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Oggi la direzione nazionale di Italia Unica, il partito fondato da Corrado Passera, ha chiesto allo stesso Passera di rendersi disponibile a candidarsi a sindaco di Milano. E Passera ha accettato.

Al di là dei formalismi, che possono sembrare ironici, l’ex banchiere ed ex ministro è pronto dunque a partecipare alle prossime comunali per cercare di succedere a Giuliano Pisapia.

La mossa del fondatore di Italia Unica è in linea con quanto da tempo dice Italia Unica: non ci interessa partecipare alle Regionali, puntiamo piuttosto alle comunali. La decisione di Passera è una sfida per tutto lo schieramento alternativo al Pd ed è una svolta anche per Italia Unica.

Chi intravvedeva una leadership costruita in un laboratorio partitico nato a immagine e somiglianza dell’ex capo azienda di Poste e di Intesa, ora deve prendere atto che Passera si mette in gioco sul territorio, cercando di far convergere su di sé movimenti, associazioni e personalità che non si riconoscono nel Pd.

Una scelta, quella di Passera, ben diversa rispetto a quella di coloro che pensano di far nascere movimenti e leadership solo tra Camera e Senato, giochicchiando fra gruppi parlamentari in disfacimento.

Ma esperimenti politici e aspirazioni personali non possono sorgere soltanto nei corridoi di Montecitorio e di Palazzo Madama. Bensì nei comuni e nelle regioni. A contatto diretto con i cittadini.

La vittoria del forzista Giovanni Toti in Liguria alle ultime regionali sta facendo gioire un po’ troppo lo schieramento di partiti anti Pd. Il caso ligure non è detto affatto che sia il segno di una ritrovata unità di marcia di intenti per un centrodestra del futuro.

Quindi la volontà di tornare sui territori, di puntare sulle amministrazioni locali, di forgiare una nuova classe dirigente, di occuparsi non dei grandi sistemi ma dei problemi quotidiana dei cittadini, è un segno di vitalità e anche di coraggio. Anche per questo, ad esempio, ci si era chiesti in passato se Fitto non dovesse candidarsi in prima persona contro Michele Emiliano in Puglia invece di mandare avanti Francesco Schittulli.

Ma tant’è. Oggi la notizia è che Passera è pronto a candidarsi a Milano alle prossime comunali. Si vedrà se e chi lo vorrà sostenere. Tenendo conto che il fondatore di Italia Unica, oltre a richiamarsi a una cultura politica europeista, liberale e popolare, non ha lesinato critiche in questi mesi alla gestione e ai vertici di Forza Italia e di Area Popolare, preferendo occhieggiare a Flavio Tosi o a Raffaele Fitto. Per non parlare della inesistente sintonia con la Lega di Matteo Salvini. E di una scarsa empatia che Passera suscita, nonostante una notevole esposizione televisiva.

(CORRADO PASSERA E GIOVANNA SALZA VISTI DA UMBERTO PIZZI. LE FOTO)

Che farà Passera a Milano

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