Skip to main content

La politica della BCE sarà molto aggressiva al fine di evitare un contagio. L’ELA dovrebbe essere mantenuta ai livelli attuali nei primi giorni della settimana Queste prospettive di bilancio dovrebbero, come è logico attendersi, portare la BCE ad applicare un haircut sui collaterali usati dalle banche greche per ottenere liquidità grazie al programma di Emergency Liquidity Assistance.

Alla luce delle reazioni della scorsa settimana, la BCE dovrà prestar attenzione a non prendere alcuna decisione prima del raggiungimento di una soluzione politica. Riteniamo quindi che la Banca Centrale Europea manterrà inalterato il plafond dell’ELA almeno fino a martedì. Ciò significa che la richiesta della Banca Nazionale Greca di aumentare il plafond dell’ELA non verrà accettata. Le banche greche resteranno quindi chiuse ed il controllo sui capitali proseguirà.

Qualora martedì la BCE dovesse applicare un haircut al debito greco nell’ambito dell’ELA, l’Istituto dovrebbe nel contempo chiedere alle banche greche di ridurre il limite di titoli di T-bills detenuti (per ridurre il legame fra rischio bancario e rischio sovrano). Ciò ridurrà le fonti di finanziamento per lo Stato greco, che potrebbe non essere più in grado di onorare i pagamenti dovuti (in particolare ai propri funzionari).

Lo Stato ellenico potrebbe quindi decidere, di fronte alla prospettiva di un default sovrano e di una significativa svalutazione, di emettere titoli di debito scambiabili – IOU «I Owe You», percorrendo la stessa strada intrapresa dall’Argentina nel 2001. Si tratterebbe del primo passo verso una fase di transizione monetaria che porterebbe la Grecia all’utilizzo di una nuova moneta. Più che gestire la liquidità del sistema bancario greco, il compito della BCE sarà nelle prossime settimane quello di evitare un contagio dello stress finanziario agli altri Paesi periferici.

È la credibilità dell’Eurozona ad esser attualmente in gioco. Riteniamo quindi che la banca centrale non porrà alcun limite all’acquisto di obbligazioni periferiche con l’intento di frenare le tensioni sui tassi sovrani, ricorrendo sia al QE, con la possibilità di un front loading o di un’estensione del programma, sia all’OMT con il sostegno dell’ESM (concedendo prestiti, linee di credito, favorendo la ricapitalizzazione del sistema bancario).

Anche se nel corso delle prossime sedute i mercati dovessero testare la resistenza della BCE, causando un aumento dello spread fra Germania e paesi periferici, pensiamo che la BCE disponga di tutti i mezzi necessari per evitare uno scenario di contagio. Senza dimenticare che le banche europee non sono quasi più esposte agli asset greci.

Florian Roger, Responsabile Asset Allocation Exane Derivatives

Cosa farà Draghi (forse) dopo il No della Grecia

La politica della BCE sarà molto aggressiva al fine di evitare un contagio. L’ELA dovrebbe essere mantenuta ai livelli attuali nei primi giorni della settimana Queste prospettive di bilancio dovrebbero, come è logico attendersi, portare la BCE ad applicare un haircut sui collaterali usati dalle banche greche per ottenere liquidità grazie al programma di Emergency Liquidity Assistance. Alla luce delle…

Più democrazia in tutt'Europa

E adesso vedremo cosa farà l’oligarchia che guida l’Europa. Vedremo se la “banda Merkel” sarà in grado di capire che l’aria è cambiata. Il referendum non cancella gli errori dei governi greci. Il no, larghissimo, dice però che c’è modo e modo di saldare i debiti. Si possono mettere a posto i conti, ma senza affamare la gente. Si può…

Che cosa è successo alla società Hacking Team

Con la più classica legge del contrappasso, stavolta è toccato ad Hacking Team, società milanese leader nel settore informatico, essere hackerata. I DETTAGLI DELL'ATTACCO Il profilo Twitter dell'azienda, con moltissimi clienti istituzionali italiani e non, è stato violato e gli è stato cambiato il nome in Hacked Team (ovvero azienda hackerata). Non solo: in poco tempo, dall'account sono partiti link…

Cosa deve fare l'Europa dopo il voto in Grecia

Il paradosso di questo referendum è stato che non fosse ben chiaro su cosa si stesse veramente votando. Esso rimaneva nella forma – e la forma è sostanza come diceva Aristotele, ancor di più in un Continente in cui tante sfide si sono giudicate spesso sul filo di discutibili argomentazioni giuridiche - un referendum sull’austerità, senza implicazione alcuna per l’abbandono…

Il ceffone di Tsipras a Merkel

Ha vinto Alexis Tsipras. Ha vinto Yanis Varoufakis (che stamattina si è dimesso: "Sono un ostacolo all'accordo con l'Eurogruppo", ha detto). I due pasticcioni, o dilettanti allo sbaraglio, hanno in verità sbaragliato previsioni che davano vincente il Sì per il gran giubilo delle istituzioni europee, di Berlino e delle maggiori capitali europee. Roma compresa. Ma alla fine non sono stati…

balcani

Appello ai Popolari europei

Dopo il plebiscitario NO greco alle politiche europee di austerity rivelatesi sin qui fallimentari serve un cambio di strategia, soprattutto da parte di coloro che, come noi popolari italiani ed europei, hanno da sempre sostenuto le ragioni dell’unità dell’Europa. Un cambio di strategia che vorremmo fosse fatto insieme agli amici della CDU e della CSU di Germania, i quali dovrebbero…

Vi racconto mio marito, l'eclettico Giorgio Faletti

Gli eclettici hanno fame di vita ed effettivamente chi ha fame di vita corre il piacevole rischio di diventare eclettico. E di artisti dalle mille sfaccettature, eclettici appunto, ce ne sono diversi in Italia. Alcuni si sono ritrovati in Largo Augusto 8 a Milano e li resteranno fino all’11 ottobre prossimo. Nello spazio creativo allestito ad hoc trovano la loro…

produzione industriale

Ecco come gli Stati Uniti metteranno il turbo ai distretti industriali del Triveneto

Primo: I distretti veneti hanno mostrato un progresso molto sostenuto (+8,6%) e sono tornati a essere la locomotiva del tessuto produttivo locale e italiano: 19 distretti su 23 in crescita. Secondo: i distretti del Friuli sono cresciuti del 6,9%, una delle dinamiche migliori in ambito italiano. Terzo: i distretti del Trentino sono in lieve calo ma vicini al massimo storico.…

merkel

Così il No di Atene si intreccia con la questione balcanica

La complicata partita del debito greco esplode dopo cinque anni di gestazione. La perdita dell'unico Paese dei Balcani che ha adottato l'euro è il prezzo potenziale massimo che l'Eurozona può pagare, in termini di influenza geostrategica, alla crisi finanziaria scoppiata nel 2008. Nel frattempo la crisi, come sottolineano molti commentatori, è divenuta infatti geopolitica, lambendo il Vecchio Continente con la…

×

Iscriviti alla newsletter