Dopo l’incontro con Zelensky, Trump sente che è il momento di andare “all in” e di mettere nuovamente in atto la sua personalissima strategia diplomatica, che prevede di tenere in una mano il “martello” per picchiare duro e nell’altra un ramoscello di ulivo e un libretto degli assegni per blandire i propri interlocutori con la promessa di lauti investimenti, lucrosi per tutti. L’opinione dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
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Nella mente del nuovo ordine mondiale cinese. L'analisi di Matteo Dian
La Repubblica Popolare Cinese sta elaborando un modello alternativo e lavorando con i propri partner per realizzarlo. Il suo successo si misurerà sulla capacità di promuovere un modello di interazione politica ed economica con altri Stati. L’analisi di Matteo Dian, professore di Politica internazionale dell’Asia orientale presso l’Università di Bologna, pubblicata sulla rivista Formiche in vista dell’incontro “Turning tides? – The future of China–EU relations”, la conferenza internazionale che si svolgerà il 27 e il 28 ottobre presso l’Università di Bologna in occasione del 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Ue e Cina
Consumi degli Italiani. Tra conferme e sorprese, cronache di un Paese divergente
Se dovessimo guardare l’Italia che emerge da queste rilevazioni, non potremmo far altro che immaginare un Paese in cui le famiglie hanno sicuramente dei punti di convergenza, come i consumi per l’alcol e per il tabacco, ma con grandissime differenze in termini di propensione al consumo per quanto riguarda istruzione e cultura. E un Paese divergente è molto lontano dagli obiettivi che, dalla nostra Costituzione ai principi Onu, tutti dichiarano di perseguire. L’analisi di Stefano Monti
Il linguaggio è la prima arena del potere. Il caso Landini-Meloni visto da Carone
Il caso Landini dice meno di quanto sembri sul piano del conflitto sindacale e molto di più su quello comunicativo. Mostra come in una politica iper-mediatizzata, il linguaggio sia la prima arena del potere. Ogni parola sbagliata rischia di legittimare l’avversario che voleva colpire. Ed è in quel momento che l’insulto diventa carburante: energia narrativa che alimenta la costruzione del personaggio. Meloni, in questo, resta maestra. L’analisi di Carone
Allegri ma non troppo. Ritratto di un allenatore (e molto di più)
Ritratto inedito di un allenatore di calcio sempre in bilico fra i risultati dei match, l’umore dei giocatori, il fanatismo dei tifosi, le critiche dei giornali. Un equilibrio instabile che ha creato un personaggio metapolitico, tratteggiato da un cronista parlamentare. La recensione di Gianfranco D’Anna
La vera sfida è su chi è riformista. Il commento di Merlo
Cultura di governo, cultura riformista e postura istituzionale. Sono questi i tasselli fondamentali che dovrebbero sempre accompagnare i partiti che coltivano l’ambizione di guidare un paese, ma a sinistra in particolare (oltre che nella Lega a livello nazionale) queste componenti mancano. La riflessione di Giorgio Merlo
Tagli e tasse, la nuova economia di Putin formato guerra
Mosca ormai lavora di accetta per far quadrare i conti. Ma potrebbe non bastare perché le entrate da petrolio e gas sono sempre meno. E Trump aumenta la pressione sul Cremlino
Phisikk du role - Professione politico: da Max Weber al Grande Fratello
Per Max Weber l’uomo politico deve avere alcune caratteristiche: capacità di “visione”, dunque lungimiranza, cultura adeguata, fredda razionalità, assunzione di piena responsabilità nelle scelte, senza ricorrere allo scarica barile. Tutte caratteristiche che nella scena politica attuale, forse più da Grande Fratello, mancano molto. La rubrica di Pino Pisicchio
Cina, India e Russia. Come il nuovo ordine mondiale prende forma
È nato un nuovo ordine mondiale e i registi sono tre Paesi che insieme compongono oltre un terzo della popolazione mondiale e circa il 25% del Pil nominale globale. L’analisi di Biagino Costanzo
Niente rischiose patrimoniali e giusta prudenza. La manovra vista da Zecchini
La manovra di bilancio del governo risponde ai criteri di equilibrio e prudenza, pur prestando attenzione a favorire ampi strati della popolazione, senza ricorrere a rischiose patrimoniali. Non opera, tuttavia, per colmare il venir meno della spinta alla crescita derivante dal Pnrr. A questo obiettivo dovrà, invece, dedicare il programma economico per il 2027. L’analisi di Salvatore Zecchini, economista Ocse
















