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Da oggi, le piccole e medie imprese italiane, saranno valutate con un nuovo parametro di giudizio: quello del Welfare Index Pmi che misura il livello di vicinanza delle imprese ai propri lavoratori. Formazione, sostegno ai genitori, integrazione sociale, pari opportunità, sicurezza: queste alcune delle 10 aree prese in considerazione per valutare il livello di welfare aziendale.

Martedì 8 marzo, al Salone delle Fontane dell’Eur, è stato presentato il primo indice di valutazione che ha coinvolto 2.140 aziende decise a valutare il benessere dei propri lavoratori. “Migliorare il benessere dei dipendenti, quindi il welfare aziendale, è chiave di un successo dentro e fuori dall’azienda – ha detto Philippe Donnet, country manager e amministratore delegato Generali Italia, promotore dell’iniziativa – Il Welfare Index si pone l’obiettivo di diffondere concretamente politiche di welfare aziendale anche nelle Pmi”.

BABAN, DONNET E GUIDI CON POLETTI PER WELFARE INDEX 2016. LE FOTO

COME SI COSTRUISCE L’INDICE

Per realizzare l’indice, sono state intervistate più di 2.000 aziende italiane operanti in tutti i settori produttivi, raccolti poi in tre macro aree: agricoltura, industria, commercio e servizi. La metodologia di ricerca e di costruzione dell’indice sono sottoposte al controllo del comitato guida, costituito da Generali Italia, Confindustria, Confagricoltura e da esperti dell’industria e del mondo accademico. Innovation Team ha effettuato l’indagine e l’elaborazione dell’indice sono effettuati dalla società. Ogni impresa, secondo i parametri stabiliti, è stata confrontata con un’azienda alfa così da elaborare un Welfare Index Pmi espresso con un numero che rappresenta la valutazione dell’azienda rispetto al valore massimo 100.

La valutazione tiene conto di 3 fattori: l’ampiezza e il contenuto delle iniziative attuate per ognuna delle 10 aree del Welfare Aziendale; il modo con cui l’azienda coinvolge i lavoratori e gestisce le proprie scelte di welfare; l’originalità delle iniziative e la loro distintività nel panorama italiano.

BABAN, DONNET E GUIDI CON POLETTI PER WELFARE INDEX 2016. LE FOTO

IL RAPPORTO DEL 2016

Ecco i principali dettagli del rapporto 2016, presentato da Enea Dallaglio, amministratore delegato di Innovation Team.

Le Pmi possono essere classificate sulla base di cinque diversi approcci al welfare aziendale: Vita e lavoro (21% del totale), Inclusivi (9,5%), People care (10,8%), Attuatori (48%), e Beginner (10,7%). Le aree di welfare più utilizzate dalle imprese sono raggruppabili in tre tipologie:

1) iniziative per la gestione del personale: formazione e sostegno alla mobilità (64,1%), assicurazioni per dipendenti e famiglie (53%), sostegno economico ai dipendenti (46,2%);

2) iniziative classiche di welfare complementare: previdenza integrativa (40,4%), salute (38,8%), sicurezza e prevenzione (38%);

3) iniziative più innovative: pari opportunità e sostegno ai genitori (18,5%), welfare allargato al territorio (15%), integrazione sociale (14,1%) e conciliazione vita lavoro (4,9%).

Ciò che incentiva le Pmi a intraprendere iniziative di welfare aziendale sono principalmente due: la gestione del personale, per una maggiore soddisfazione del lavoratore, e la sostenibilità nel lungo termine del successo aziendale, insieme ad aspetti reputazionali. Un dato importante è quello sugli incentivi fiscali: il 35% delle aziende afferma di aver effettuato rilevanti investimenti di risorse aziendali compensati dai risparmi fiscali.

BABAN, DONNET E GUIDI CON POLETTI PER WELFARE INDEX 2016. LE FOTO

CHI HA VINTO

Sul palco del Salone delle Fontane, sono state premiate le imprese che si sono distinte per aver ottenuto un alto indice di Welfare. Dall’integrazione degli immigrati, alle facilitazioni per conciliare vita e lavoro, dalla cura per il territorio, all’attenzione per la digitalizzazione come mezzo di formazione professionale.

Ecco le aziende premiate:

Industria: 1° Colorificio San Marco (Marcon, Venezia) 2° Lurisia Acque Minerali, (Cuneo), 3° Panzeri (Bulciago, Lecco)
Commercio e Servizi: 1° Rusconi Viaggi (Lecco), 2° Socfeder (Modena), 3° Wecare (Arenzano, Genova)

Agricoltura: 1° Agrimad Società Agricola, San Demetrio Corone (Cosenza); 2° Salvi Vivai (Ferrara), 3° Barone Ricasoli (Gaiole in Chianti, Siena).

Giuliano Poletti e Alberto Baban

Chi ha vinto il Welfare Index Pmi elaborato da Assicurazioni Generali

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