Skip to main content

86 potenziali seggi per provare ad essere ago della euro-bilancia. Renew Europe scommette sugli Stati Uniti d’Europa in una campagna elettorale caratterizzata dalla possibile contrapposizione tra schema italiano di centrodestra e nuove larghe intese, dopo quelle che portarono cinque anni fa alla nascita della maggioranza Ursula. Secondo l’ultimo sondaggio Europe Elects, il gruppo dei liberali dovrebbero passare dagli attuali 102 a 86 eurodeputati, anche in virtù dell’uscita dal gruppo dei liberali olandesi del Vvd in seguito all’alleanza stretta in Olanda con l’estrema destra.

Quali alleanze?

Ha già chiuso ad una ipotetica alleanza con la destra e il centrodestra l’ex premier Matteo Renzi che è stato diretto quando ha osservato di non credere alla possibilità che Renew Europe stia dentro a un governo con i Conservatori e riformisti di Meloni. “Com’è possibile fare l’accordo con chi impedisce lo sviluppo degli Stati Uniti d’Europa?”. Raddoppia la dose Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo e candidato alle prossime elezioni europee in Francia, del gruppo Renew Europe, secondo cui non c’è differenza tra Ecr e Id. “Su questo mi sorprende molto l’ambiguità distruttiva dei Popolari. O non vedono o non vogliono vedere un processo molto evidente”.

L’obiettivo dei Liberali è, evidentemente, convincere Ppe e socialisti ad una nuova commissione frutto di larghe intese, ma sulla strada di questo progetto si staglia la performance elettorale che dovrebbe investire le destre di tutta Europa. Secondo Gozi il Partito popolare europeo è chiamato a scegliere: “Andare verso la paralisi dell’Europa inseguendo l’estrema destra come propone Tajani, o vogliono costruire una nuova maggioranza pro-europea, come anche noi siamo pronti a fare, guardando ai Socialisti e Democratici?”

Migrazioni

Uno dei temi più sentiti è quello relativo all’immigrazione, che però nel progamma di Renew Europe (Italia, +Europa, Italia Viva, Azione), non è citato apertamente, mentre si parla di solidarietà tra gli stati membri e del contrasto al traffico di esseri umani. “Dobbiamo ostacolare con forza il ricorso, da parte degli Stati membri, a tecniche di esternalizzazione delle frontiere che consentono il trattenimento, l’identificazione e il respingimento dei richiedenti asilo, ad opera di paesi terzi non vincolati al rispetto delle Carte dei diritti fondamentali, mediante accordi di natura finanziaria e di facilitazione logistica”, osservano.

Il programma

Una reindustrializzazione europea tramite una legislatura innovativa: questa in sintesi la proposta politica di Renew partendo dalla premessa valoriale la deindustrializzazione dell’Europa è una minaccia reale, così come emerso dal rapporto siglato dall’ex premier italiano Enrico Letta, sullo stato attuale e futuro del mercato interno. Per questa ragione Renew Europe ha applaudito all’accordo sul Net Zero Industry Act (Nzia) proprio al fine di stimolare la produzione di tecnologie pulite. “Insieme al Critical Raw Materials Act (Crma), al Chips Act o alle Alleanze industriali, sarà possibile riottenere la sovranità industriale”.

Al secondo posto del programma ecco la battaglia per maggiori opportunità commerciali e scelte più sicure per i consumatori, certi che le imprese europee, grandi o piccole, rappresentino il motore dell’economia europea. “Per aiutarli a creare i posti di lavoro e le industrie sostenibili di domani, abbiamo lavorato per ridurre la burocrazia superflua, lasciare spazio all’innovazione e aumentare la competitività dell’Europa livellando le condizioni di gioco”. Naturalmente, nessuna azienda può sopravvivere senza i consumatori, e i consumatori europei possono stabilire standard globali con il loro potere d’acquisto. Questo è il motivo per cui “abbiamo intensificato e rafforzato il nostro impegno per proteggere i diritti dei consumatori”.

Liberali vs destre. Perché Renew non appoggerà i meloniani

Ha già chiuso a una ipotetica alleanza con la destra e il centrodestra l’ex premier Matteo Renzi che è stato diretto quando ha osservato di non credere alla possibilità che Renew Europe stia dentro a un governo con i Conservatori e riformisti di Meloni

La Bce è pronta a tagliare i tassi ma la Fed ancora no. E c'è un motivo

​I tempi a Francoforte sono ormai maturi per una prima sforbiciata, dopo quasi due anni di rialzi al passo con la Banca centrale americana. Ma se Christine Lagarde è pronta a tirare il freno, negli Stati Uniti un’economia e un mercato del lavoro decisamente più tonici sembrano allontanare ancora l’appuntamento con la retromarcia

Dalla Conferenza Green City 2024 una Carta per accelerare la transizione

Per contribuire a raccogliere la richiesta dei cittadini di occuparsi sempre di più del cambiamento climatico, alla Conferenza Nazionale delle Green City, che si è svolta oggi a Milano, organizzata dal Green City Network e dal Gruppo Gedi, è stata presentata la Carta per le “Nature-Positive Cities”, alla quale ha già aderito un primo gruppo di 33 città di tutta Italia

Salvini sa di avere torto su Mattarella, ma... L'opinione di Cangini

Per quanto il messaggio salviniano possa mutare, certo è che a rimanere immutata sarà la sua caratura surrealista, aggressiva e sostanzialmente demagogica. Caratura a cui Salvini è il primo a non credere. L’opinione di Andrea Cangini

Cosa significa l'interesse di Erdogan per la Libia

Tre giorni dopo aver ricevuto ad Ankara il primo ministro del governo di unità nazionale libico (Gun), Abdulhamid Dabaiba, Erdogan fa trapelare l’intenzione di un intervento diretto nel Paese africano

Intermediario cinese, acquirente russo. Come Pechino aiuta Mosca con i sistemi anti-drone

Un ente parastatale cinese ha supportato nei giorni scorsi la ricerca di equipaggiamenti anti-drone da parte di aziende russe. Dimostrando come sul piano pratico la policy di Pechino non rispetti le dichiarazioni formali

Viene la guerra e l'Europa cerca la sua anima. Il libro di Mauro

Le parole in rima di Rodari ci ricordano che siamo tutti sotto lo stesso cielo, che l’umanità intera è unita al di là della violenza, delle differenze culturali e politiche. Con lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022, il mondo si è improvvisamente risvegliato dal suo sonno profondo. L’aggressione a un Paese europeo, l’invio delle armi, il riarmo da parte degli Stati, il ritorno delle trincee e tante altre cose hanno fatto assumere all’Occidente la consapevolezza che la guerra, in fin dei conti, non è poi così lontana come si credeva. Pubblichiamo un estratto del libro di Mario Mauro dal titolo “Viene la guerra” (Rubbetino)

Il papa e la Dottrina sociale della Chiesa. L'opinione di Pedrizzi

Secondo Riccardo Pedrizzi il papa agli Stati Generali della natalità su armi, aborto e contraccezione ha espresso un vero e proprio manifesto destinato all’universo cattolico

Ecco la grande ascesa della Borsa indiana

Dopo aver sorpassato la Cina per numero di abitanti, il Paese degli elefanti si prende un altro scettro, quello delle Borse. Dal private equity ai fondi pensione, la finanza occidentale è ormai intenzionata a investire sui listini indiani, relegando la Cina al ruolo di seconda

Sulla genomica non basta il de-risking dalla Cina. Messaggio Ue (anche all’Italia)

Non si tratta di alimentare le fiamme del tecno-protezionismo, ma di salvaguardare i diritti fondamentali alla privacy, alla sicurezza e alla governance etica di fronte a pericoli reali e attuali, scrivono Lexmann, Olekas, Groothius, Bütikofer e Fotyga, rappresentanti dei cinque maggiori partiti a Strasburgo

×

Iscriviti alla newsletter