La guerra commerciale continua a rappresentare un fattore di incertezza e inquietudine per le imprese italiane. Ma sia nel 2025, sia nei prossimi anni, non ci sarà nessun collasso industriale. Anche grazie alla garanzia dell’export
Archivi
Così il nucleare iraniano mette sotto stress Iraq, Siria e Libano
Il nuovo corso politico in Libano, Iraq e Siria segna un tentativo di riaffermazione della sovranità statale, soprattutto nel controllo delle armi e della politica di difesa. In uno scenario segnato dalle tensioni Usa-Iran, le milizie filo-iraniane rappresentano una sfida alla legittimità delle istituzioni
La spesa militare al 2% non sia solo una formalità. Il commento di Serino
L’annuncio del raggiungimento del 2% del Pil in spesa militare da parte del governo rappresenta una potenziale svolta per le Forze armate e per il posizionamento del Paese in ambito Nato. Tuttavia, la mancanza di dettagli sulle modalità con cui tale obiettivo sarà raggiunto alimenta dubbi sulla reale portata dell’iniziativa. Solo il Dpp per il triennio 2025-2027 potrà chiarire se si tratta di una scelta strutturale volta a colmare i gap o di un’operazione formale. L’analisi del generale Pietro Serino, già capo di Stato maggiore dell’Esercito
Ecco gli obiettivi inconfessabili dei prossimi referendum. Scrive Polillo
Maurizio Landini alla fine raccoglie ciò che aveva seminato. La frattura nel mondo sindacale rimane profonda e non potrà non ripercuotersi sul successo dell’iniziativa. Si vedrà all’indomani del 9 giugno, una volta chiusi i seggi elettorali. Fin da ora, tuttavia, è impossibile non vedere quale sia la reale posta in gioco. Gianfranco Polillo spiega quale
Un secondo shock cinese per l'automotive europeo? Cosa dice il report Ecfr
Il think tank European Council on Foreign Relations lancia l’allarme sul secondo “China shock” e sulla forza dirompente delle case automobilistiche cinesi integrate verticalmente, capaci di produrre veicoli a nuove energie a costi molto più bassi rispetto ai competitor occidentali. Il report mette in guardia inoltre sul rischio di “sinicizzazione” delle grandi marche europee, sempre più imprigionate in filiere controllate da Pechino
Resistere alla Cina è possibile. De Meo (Renault) spiega come
Il manager al volante della casa automobilistica francese fissa a cinque anni il punto di non ritorno, superato il quale i produttori cinesi saranno padroni dell’auto elettrica in Europa. Ora serve condividere strategie e tecnologia, creando un Airbus su quattro ruote
L'empatia geopolitica di Meloni come quella di Thatcher. Parola del Times
Il tenore della riflessione del Times poggia sulla capacità personale di Meloni si essere empatica con i propri interlocutori. E’ stata l’unica leader europea invitata all’insediamento di Trump a gennaio, ha ospitato il vertice del G7 in Puglia “rischiando attacchi di gelosia da parte di chiunque”, ma lei “sta seguendo le orme di Margaret Thatcher, nota per abbandonare la sua facciata d’acciaio e flirtare con i leader maschi”.
Buy Atlantic, Lockheed Martin si prepara a investire direttamente in Europa
Mentre l’Unione europea spinge sull’autonomia strategica e sul principio del “buy European”, anche gli Stati Uniti si muovono per restare nella partita. Lockheed Martin, il colosso della difesa americana, starebbe accelerando le trattative per rafforzare la propria presenza industriale nel Vecchio continente. Una mossa che, soprattutto a determinate condizioni, potrebbe mettere d’accordo entrambe le sponde dell’Atlantico
Huawei non è un capitolo chiuso nella guerra tech Usa-Cina
Huawei non è un capitolo chiuso nella guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina. Dopo i colpi inferti dall’amministrazione Trump e il proseguimento delle restrizioni volute da Biden, il colosso di Shenzhen si è rimodellato. A Washington serve una strategia di lungo termine per contenere davvero l’ascesa tecnologica di Pechino
L’Oms vara il trattato pandemico. Un’intesa che non mette tutti d’accordo
Dopo tre anni di negoziati, l’Assemblea mondiale della sanità ha adottato l’accordo pandemico dell’Oms: un’intesa che ambisce a rilanciare il multilateralismo sanitario, ma che nasce in un contesto geopolitico diviso e con un sostegno politico tutt’altro che compatto. Secondo Vella (Università Cattolica di Roma), “ci sono ancora molte questioni irrisolte”, mentre Pavone (Cnr) spiega: “tre i pilastri: prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie”