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Per ripartire bene bisogna mettere a posto il pregresso, fare dunque ordine e concentrarsi nella pianificazione. È così che Alessandra Poggiani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale, voluta e nominata dal governo Renzi, ha raccontato il percorso intrapreso in Agid in una recente intervista al quotidiano la Repubblica.

IL PUNTO

Gran parte del lavoro svolto dalla Poggiani e dalla sua équipe di esperti digitali è stato finalizzato a colmare il gap del nostro Paese con il resto dell’Europa, il tutto a stretto contatto con Palazzo Chigi: “Abbiamo lavorato con la Presidenza del consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico sui piani nazionali per la banda ultralarga e la crescita digitale”, ha detto Poggiani ad Arturo Di Corinto di Repubblica.it.

Poi c’è “l’identità digitale, le cui regole operative saranno pubblicate a giorni, e abbiamo gestito con successo lo switch off della fatturazione, dal 31 marzo a regime per tutte le PA anche locali. Inoltre abbiamo messo in esercizio il sistema Pagopa che ha già 35 amministrazioni a bordo. L’anagrafe unica invece è il progetto di sistema su cui lavoriamo con il ministero dell’interno e tutti i comuni. Infine è stato acceso il progetto pilota del CERT PA di cui è già attiva la procedura di risposta agli incidenti. E poi abbiamo lavorato molto sulla trasparenza: la nostra come ente, ma anche quella del paese con il sito soldipubblici.it e poi con dati.gov.it, più facile da usare, più completo e pensato per chi lo consulta e non solo per chi lo alimenta”, ha spiegato Poggiani.

L’ESPANSIONE TERRITORIALE

L’Agenzia diretta da Poggiani ha anche avviato una ramificazione territoriale aprendo succursali in Basilicata, Piemonte e Veneto, dove lo stato di attuazione dell’Agenda Digitale presentato il mese scorso dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato (Ncd) alla presenza di Poggiani, ha mostrato un primo bilancio positivo, secondo la Regione e l’Agid .
Tutti dettagli non estranei a Poggiani. Prima di passare alla direzione generale dell’Agid è stata infatti alla guida di Venis spa, la società informatica del Comune di Venezia, come direttore generale. E proprio in quei panni ha diretto l’organizzazione di Digital Venice, l’iniziativa sulle politiche per il digitale promossa dalla Presidenza Italiana del Consiglio europeo in corso a Venezia fino al 12 luglio.

I RETROSCENA

La lista dei dossier in cantiere in Agid potrebbe continuare, se non fosse che “più che al merito delle cose l’interesse si focalizza sui retroscena, sempre infondati e molto romanzati”, ha lamentato il direttore dell’Agenzia sottolineando che si tratterebbe solo di fantasie: “Da quando ho assunto questo incarico, leggo quotidianamente di nuovi dipartimenti, soppressioni di enti, scontri fra ministeri, decreti che non esistono”.

L’EPILOGO

Adesso però, forse in un capitolo dello stesso romanzo, si parla che il percorso intrapreso in Agid dalla Poggiani potrebbe giungere al termine, e non per le novità in cantiere a Palazzo Chigi che sta studiando il consigliere personale di Renzi, Andrea Guerra. Il potenziale epilogo ci riconduce in Veneto – dove nascono queste indiscrezioni – e narra di una possibile candidatura alle regionali al fianco della candidata alla presidenza Alessandra Moretti.

Altre fantasie? “E’ davvero sorprendente che ogni giorno ci sia un retroscena o un gossip nuovo”, si limita a rispondere Poggiani.

Che succederà all'Agenzia Digitale?

Per ripartire bene bisogna mettere a posto il pregresso, fare dunque ordine e concentrarsi nella pianificazione. È così che Alessandra Poggiani, direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale, voluta e nominata dal governo Renzi, ha raccontato il percorso intrapreso in Agid in una recente intervista al quotidiano la Repubblica. IL PUNTO Gran parte del lavoro svolto dalla Poggiani e dalla sua équipe…

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