Skip to main content

Dopo quattro anni e due amministrazioni diverse, gli Stati Uniti hanno una legge su TikTok, sospettata di porre rischi per la sicurezza nazionale, sia per la possibile condivisione di dati con le autorità cinesi sia per la diffusione di propaganda.

Il testo è stato firmato il presidente Joe Biden ieri, mentre Antony Blinken, segretario di Stato, arrivava in Cina per alcuni incontri di alto livello. Siamo concentrati “sulla cessione di TikTok in modo coerente con le preoccupazioni di sicurezza nazionale”, ha detto Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale, dopo che Joe Biden ha firmato la legge. Intanto, Donald Trump, predecessore alla Casa Bianca e sfidante alle presidenziali di novembre, continua a dirsi contrario dopo la recente giravolta.

ByteDance ha ora nove mesi di tempo per vendere le attività americane dell’app TikTok, che negli Stati Uniti conta 170 milioni di utenti. Questa scadenza può essere prorogata una volta di 90 giorni dal presidente. TikTok potrebbe evitare il divieto passando in mani americane (cosa a cui il governo cinese si oppone pubblicamente) o ricorrendo in tribunale (ricorso già annunciato) contro quella che ha definito “una norma incostituzionale” che va contro il Primo emendamento della Costituzione americana.

Sempre ieri TikTok ha annunciato la sospensione del suo programma a premi sulla app Lite in Francia e Spagna, finito lunedì al centro di un’indagine avviata dall’Unione europea che teme che il sistema induca “dipendenza” negli utenti, in particolare gli adolescenti. L’indagine di Bruxelles continuerà, ha replicato Thierry Breton, commissario per il mercato interno, prendendo atto dell’annuncio della società cinese. “I nostri figli non sono cavie per i social media”, ha sottolineato.

TikTok, resa dei conti in Usa e Ue. Ecco le ultime mosse

Firmata da Biden la legge che impone la vendita entro un anno delle attività in America per evitare il divieto. Intanto, la Commissione europea non chiude l’indagine su Lite nonostante lo stop da parte dell’app

I protagonisti molteplici di resistenza e liberazione. Il commento di Girelli

L’onore reso alla Liberazione non può che trovare partecipi e solidali nel ricordo del sacrificio dei tanti caduti delle Brigate Partigiane nella Resistenza combattuta da esponenti di varia tendenza: cattolici, comunisti,  liberali, socialisti, azionisti, monarchici, anarchici, forze economiche e sociali. Il commento di Giorgio Girelli, coordinatore Centro Studi Sociali “A. De Gasperi”

25 aprile, la festa della patria repubblicana e democratica. Scrive Pasquino

Il riconoscimento che il 25 aprile continua a meritarsi è duplice: avere fatto rinascere la patria (quella alla quale aveva dato vita il Risorgimento, ampliandola) e avere introdotto la libertà per tutti, anche per gli oppositori. Prendiamo atto che i nemici del 25 aprile combattono più o meno consapevolmente contro la patria repubblicana, libera e democratica. Il commento di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei

Primo, sopravvivere. Un ragionamento sulle scelte di Israele

Di Giorgio Cuzzelli

Israele non può da solo affrontare la sfida della teocrazia sciita. Non ne ha la forza. Nel contempo, deve trovare una soluzione alla questione palestinese, perché essa è suscettibile di compromettere la tenuta del Paese nel lungo termine. Da ultimo, deve continuare ad agire per permettere ai suoi abitanti ai confini con il Libano di vivere tranquilli. Questi sono i veri problemi esistenziali del Paese. Non è il momento di fare salti nel buio. L’Iran può aspettare. Scrive il generale Giorgio Cuzzelli, docente di Sicurezza e studi strategici alla Lumsa di Roma

Cooperazione, prontezza e budget. Crosetto incontra i vertici delle Forze armate

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha incontrato i vertici delle Forze armate, ringraziando i militari italiani per il loro impegno e ha lodato le loro qualità. Nell’occasione, però, ha anche sottolineato che il bisogno di integrazione con gli alleati europei e di investimenti nella difesa saranno indispensabili per affrontare le future sfide securitarie

Senza sicurezza non c’è sviluppo. Nones legge la lezione di Panetta

Lo sviluppo richiede pace, la pace richiede sicurezza, e la sicurezza richiede capacità di difesa. Michele Nones, vicepresidente dello Iai, legge le parole del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che ha riconosciuto come le esigenze di sicurezza dell’Unione europea siano fondamentali relativamente agli obiettivi di sviluppo del Vecchio continente

In Europa è ora di fare sul serio sugli eurobond. Parola di Fabio Panetta

Di Fabio Panetta

Senza debito comune non c’è vera Europa. Pubblichiamo un estratto della lectio magistralis tenuta dal governatore di Bankitalia, all’Università degli studi di Roma Tre, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze giuridiche banca e finanza

Formazione, trasparenza e investimenti. Cosa perfezionare nel ddl IA secondo da Empoli (I-Com)

Il presidente dell’Istituto per la Competitività commenta con Formiche.net il testo presentato dal governo: “Sui principi generali nessun dubbio. Ma bisognerà chiarire alcune questioni, a cominciare dagli investimenti”

Utili e credito, così Intesa si conferma motore di crescita

L’assemblea degli azionisti mette il timbro definitivo su un bilancio chiuso con utili per 7,7 miliardi di euro. Il ceo Messina rivendica la leadership bancaria in Europa

Sugli eurobond e la Difesa comune c'è l'assist di Bankitalia. E non è l'unico

Nella sua lectio magistralis a Roma Tre, il governatore ha rilanciato la necessità di ricorrere a nuove emissioni comunitarie per finanziare crescita, transizione e competitività. Idee decisamente in sintonia con quelle di Mario Draghi e di Enrico Letta, che allargano il coro delle voci favorevoli a un salto di qualità finanziario nel Vecchio continente. Ma c’è l’ostacolo dei Paesi frugali

×

Iscriviti alla newsletter