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La pioggia non mi ha mai messo più di tanto malinconia, ho sempre apprezzato soprattutto i temporali (tranne le volte in cui mi sono ritrovata fuori senza ombrello e in scarpe di tela). Guardare dalla finestra la pioggia battente e sentire l’odore che si respira nell’aria appena smette di venir giù l’acqua mi ha sempre in qualche modo rapita, che sia perché sono nata in autunno? Non lo so, ma da quando sono nate le mie figlie ho delle buone alleate: appena il cielo inizia a farsi grigio Ginevra esclama “siii mamma, così posso saltare nelle pozzanghere” (non so se la vivrebbe così anche abitando in Inghilterra dove piove quasi tutti i giorni ). Carolina, ad ora, non parla molto, ma si tuffa dentro qualunque specchio d’acqua soprattutto anche con le scarpe di tela e inizia a saltare fino a quando non sente schizzi di fango arrivarle sul viso.

Potrei dare colpa a Peppa Pig, come fanno in molti ma sarei bugiarda, visto che non la guardano quasi mai: sono più propensa a credere che i bambini amino lo sporco, il bagnaticcio, la sensazione della sabbia sotto le unghie e abbiano un’insana passione per i piedi neri.

La ricerca delle pozzanghere da parte di Ginevra è una cosa seria, non crediate che lei salti in un acquitrino qualunque: eh no, devono essere alte almeno fino alla sua caviglia così, saltando una volta e due e tre, sempre più forte,riesca a sentire l’acqua fin sulla schiena. Deve essere una sensazione piacevole, visto che ogni volta che rientriamo a casa poi è da strizzare.

Carolina invece, dal basso del suo anno e mezzo, si accontenta del terreno umido, con quel filino di acqua che ricopre una coltre di melma: nel giro di pochi secondi potrebbe schizzare chiunque nel raggio di due metri.

In queste occasioni le mie figlie sono certamente sporche, scarruffate, da lavare con la pompa, ma non sono così belli da vedere i bambini “liberi di essere liberi”? Per me sono un raggio di sole anche nelle giornate grigie.

Per la stagione che sta per iniziare a casa nostra gli stivali di gomma sono indispensabili, comodi da mettere e da togliere e soprattutto a tenuta stagna. Di solito li togliamo al portone d’ingresso, rovesciandoli come vasi e salutando il pesce rosso che ci sguazzava felice. Noi prediligiamo i colori vivaci per ravvivare le giornate piovigginose, ma nella selezione che ho fatto per voi ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche, in ogni caso stupendi!

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La magia della pioggia con gli stivali

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