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Si chiama Najim Laachraoui il presunto terrorista ricercato dalla polizia dopo la strage di Bruxelles. La stampa locale ha diffuso la notizia dell’arresto del complice di Salah Abdeslam negli attentati di Parigi del 13 novembre, e presunto autore della strage di ieri all’aeroporto della capitale belga, nel distretto Anderlecht di Bruxulles, ma dopo qualche ora l’informazione è stata smentita.

COMPLICI DI SALAH

Salah collabora con gli investigatori in cambio di non essere estradato in Europa. Secondo il ministro degli Affari esteri belga, Didier Reynders, l’uomo ha confessato che erano in programma più attacchi a Bruxelles: “Erano pronti per tornare a colpire, e potrebbe essere vero perché abbiamo trovato armi e tracce di una nuova rete a Bruxelles”. Così, Laachraoui e i fratelli El Bakraui sarebbero membri di una cellula belga di jihadisti guidata dall’attentatore di Parigi.

FRATELLI KAMIKAZE

Secondo la tv pubblica Rtbf, la polizia belga ha identificato i due kamikaze degli attentati all’aeroporto di Zaventem a Bruxelles. Jalid e Brahim El Bakraui, nati a Bruxelles, di 27 e 30 anni, erano ricercati dalle autorità per reati minori, non per terrorismo.

La fotografia dei tre uomini sospettati dell’attentato all’aeroporto è stata diffusa dalle autorità belga con l’autorizzazione dell’uso sui social network per l’identificazione del terzo uomo. Il quotidiano La Libre Belgique spiega che i due uomini vestiti di nero, che sarebbero morti, avrebbero il detonatore nascosto in un guanto nella mano sinistra. Jalid aveva affittato sotto falso nome un’abitazione nella via du Dries del quartiere Forest. In quella zona il 15 marzo è stato ucciso uno dei sospetti della strage di Parigi ed era nascosto Salah Abdeslam.

L’UOMO CON DUE IDENTITÀ

Najim Laachraoui, invece, ha 24 anni ed era conosciuto fino adesso con una falsa identità, Soufiane Kayal. È stato identificato nella frontiera tra l’Austria e l’Ungheria a settembre del 2015 con Salah. Il dna di Laachraoui è stato trovato in molte abitazioni utilizzate da Salah in questi mesi, assieme a materiale esplosivo.

TERRORISTA BELGA

Un altro sospetto è Abrini. Belga di origine marocchine, 31 anni, 1,80 metri di altezza, si è radicalizzato nel 2014, quando il fratello minore è morto in Siria combattendo con Abdelhamid Abaaoud. A Parigi doveva guidare la macchina Renault Clio dei terroristi. Una telecamera di sicurezza ha registrato il suo ingresso in una stazione di servizio al nord della Francia. In passato si era trasferito a Birmingham (qui un articolo di Formiche.net sull’islamizzazione della città britannica) per entrare in contatto con una comunità islamica locale. Dopo è stato in Germania, Marocco, Turchia e Siria. In seguito agli attentati di Parigi è tornato in Belgio. Secondo l’ordine di cattura, dei due è il terrorista più pericoloso.

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