandole a operazioni di Ipo e crescita sui mercati regolamentati.

Parallelamente, Euronext ha avviato l’European aerospace & defence growth hub. Un progetto complementare presentato a Parigi e inserito nella piattaforma Elite. L’iniziativa mira a sostenere le Pmi europee della difesa e dell’aerospazio nell’accesso a competenze, investitori e strumenti di finanza crescita. In Italia aderiscono già 24 aziende da 9 regioni, per un fatturato complessivo di 1,7 miliardi di euro e 11 mila dipendenti.

Il Growth hub offre percorsi di formazione, networking e visibilità, elementi chiave per un settore che tradizionalmente si muoveva ai margini dei mercati finanziari ma che oggi cerca nuova centralità.

Questi movimenti raccontano un cambiamento strutturale nel modo in cui l’Europa guarda alla propria industria della difesa. La spinta verso la capitalizzazione di filiera risponde alla necessità di dotarsi di strumenti finanziari adeguati a una domanda crescente di sicurezza e innovazione tecnologica.

Le grandi Ipo, come quella in preparazione da Csg, offrono la possibilità di consolidare poli industriali paneuropei, mentre le iniziative come Praexidia aprono la strada a una nuova generazione di imprese capaci di crescere con il supporto dei mercati.

Per l’Italia, il nodo centrale è cogliere questa transizione mantenendo il controllo strategico degli asset più sensibili e valorizzando al tempo stesso la propria rete di competenze.

Csg prepara l’Ipo e Euronext lancia le imprese. L’Europa della difesa cerca la via del mercato

L’industria della difesa europea si apre ai mercati finanziari. Il gruppo ceco Csg prepara la quotazione in borsa, mentre la Fondazione Praexidia lavora per accompagnare le imprese italiane verso operazioni di Ipo. In parallelo, Euronext lancia un hub per le Pmi dell’aerospazio e della sicurezza. Un’evoluzione che intreccia finanza, tecnologia e geopolitica nella costruzione di una vera sovranità industriale europea

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