Skip to main content

Nel bel mezzo della battaglia per il controllo del gruppo che si sta combattendo tra Urbano Cairo e Andrea Bonomi alleato con i soci storici, Rcs rinegozia il debito con le banche. E dal documento informativo pubblicato il 23 giugno scorso, concitato giorno del voto del popolo britannico a favore dell’uscita dall’Unione Europea (Brexit), emerge tutta una serie di dettagli e retroscena sull’operazione.

IL DEBITO

Al centro della rinegoziazione, c’è il finanziamento che il gruppo del quotidiano Il Corriere della sera aveva sottoscritto tre anni fa, e poi già rinegoziato nell’agosto 2014, con Intesa Sanpaolo, Bnp Paribas, Ubi, Unicredit, Banca Popolare di Milano e Mediobanca, per un importo inizialmente pari a 600 milioni. La nuova rinegoziazione si è resa necessaria per tre motivi: innanzi tutto il mancato rispetto di alcune condizioni sul debito, in gergo finanziario covenant, previsti nel contratto di finanziamento originario; in secondo luogo, il perfezionamento della cessione a Mondadori di Rcs Libri; e infine l’approvazione del nuovo piano industriale triennale 2016-2018. L’importo oggetto di rinegoziazione è stato di 352 milioni, al netto dei 71,6 milioni rimborsati proprio grazie a parte delle entrate delle cessione della divisione Libri.

IL NUOVO ACCORDO

Ebbene, l’accordo di rimodulazione del finanziamento, approvato dal consiglio di amministrazione di Rcs del 13 giugno e annunciato al mercato il 16, prevede nuovi covenant da rispettare. Per esempio, la posizione finanziaria netta del gruppo editoriale, scesa sui 400 milioni dopo l’incasso di un centinaio di milioni per la vendita di Rcs Libri, al 31 dicembre del 2016 dovrà essere pari a 430 milioni, oppure a 410 nel caso in cui la società riuscisse entro l’anno a cedere la controllata Veo Television. Non solo. Nel documento informativo sul rifinanziamento, c’è l’elenco delle ipotesi che farebbero scattare la richiesta di rimborso anticipato da parte delle banche. Si prevede, per esempio, che gli istituti di credito possano domandare un rientro parziale in misura corrispondente al 75% dei proventi netti derivanti dalla vendita della spagnola Veo.

CAMBIO DI CONTROLLO

Soprattutto, però, tra le righe del documento si scopre la presenza della clausola di “cambio di controllo” che farebbe scattare la richiesta di rimborso integrale del debito da parte delle banche. E siccome su Rcs si sta combattendo una battaglia all’ultimo rilancio tra il pubblicitario ed editore Urbano Cairo e il finanziere Andrea Bonomi, affiancato dai soci storici Mediobanca, Diego Della Valle, Unipol e Pirelli, si capisce perché la presenza di questa clausola nel contratto di rifinanziamento sia quanto mai importante. Non è un caso che fin da subito, nel lanciare la propria offerta di scambio su Rcs, Cairo abbia posto come condizione per la stessa validità dell’operazione quella che le banche rinuncino a chiedere il rimborso anticipato del finanziamento in virtù del cambio di controllo. Anche Bonomi e soci, tra l’altro, avevano condizionato la loro offerta, tutta in contanti, alla mancata richiesta di rimborso da parte degli istituti di credito. Nel documento informativo, inoltre, viene esplicitata una delle condizioni che farebbe scattare il tanto temuto cambio di controllo: “Nel momento in cui un solo soggetto (o più soggetti in concerto) detenga più del 25% dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria e/o straordinaria”.

BATTAGLIA A COLPI DI RILANCIO

Nel frattempo, prosegue a colpi di rilancio la battaglia tra Cairo e Bonomi per il controllo del gruppo. Venerdì in tarda serata, in pieno delirio da Brexit, Bonomi e soci hanno annunciato il rilancio da 0,70 a 0,80 euro per ogni azione Rcs. La mossa è arrivata dopo che una settimana prima Cairo aveva alzato da 0,12 a 0,16 la proposta di azioni Cairo Communication da scamnbiare con ogni titolo della Rizzoli. Sulla base dei prezzi di Borsa del 27 giugno, questo significa che Cairo valorizza ogni azione Rcs circa 0,67 euro, dunque meno di quanto offre la cordata concorrente. Di certo i rilanci degli offerenti, mentre la Borsa ancora lunedì crolla per l’effetto Brexit, sono un po’ la manna dal cielo per gli azionisti Rcs. Infine una piccola curiosità: entrambe le offerte erano vincolate alla condizione che non si verificasse una Brexit. Condizione che, tuttavia, al momento sia Cairo sia Bonomi sembrano avere deciso di ignorare.

Urbano Cairo

Rcs, tutti i segreti dell'accordo con le banche sul debito (mentre infuria la battaglia Cairo-Bonomi)

Nel bel mezzo della battaglia per il controllo del gruppo che si sta combattendo tra Urbano Cairo e Andrea Bonomi alleato con i soci storici, Rcs rinegozia il debito con le banche. E dal documento informativo pubblicato il 23 giugno scorso, concitato giorno del voto del popolo britannico a favore dell'uscita dall'Unione Europea (Brexit), emerge tutta una serie di dettagli…

Finmeccanica, Airbus e Boeing, ecco gli effetti della Brexit per la Difesa

Il referendum in Regno Unito produrrà effetti che potranno essere pienamente apprezzati solo nel lungo periodo. Al momento, prevalgono incertezza e un certo grado di apprensione che coinvolgono inevitabilmente anche il settore della Difesa. La Brexit, tutta da definirsi in attesa degli accordi che regolino i prossimi rapporti tra Regno Unito e Unione europea, spaventa il comparto della sicurezza e…

savona

Ecco come l'Europa ha deciso di non evitare il baratro

Dopo l’annuncio che gli inglesi avevano deciso di uscire dall’Unione Europea la prima reazione a caldo fu che gli effetti su di noi sarebbero dipesi dai modi in cui i gruppi dirigenti “europeisti ad oltranza” avrebbero reagito alla decisione. Potevano insistere sul “peggio per loro” e continuare sulla strada del così detto “approfondimento” dell’Unione intergovernativa senza tenere conto delle reazioni…

GIANLUCA GALLETTI GIAN LUCA FRANCESCO STARACE MATTEO RENZI MATTEO DEL FANTE

Ecco cosa faranno Enel ed Eni nelle rinnovabili

In arrivo oltre 9 miliardi di euro per le rinnovabili. Il premier Matteo Renzi ha annunciato giovedì 23 giugno il decreto del ministero dello Sviluppo Economico che stanzia uno stock ventennale di finanziamenti per le energie verdi, destinate nelle intenzioni del governo a fare dell’Italia il Paese "più rinnovabile" proprio ora che il vecchio regime degli incentivi è ormai al…

Borsa dei nomi, Hillary e Bill surclassano Donald e Melania

I Clinton meglio dei Trump nelle "elezioni" dei nomi: all'anagrafe, è boom di Hillary ed è pure grande ritorno del tradizionalissimo Bill, mentre  Donald e Melania crescono (ma poco al confronto). A rivelare e analizzare le tendenze della politica attraverso i neonati americani classe 2016, è la banca-dati di "Baby-Center", setacciando 115.000 nomi già registrati quest’anno. "I neo-genitori scommettono così…

delrio, appalti

La riforma dei porti non va fermata. L'appello del ministro Delrio

Difende con forza la sua riforma dei porti, "attesa da vent'anni", il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. "In un anno abbiamo fatto passi da gigante", ha detto ieri davanti ai senatori riuniti della Commissione Lavori Pubblici del Senato e “andremo in porto entro l’estate” per recuperare tutto il tempo perduto. E così i 54 porti gestiti in precedenza da 23…

Chi punta tra i Tory a succedere a David Cameron

La Brexit ha lasciato i maggiori partiti britannici in stato di shock. Se i laburisti stanno chiedendo a gran voce la testa del segretario del partito, Jeremy Corbyn, il partito Conservatore è quello comunque messo peggio. Nel 2015, vincendo le elezioni, Cameron era riuscito a formare un governo Tories di maggioranza 18 anni dopo l’ultimo, guidato da John Major. Eppure…

Cosa chiedono i metalmeccanici per il rinnovo del contratto

Andiamo avanti con la mobilitazione dei lavoratori affinché gli imprenditori metalmeccanici modifichino la proposta contrattuale che ci hanno presentato, impossibile da accettare. Venerdì prossimo sarò seduto nella platea del Teatro Grande di Brescia dove Federmeccanica terrà l’annuale Assemblea generale e spero che da quell’assise giungano buone nuove. Nel senso che la nostra controparte riveda la propria piattaforma contrattuale finora conosciuta.…

Come e perché Turchia e Israele hanno deciso di fare la pace

Dopo circa sei anni di gelo – scaturito dall'incidente della Freedom Flotilla, in occasione del quale nove attivisti, di cui otto di nazionalità turca, morirono – Turchia e Israele hanno deciso di seppellire l'ascia di guerra – o per lo meno così pare – e impegnarsi a ricostruire quelle relazioni ormai logore da tempo. Dopo un'intensa attività diplomatica, le parti si sono…

Moro

Aldo Moro, la loquacità di Raffaele Cutolo e i silenzi degli aguzzini dello statista dc

A prima vista la ricostruzione riproposta dall'ergastolano Raffaele Cutolo ai magistrati romani della fase conclusiva del tragico sequestro di Aldo Moro, nell'ormai lontano 1978, ha del clamoroso e infama la memoria di Antonio Gava. Che avrebbe dissuaso la malavita romana, collegata con la camorra napoletana, da un assalto al covo delle brigate rosse di via Montalcini, dove il presidente della…

×

Iscriviti alla newsletter