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Il sospetto è che Sky, Lega nazionale professionisti di Serie A, Mediaset e Infront avessero trovato un’intesa per spartirsi il mercato dei diritti televisivi sul campionato di calcio di Serie A per il triennio 2015-2018. Per questo, nell’ambito dell’istruttoria scattata martedì sulla vendita dei diritti tv, i funzionari dell’Antitrust e i militari della Guardia di Finanza del nucleo tutela mercati di Roma hanno eseguito ispezioni nelle sedi della Lega Serie A, di Infront e negli uffici di Sky e Mediaset.

Ad aver scatenato l’azione dell’Authority sarebbero state alcune dichiarazioni del presidente della Lazio, Claudio Lotito, riportate dalla stampa nel febbraio scorso. E un ruolo importante sarebbe stato svolto da uno degli uomini più potenti del calcio, Marco Bogarelli, (scopri perché in questo articolo) presidente di Infront, società advisor della Lega Calcio per la commercializzazione dei diritti tv di Serie A, B, Coppa Italia e Supercoppa, recentemente venduta al cinese Wang Jianlin. “Io faccio gli interessi dei miei clienti, la Lega di Serie A. Non pratico la lobby politica, la lascio a Sky che, l’anno scorso durante le trattative, fu ricevuta a Palazzo Chigi da Matteo Renzi”, ha detto Bogarelli in un’intervista al Fatto Quotidiano.

“Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, questo accordo sarebbe servito a ridare ai due gruppi televisivi le assegnazioni delle stagioni precedenti (tutte le partite di A a Sky, quelle dei maggiori club a Mediaset), escludendo così possibili nuovi entranti, come per esempio Eurosport che aveva presentato un’offerta per le squadre minori (seppure sotto il minimo)”, ha spiegato Andrea Secchi su Italia Oggi.

LO SCENARIO

Ma quanto pesano i diritti tv sul calcio italiano per la salute economica delle società calcistiche? Le risposte si possono ricevere leggendo il quinto rapporto sul calcio 2015 pubblicato in settimana dal Centro Studi della Figc in collaborazione con il centro studi Arel e con la società PwC che parte analizzando conto economico e stato patrimoniale delle società.

Dopo due stagioni di costante crescita, il valore della produzione complessivo della Serie A è sceso da 2.307,6 a 2.298,8 milioni. Ma il dato più preoccupante contenuto nel Rapporto 2015 è costituito dall’indebitamento totale (+5,0% rispetto alla stagione sportiva 2012-2013) che ha raggiunto quota 3.093,3 milioni. Sull’indebitamento complessivo delle società sono i debiti finanziari ad incidere maggiormente con il 37%, (si è passati dai 947,1 milioni della stagione 2012-2013 ai 1.129,3 di questa stagione (+19,2%), ma a crescere sono anche i debiti tributari e previdenziali (+4,4%) e quelli verso società correlate (+7,5%).

Come segno di una maggiore attenzione da parte dei club di evitare sprechi, il rapporto cita il lieve calo dell’1,4% dei costi della produzione  e del costo del lavoro (-0,5%).

IL PESO DEI DIRITTI

Secondo i dati pubblicati nel Report calcio 2015, che ha analizzato il mix dei ricavi della Serie A, i ricavi da diritti televisivi costituiscono il 59% del fatturato (escludendo le plusvalenze), mentre in Germania e in Spagna rispettivamente il 31% e il 48%.

Nettamente inferiori sono invece i ricavi da stadio, che contribuiscono per il 10% nel campionato italiano, contro il 21% della prima divisione inglese e il 23% di quella tedesca e spagnola. Gli stadi, tra l’altro, hanno un’età media di circa 60 anni e secondo lo studio presentato al Centro federale di Coverciano, presentano significative carenze in termini di servizi, sostenibilità e qualità infrastrutturale.

LE PREVISIONI

Secondo lo studio realizzato dal Centro Studi della Figc nel 2014 il valore complessivo dei diritti media è rimasto invariato a quota 987 milioni, mentre un lieve aumento si è registrato nelle entrate da sponsor e per le attività commerciali che hanno raggiunto i 344,2 milioni.

Cosa cambierà con i nuovi contratti? “Sky si troverà a pagare 572 milioni di euro a stagione, il Biscione 373 milioni. In tutto alla Lega andranno 945 milioni, 150 milioni in meno delle offerte per la gara dai vari concorrenti, ma oltre 100 milioni in più rispetto alla stagione precedente”, ha scritto Italia Oggi.

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