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Mancano sei settimane all’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024, a cui gli atleti russi e bielorussi potranno partecipare soltanto, come deciso dal Comitato olimpico internazionale dopo l’invasione russa dell’Ucraina, in qualità di “atleti neutrali autorizzati” senza i colori della propria nazione. E allora, se non possono partecipare o vincere i Giochi, i russi stanno cercando “di sminuire, diffamare e svilire la competizione internazionale nella mente dei partecipanti, degli spettatori e del pubblico globale”. È quanto dichiarato da Microsoft in un recente rapporto sulle minacce informatiche alle Olimpiadi di Parigi.

Cosa dice Microsoft

Secondo il Threat Analysis Center del colosso americano, è ormai da un anno che alcuni attori russi, identificati come Storm-1679 e Storm-1099, si sono concentrati sulle Olimpiadi di Parigi e sul presidente francese Emmanuel Macron. “Queste operazioni di influenza russa in corso hanno due obiettivi fondamentale: denigrare la reputazione del Comitato olimpico internazionale sulla scena mondiale e creare l’idea che la violenza possa scoppiare a Parigi” durante la competizione.

Obiettivi vecchi, gli stessi dell’Unione Sovietica. Ma strumenti nuovi. Basti pensare al sito web e al video “Olympics Has Fallen” realizzati da Storm-1679: il video doveva essere un documentario Netflix, con tanto di “tu-dum” all’inizio, narrato dalla voce dell’attore Tom Cruise e alimentato online da diffusione sui social e false recensioni di giornali americani importanti come il New York Times e il Washington Post. La voce è un prodotto dell’intelligenza artificiale. L’operazione indica “chiaramente che i creatori del contenuto hanno dedicato molto tempo al progetto e dimostra una maggiore abilità rispetto alla maggior parte delle campagne di influenza osservate”, scrivono gli analisti di Microsoft. Lo stesso gruppo ha realizzato articoli falsi di France24 su presunti attentati durante i giochi, e condiviso anche un falso messaggio della Cia e della Dgsi che sconsigliano le Olimpiadi a causa di un presunto un attacco terroristico.

Il rapporto di Google Cloud

Anche Google Cloud, tramite Mandiant, ha fatto il punto sulle sfide nel quinto dominio nel contesto delle Olimpiadi. I Giochi sono soggetti a “un elevato rischio di minacce informatiche, tra cui spionaggio informatico, operazioni dirompenti e distruttive, attività a scopo finanziario, hacktivismo e operazioni informatiche”, si legge nel rapporto. La valutazione di Google è con high confidence, ovvero elevata affidabilità. Le minacce potrebbero realisticamente colpire diversi obiettivi, tra cui gli organizzatori e gli sponsor dell’evento, i sistemi di biglietteria, le infrastrutture di Parigi e gli atleti e gli spettatori che si recano all’evento.

Con “elevata affidabilità” Mandiant sostiene che i gruppi russi rappresentino “il rischio più importante per le Olimpiadi”. Gli attori legati a Cina, Iran e Corea del Nord rappresentano “un rischio moderato o basso”. Quanto alle information operation della Repubblica popolare cinese, l’unità di Google Cloud prevede che “faranno probabilmente leva su narrazioni a tema olimpico per promuovere ideologie pro Repubblica popolare cinese e antioccidentali”. Per farlo, gli attori informatici “utilizzeranno probabilmente lo scandalo del doping” che ha coinvolto la squadra di nuoto cinese per “evidenziare i pregiudizi anti Repubblica popolare cinese o filoccidentali”.

Le previsioni di Recorded Future

Insikt Group, la divisione di ricerca sulle minacce di Recorded Future, ha diviso i rischi in tre categorie: minacce alla sicurezza fisica (terrorismo, estremismo violento, disordini civili e proteste), che “rappresentano il rischio maggiore di danno e disturbo”; l’attenzione di hacktivisti e criminalità informatica che “estorceranno pagamenti tramite ransomware e metteranno in piedi truffe a tema olimpico”; spionaggio informatico e operazioni di influenza per raccogliere informazioni sugli obiettivi e amplificare le narrazioni critiche nei confronti di Francia, Nato e Israele.

In particolare, le Olimpiadi di Parigi “attireranno molto probabilmente” l’attenzione dei collettivi di hacktivisti come i gruppi legati alla Russia, all’Iran e alla Palestina, “a seguito del sostegno della Francia all’Ucraina e a Israele”. L’attività, secondo Insikt Group, consisterà “probabilmente” in attacchi opportunistici come attacchi DDoS ad alto volume e basso impatto e defacement di siti web che adottano marchi di campagne hacktiviste preesistenti (come “#OpFrance” e “#FuckNATO”).

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