Skip to main content

E’ venerdì e mi do ai consigli di lettura per il fine settimana (o ancora meglio per il ponte per chi può…).

E’ uscito da qualche settimana e sta raccogliendo riscontri molto positivi il nuovo libro di Davide Rubini “Il fischio finale” (Edizioni Gilgamesh). Il libro per chi ha voglia di approfondire ha anche un sito www.ilfischiofinale.org e una pagina facebook https://www.facebook.com/ilfischiofinale/ dedicati.

La storia è ben scritta e potrebbe essere la sceneggiatura di un film.
Per la prima volta dal debutto, avvenuto nel 1999, Rubini porta i suoi personaggi al di fuori della loro sfera privata e li fa partecipare ad una vicenda collettiva che si sviluppa in un momento molto delicato della storia italiana.

All’indomani di una stagione che porta il Rivaermosa in C2, a uno dei protagonisti del volume il capitano Brando Adelmi viene offerta la possibilità̀ di candidarsi come consigliere in un Comune di medie dimensioni del Nord Italia. Chi lo sceglie è un uomo politico sfuggito a recenti scandali, che vede nel fuoriclasse un bacino di voti assicurati. In gioco ci sono la sopravvivenza della società̀ calcistica nella quale Brando ha militato per anni e la realizzazione del progetto Città felice.

Siamo nel maggio del 1994 e il panorama politico sta trovando nuove forme, nuovi equilibri e dando spazio a nuovi protagonisti. Allo stesso tempo il calcio sta per essere trasformato dall’arrivo dei tre punti per la vittoria, dall’evoluzione della figura del direttore sportivo e dal volume delle scommesse che già s’impenna.

In questo mondo si muovono le vicende de Il fischio finale, un romanzo che è prima di tutto una fotografia ironica e volutamente macchiettistica dell’Italia a due anni da Tangentopoli e insieme il racconto disincantato dei peccati di un popolo fatto di uomini e donne incapaci di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità.

È la storia di undici personaggi, tutti a loro modo convinti di vincere e tutti inesorabilmente destinati a convivere con la mediocrità delle proprie ambizioni e la forza paralizzante delle proprie insicurezze e delle proprie paure.

Due finalisti del Premio Strega, Wilson Saba e Alessandro Perissinotto, hanno parlato de Il fischio finale come di “una gran bella sorpresa” e di un romanzo da “leggere e gustare” e sono arrivati a dire che Rubini usa la lente del calcio “alla perfezione per farci girare le pagine con frenesia e farci chiudere il libro con un sorriso amaro in volto”.

Con queste premesse se non si trattasse dell’opera di un autore sconosciuto probabilmente il romanzo avrebbe già attirato l’attenzione di critici e commentatori (e probabilmente non mi avrebbe divertito scriverne…) ed invece val la pena fare il talent scout e a giocare di anticipo.

Nel leggerlo emerge una storia che nella formula del linguaggio calcistico trova una soluzione felice sorretta da una scrittura agile e sicura che assegna ad ogni personaggio un profilo efficace e ben delineato.

Con questo romanzo Rubini cerca di riportare il lettore indietro nel tempo per consentirgli di vedere quanto poco sia cambiata l’Italia negli ultimi venti anni. Il senso è quello di suggerire delle domande.

Si è fermato il tempo o si sono fermati gli italiani?
Corruzione e malaffare sono un tratto distintivo delle genti italiche oppure il risultato di un processo storico? E infine, è possibile immaginare un’Italia diversa, pulita, leggera?
E cosa deve succedere perché un genuino percorso di rinnovamento possa davvero cominciare?

Nel seguire le vicissitudini di Brando Adelmi, che di questa storia è il protagonista, Rubini sembra suggerire che la svolta buona per l’Italia non sia ancora cominciata e che il Paese sia ancora bloccato alla poco creativa fase dell’indignazione.

Il fischio finale ha già ottenuto numerosi riconoscimenti – Premio Narratori della Sera (primo classificato), Premio Torresano (primo classificato),
Premio Nabokov (secondo classificato), Premio Prévert (menzionato), Premio Ioscrittore.it (finalista) – ed è ora alla ricerca del suo meritato pubblico di lettori.

L’autore
Davide Rubini, Torino, 1979. Vive a Londra dove lavora come esperto di regolazione europea del mercato del gas naturale. È il papà di Kaia. In passato ha pubblicato: con Alessandro Fusacchia Niente di personale, Biliki (romanzo), con Alessandro Fusacchia Avvistamento di pesci rossi in Danimarca, Biliki (romanzo), Un dio di polvere, B&V Editori (romanzo), Dicono le cicogne, B&V Editori (romanzo), Parentesi, B&V Editori (racconti). È tra i fondatori di RENA .

La copertina del volume
La copertina del volume

//

Il Fischio Finale: un intreccio di calcio, politica e corruzione

 

Una lettura per il fine settimana: Il fischio finale di Davide Rubini

E' venerdì e mi do ai consigli di lettura per il fine settimana (o ancora meglio per il ponte per chi può...). E' uscito da qualche settimana e sta raccogliendo riscontri molto positivi il nuovo libro di Davide Rubini "Il fischio finale" (Edizioni Gilgamesh). Il libro per chi ha voglia di approfondire ha anche un sito www.ilfischiofinale.org e una pagina…

Giuseppe Recchi

Telecom, che succede fra Recchi, Patuano, Bollorè, Niel e Costamagna

L'onda lunga del nuovo corso in Cassa depositi e prestiti si farà presto sentire anche ai vertici di Telecom Italia? È quello che si stanno chiedendo da giorni addetti ai lavori e analisti che scrutano le mosse degli arrembanti soci francesi in Telecom e pure le manovre sotto traccia, tutt'altro che concordate, dei vertici dell'ex monopolista. Il blitz voluto dal…

Porta a Porta, Ballarò, diMartedì. Gioie e fatiche dei talk show

Nei talk show si discetta di tutti i temi e a tutte le ore. Lo si fa spesso in modo autoreferenziale, catalizzando in cambio sentimenti di brutta politica. E se gli ascolti non pagano, per i protagonisti l’importante è partecipare. È veramente così? Ne hanno discusso le deputate del Pd Anna Ascani e Lorenza Bonaccorsi, Emilio Carelli, Vice Presidente Confindustria Radio…

Isis piomba sull'America

Mercoledì mattina a San Bernardino, in California, quattordici persone sono state uccise e diciassette sono rimaste ferite in una sparatoria condotta da una coppia di coniugi, che si pensa possano aver avuto un movente politico, forse legato alle idee propagandate dallo Stato Islamico: lui, Syed Rizwan Farook, ventottenne americano nato da genitori di origine pakistana, musulmano; lei, Tashfeen Malik, ventisettenne ("Fede nell'Isis", aveva scritto…

Matteo Renzi furente con Tito Boeri

Ve la giro come me l'hanno raccontata alla Camera, con parole pressoché uguali, due deputati della maggioranza, ma di partiti diversi. Non posso farvene i nomi, ma ne ho verificato l’attendibilità già in altre circostanze. Matteo Renzi è furente per i problemi politici che, volente o nolente, gli sta procurando il presidente dell'Inps Tito Boeri, da lui peraltro fortemente voluto…

Colleghi, basta con gli scioperi. Parla Christian Rosso (autista Atac)

"Io sono contrario agli scioperi", scrive su Facebook Christian Rosso, autista Atac che nel luglio scorso, dopo aver pubblicato un video, era stato "sospeso a tempo indeterminato" per poi essere riabilitato per diretta volontà dell'allora neo assessore alla mobilità romana, Stefano Esposito. Il suo post di oggi, venerdì 4 dicembre (giorno di targhe alterne, metropolitana a singhiozzo e astensioni di sindacati…

Sorpresa: il Cnel è vivo e vegeto

Che succede a Villa Lubin? Il Cnel – pur se Matteo Renzi cerca di rottamarlo – continua a campare, grazie all’aiuto di consiglieri, rimasti attivi e presenti. Il premier – si bisbiglia al Cnel - dovrebbe sapere, infatti, che un organo costituzionale, come il CNEL, non poteva essere azzerato con un decreto legge, ma solo a conclusione di un corretto…

Perché la Consulta respinge i ricorsi su regolamento Agcom contro la pirateria

Dichiarando inammissibili i ricorsi, la Corte Costituzionale, con la sentenza  247/2015, conferma la piena efficacia del Regolamento Agcom in materia di diritto d’autore, un provvedimento amministrativo all’avanguardia nel contrasto alla pirateria. Era una decisione attesa, soprattutto da coloro che hanno a cuore la crescita dell'offerta legale, soprattutto, nel mercato digitale. Questo è solo l’ultimo episodio di una battaglia che i…

mercati

Le divergenze monetarie che spaventano gli Emergenti

Ora che la fine d’anno s’avvicina potremo misurare con maggiore chiarezza il grado di divergenza delle politiche monetarie della Bce e della Fed, visto che a breve sono attese decisioni dei rispettivi organi di gestione dopo mesi e mesi di chiacchiere instancabili. Sappiamo che i mercati hanno già in ampia parte prezzato questa divergenza, con la Fed che inizia a…

Una Giovanna D'Arco neurotica arriva alla Scala

La Scala inaugura la stagione 2015-2016 con Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi, opera poco rappresentata che Riccardo Chailly, Anna Netrebko e Francesco Meli (con Carlos Alvares) protagonisti della serata, hanno presentato in forma semi-scenica al festival di Salisburgo nel 2013. E’ opera molto amata da Chailly che ne concertato una delle poche riprese in epoca moderna, a Bologna circa venticinque…

×

Iscriviti alla newsletter