Skip to main content

L’Italia non ha una posizione pregiudizievole sull’accordo Mercosur, ma nessuno dovrà essere lasciato indietro. Il monito lanciato del ministro della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida è stato ribadito più volte in passato, ma ribadito ancora una volta oggi ricevendo al Masaf a Roma il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic. La visione italiana su questo aspetto è chiara da tempo: alla base dell’intero universo che si sta muovendo dietro tale accordo vi sono vari elementi da tenere in considerazione, ovvero non solo il marketing e i numeri di un interscambio destinato ad aumentare, ma il peso specifico delle eccellenze italiane, il destino del contadino che vive e lavora la terra quotidianamente, l’immagine dell’Italia che c’è nel mondo. E che va preservata.

Tutte riflessioni che sono state fatte al Masaf, partendo da una considerazione di fondo: l’Italia è stata decisiva nell’approccio alla modifica del trattato originale, “non abbiamo mai assunto una posizione pregiudizievole rispetto all’accordo di libero scambio, ma non intendiamo lasciare indietro nessuno”, anche perché l’accordo “è vantaggioso” perché “apre nuovi mercati”, ma “è evidente che alcuni settori potrebbero essere penalizzati”. Lollobrigida ha chiesto garanzie per tutti i settori che potrebbero andare incontro a criticità. Ma non è tutto, perché il secondo macro elemento che è stato messo in risalto e che distingue la postura italiana verso il Mercosur è quello della reciprocità: ovvero ciò che viene imposto agli imprenditori italiani alla voce fitofarmaci e cura del benessere animale secondo il ministro di Fratelli d’Italia non può essere ignorato dai Paesi che vogliono importare in Europa. Un paniere di spunti su cui, in questi anni, è stata avviata una discussione, franca e puntuale tenendo conto sia delle richieste degli addetti settoriali, giustamente preoccupati per le conseguenze pratiche, sia del tessuto industriale e politico che preme per un accordo che nei fatti è storico, dal momento che apre a numerosissime possibilità di scambi commerciali.

Appare di tutta evidenza, inoltre, che se Roma avesse detto sì in prima battuta all’accordo non ci sarebbe stata l’attuale fase di discussione sui possibili paracadute per i settori che dovessero subire traumi. Il riferimento è ai 6,3 miliardi di euro del fondo per ristorare gli agricoltori delle zone di libero scambio, al pari delle clausole di salvaguardia con l’osservazione delle oscillazioni dei prezzi sui singoli mercati nazionali (se si va sotto il 10% in un singolo prodotto viene bloccata l’importazione di quel prodotto dalle aree Mercosur). Secondo Lollobrigida l’intesa Ue-Mercosur “apre alcuni spazi di mercato ma comporta anche il rischio per alcuni settori di subire penalizzazioni”, per cui il governo sta mettendo in campo alcuni strumenti di tutela “che possano intervenire ad esempio in caso di crollo dei prezzi per sostenere i produttori agricoli danneggiati”. Sefcovic lo ha compreso. L’Italia ritorna centrale.

Mercosur, Roma centrale nel dibattito sulle tutele. Sefcovic da Lollobrigida

L’incontro al Masaf tra il ministro italiano e il commissario europeo al Commercio ribadisce un punto nevralgico: se Roma avesse detto sì in prima battuta all’accordo non ci sarebbe stata l’attuale fase di discussione sui possibili paracadute per i settori che dovessero subire traumi. Il riferimento è ai 6,3 miliardi del fondo per ristorare gli agricoltori delle zone di libero scambio, al pari delle clausole di salvaguardia con l’osservazione delle oscillazioni dei prezzi sui singoli mercati nazionali

Perché la Casa Bianca sostiene Seul nell'acquisto di sottomarini nucleari

La decisione di Donald Trump di autorizzare la Corea del Sud a costruire sottomarini a propulsione nucleare segna un salto di qualità nella strategia indo-pacifica americana. Una mossa che risponde al rafforzamento militare di Cina e Corea del Nord e consolida il modello di burden-sharing tra Washington e i suoi alleati

Evitare di polarizzare il referendum sulla Giustizia farebbe bene a tutti. Parla Guzzetta

Approvata la riforma della Giustizia, ora si profila il referendum confermativo in primavera. L’impianto è coerente con gli obiettivi dei proponenti. Anche la riforma della Costituzione è frutto di scelte politiche. Ora, bisogna evitare un’eccessiva polarizzazione. Conversazione con il costituzionalista di Tor Vergata, Giovanni Guzzetta

Chi sarà il nuovo sindaco di New York. Sondaggi e programmi

Elezioni alle porte nella Grande Mela. Una corsa serrata che deciderà se la città dopo Eric Leroy Adams sceglierà come sindaco il socialista musulmano Mamdani, o Cuomo, candidato indipendente, o Sliwa, repubblicano, di gran lunga però distante dagli altri due

 

Xi Jinping vuole Taiwan e pensa al Partito. L’analisi di Torigian

Il primo incontro tra Pete Hegseth e Dong Jun segna la riapertura del canale militare diretto tra Stati Uniti e Cina sotto il secondo mandato di Donald Trump. Arriva in un momento di dialogo incrociato ad alto livello tra Washington e Pechino, con i due leader impegnati a definire un’intesa di massima sulla gestione della competizione strategica. Ma sotto la superficie diplomatica, c’è una dimensione interna. Torigian (AmUni) spiega il ruolo del Partito e il peso di Taiwan, sensibile sovrapposizione di interessi

Debito, infrastrutture, sovranità. La nuova equazione africana nel report di Med-Or

Il Med-Or Monthly Africa Report nasce come spazio di analisi e dialogo, spiega Tavolato (Med-Or): una piattaforma per comprendere come le trasformazioni interne dell’Africa stiano sempre più influenzando il futuro dell’ordine globale

Cosa cambia (anche per l'Italia) con la nuova strategia di al-Sharaa per la Siria

Il recente incontro tra al-Sharaa e Giorgia Meloni nell’ambito della partecipazione ai lavori della settimana di alto livello dell’assemblea generale dell’Onu, è servito a ribadire il sostegno di Roma alla ricostruzione di una Siria stabile e sovrana, anche attraverso investimenti da parte delle aziende italiane in settori di reciproco interesse

Pechino riorienta le milizie verso la nuova guerra. La riforma militare cinese

Il Partito comunista cinese sta trasformando le milizie popolari in uno strumento operativo della difesa nazionale. Secondo un rapporto di Recorded Future, la Commissione militare centrale ha riorientato le forze civili verso compiti di guerra, investendo in addestramento realistico, tecnologie di simulazione e integrazione con l’Esercito popolare di liberazione. L’obiettivo? Rafforzare la capacità di mobilitazione e la prontezza in vista di possibili crisi, in particolare nello Stretto di Taiwan

Madrid sceglie l’asse con Pechino e volta le spalle a Washington

Il re di Spagna Felipe VI visiterà la Cina a novembre, in quella che sarà la prima missione di Stato di un monarca europeo a Pechino dal 2018. La visita, promossa dal governo Sánchez, mira a consolidare i rapporti economici e diplomatici con la Repubblica Popolare in un momento di crescente frammentazione della linea europea verso la Cina

Un viaggio in America avrebbe potuto salvare Pier Paolo Pasolini?

Una interessante corrispondenza tra Mario Verdone e Pier Paolo Pasolini parla di un eventuale viaggio dello scrittore e regista in Usa per un giro di conferenze. Il viaggio, forse, si sarebbe potuto tenere nell’autunno del 1975, proprio quando egli fu assassinato a Ostia. Ecco la lettera-invito a Pasolini, di Mario Verdone, per il viaggio in Usa presso la Harvard University. Con una testimonianza di Carlo Verdone

×

Iscriviti alla newsletter