Skip to main content

La sconfitta di Obama è stata netta, senza attenuanti, devastante.

Cerchiamo allora di comprenderne le ragioni.

1) Tutti ma in particolare noi occidentali ci siamo aspettati troppo dalla presidenza Obama. Dopo la triste e crepuscolare presidenza Bush, il sogno americano sembrava rivivere nella luce calda di questa avvenente coppia afroamericana. E forse Obama non è stato all’altezza dei sogni che aveva generato.

2) Quattro fattori tecnici: A) le elezioni di medio termine favoriscono sempre il partito all’opposizione della Casa Bianca. B) Il flusso di aiuti che il partito repubblicano ha avuto non si era mai veduto in elezioni di questo tipo. C) i candidati repubblicani sono stati studiati alla perfezione: sembravano democratici moderati e portavano con sé una voglia di fare ed un giovane entusiasmo che ha trascinato gli indecisi. D) La riforma sanitaria è stata sabotata con tutta evidenza dall’interno ed a questo si sono aggiunti colossali errori nella impostazione informatica.

3) In Libia e con l’islamismo armato l’amministrazione è apparsa balbettante e invece di guidare l’Europa ha sbandato insieme al fedele alleato.

Detto tutto ciò Obama ha portato a casa tre grandi risultati che per mera sfortuna non gli vengono riconosciuti. A) La riforma sanitaria dalla quale indietro completamente non si tornerà più. B) L’eliminazione di Bin Laden con tutto quello che ciò ha comportato a livello psicologico nei governi del mondo ed in particolare in quelli arabi. C) l’indiscutibile andamento positivo dell’economia americana, con centinaia di migliaia di posti di lavoro creati. Ma, ironia della sorte, mentre in tutto il mondo le elezioni vengono decise dallo Stato dell’economia dei singoli paesi, in America questa volta la popolazione non ha realizzato fino in fondo la portata positiva dell’andamento dell’economia statunitense.

Obama ha due anni davanti a sé per dimostrare che le luci di speranza accese nel mondo sei anni fa con la sua elezione non sono spente e avevano un ragione di essere.

Tutti i perché della sconfitta di Obama

La sconfitta di Obama è stata netta, senza attenuanti, devastante. Cerchiamo allora di comprenderne le ragioni. 1) Tutti ma in particolare noi occidentali ci siamo aspettati troppo dalla presidenza Obama. Dopo la triste e crepuscolare presidenza Bush, il sogno americano sembrava rivivere nella luce calda di questa avvenente coppia afroamericana. E forse Obama non è stato all’altezza dei sogni che…

Qualcosa di nuovo nel mondo della rappresentanza

“Qual è il doppio di sei? Siamo…” - LInus Viviamo in un mondo complesso ed interdipendente. Un mondo dove l’economia della conoscenza e la diffusione delle nuove tecnologie di rete hanno prodotto il capitalismo intellettuale 2.0 che sta generando cambiamenti epocali nei mercati e nella società. E’ un salto di paradigma straordinario quello in corso, una tendenza inarrestabile alle competenze…

Renzi si ispira a Fanfani, ad Andreotti o a Craxi?

L’anagrafe politica di Matteo Renzi va sempre più arricchendosi, o complicandosi, secondo i gusti. L’ombra, o il fantasma, di Bettino Craxi fu la prima ad essere scomodata di fronte alla impetuosa emersione politica dell’allora ancora sindaco di Firenze, ma già in corsa per scalare tutto il possibile e l’impossibile. Renzi, per quanto di origine e formazione democristiana, anche se a…

Bce, ecco che cosa farà Draghi l'amerikano

In area euro ieri si è registrato un calo dei tassi periferici dopo che il presidente della Bce, Mario Draghi, durante la conferenza stampa successiva alla riunione, ha dichiarato che i membri del board, in modo unanime, hanno deciso che in caso di necessità l’Istituto è pronto a nuove misure non convenzionali. LE CONDIZIONI Le condizioni per l’introduzione di nuove…

Elezioni anticipate, perché no?

Sì alle elezioni. E allora? Non si capisce questa tragicomica situazione nella quale si sono cacciati i due protagonisti dello sciagurato patto del Nazareno. Interessati a stabilire una riforma della legge elettorale che vada bene ad entrambi, giorno dopo giorno, si rendono conto di quanto sia difficile mettere insieme ciò che insieme non può stare se non sulla base di…

macron italia francia silvestri

Alle aziende italiane piace la Francia

La Francia è la prima destinazione privilegiata delle imprese italiane in Europa. Il paese accoglie il 33% dei progetti d’investimento europeo (il 13% si indirizza alla Grecia, l’8% verso la Romania e la Spagna). La vicinanza geografica e culturale nonché gli importanti scambi commerciali effettuati di anno in anno confermano lo stretto legame economico tra i due paesi. Anche nel…

Lussemburgo, perché Hollande è imbufalito con Juncker

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori, pubblichiamo l’analisi di Alberto Toscano uscita sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi C'è del marcio in Lussemburgo; e la Francia affila le armi contro il personaggio chiave del granducato, oggi presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che spegnerà tra un mese le 60 candeline e che rischia d'avere un compleanno agitato. Juncker…

Ebola, come combattere virus e allarmismi

Si ridimensiona l'impatto globale del virus Ebola, dopo settimane di allarmismi sui possibili rischi di pandemia mondiale. Restano, però, le gravi condizioni dei tre paesi africani maggiormente colpiti, ossia Sierra Leone, Liberia e Guinea, in cui i contagiati sarebbero circa tredicimila. Il caso Ebola ha colpito vari continenti, anche se Europa, Stati Uniti e Australia solo marginalmente rispetto all'Africa. Ci…

×

Iscriviti alla newsletter