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Manca l’ufficialità, mancano i dettagli, ma sembra tutto pronto per la nascita di una holding alternativa che faccia da polo aggregante delle banche di credito cooperativo. Quantomeno oggi gli esperti del settore si stupirebbero se questo non avvenisse. Se le opzioni in gioco erano due, ovvero un accordo tra Iccrea e Cassa Centrale Banca o la creazione di due poli aggreganti, il fatto che Cassa Centrale abbia annunciato il fallimento delle trattative con Iccrea, lascia spazio solo alla seconda possibilità ovvero una seconda holding.

In realtà dietro le quinte molti osservatori dicono che tutto è già stato predisposto per la realizzazione di questa nuova entità e che appunto siano da limare solo i dettagli. In precedenza era stata Federcasse, raccogliendo anche l’invito formulato da numerose bcc, a chiedere l’apertura di un confronto fra il gruppo Cassa Centrale e il gruppo Iccrea Holding con l’obiettivo di costruire un unico gruppo bancario cooperativo. Il gruppo trentino, però, ha spiegato che “nel sedersi al tavolo, ha responsabilmente condiviso l’obiettivo” ma aveva fin dall’inizio sottolineato che “il valore dell’unità deve essere sostenuto e finalizzato a una rifondazione del sistema che, basandosi anche su elementi di forte discontinuità, realizzi un complessivo efficientamento bancario e industriale”. La sostanza e la morale è che un accordo non è mai stato trovato e anzi, non ci si è nemmeno andati vicini.

Per questo “il consiglio del gruppo CCB, dopo mesi di incontri con i vertici di Federcasse e Iccrea Holding, pur ringraziando il presidente Alessandro Azzi, molte federazioni e bcc per il supporto prestato, ha preso atto, con estremo rammarico, che non sussistono gli elementi concreti per realizzare l’integrazione, condizione necessaria ma non sufficiente per la costruzione strategico-operativa di un unico gruppo bancario cooperativo”. Cassa Centrale ha quindi confermato di avere approfondito “le tappe temporali di accelerazione» del progetto di creazione del proprio gruppo bancario cooperativo.

Tempi? Brevissimi. Il gruppo guidato da Giorgio Fracalossi ha infatti deciso “di convocare una riunione straordinaria per il prossimo primo luglio, rinviando a quella data le definitive e improrogabili decisioni”.

(Pubblicato su MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

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