Dopo 12 anni si incontrano Erdogan e Al Sisi, occasione non solo per spargere saggezza diplomatica in un fazzoletto di Mediterraneo reso incandescente dalla guerra a Gaza, ma per cooperare anche sul fronte energetico. Roma e le sue iniziative (come il Piano Mattei e la presidenza del G7) sono interconnesse con questa nuova era diplomatica in due Paesi chiave
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L'Europa e quelle sfide non più rimandabili. Scandizzo legge Draghi
Le minacce alla globalizzazione e le incertezze geopolitiche crescenti richiedono interlocutori istituzionali affidabili, non solo per affrontare le crescenti sfide economiche globali, ma anche per mantenere alta la bandiera delle democrazie e delle società aperte. In questo quadro, c’è assoluto bisogno di un salto di qualità nelle istituzioni europee. Il commento di Pasquale Lucio Scandizzo
Tutte le reazioni alla morte di Navalny
Da Sullivan a von der Leyen fino a Macron. Le reazioni della politica alla morte, a soli 47 anni, del dissidente russo. “La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un’altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale” ha detto Giorgia Meloni
Vi spiego traiettoria ed eredità di Alexey Navalny. Scrive Savino
Difficile dire cosa può accadere dopo la sua morte, ma è un ulteriore elemento che si aggiunge alla mancata ammissione alle elezioni presidenziali di Boris Nadezhdin e al movimento delle donne dei cittadini mobilitati e inviati al fronte: un messaggio, forse, di terrore, che però potrebbe rendere evidente come un possibile cambiamento in Russia non sarà pacifico
Le responsabilità del Cremlino nell'assassinio siberiano di Navalny. L'analisi di D'Anna
Il mondo sta letteralmente insorgendo contro la Russia per la sconvolgente scomparsa dell’oppositore numero uno di Putin. Ma nonostante la valanga di accuse, il Cremlino continua ad arrampicarsi sugli specchi delle notizie del decesso per cause naturali. L’analisi di Gianfranco D’Anna
La morte "elettorale" di Navalny. Il commento di Arditti
La Russia è un Paese di enorme importanza nel mondo contemporaneo, basta guardare la cartina geografica per capirlo. Dobbiamo chiudere ogni rapporto? No, ma dobbiamo sapere cosa c’è dall’altra parte del tavolo senza infingimenti. E dobbiamo soprattutto rendere sempre più forti l’Unione europea e la Nato. Il commento di Roberto Arditti
Di tutto si parla, tranne che di temi europei. Il corsivo di Cangini
La Commissione europea ha presentato una bozza di riforma della governance economica delle istituzioni comunitarie. Il Parlamento europeo ha approvato la riforma dei Trattati, compreso il famigerato Patto di stabilità. Il consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno siglato un nuovo Patto migrazioni e asilo. Ma di tutto questo la politica non parla. Si attende l’annuncio della candidatura di Meloni e Schlein, in ossequio ad un antico malcostume che vede i leader politici nazionali concorrere ad incarichi che non andranno a ricoprire
Ecco chi sbarra la strada al G7 sugli asset russi
La manovra a tenaglia di Ue e G7, che puntano a monetizzare i beni sequestrati al Cremlino per ricostruire l’Ucraina, rischia di impattare contro i dubbi di Euroclear, il veicolo che ha in pancia il grosso dei titoli della Federazione. Che non possono essere utilizzati per garantire l’emissione di bond
X sta violando le sanzioni Usa dando le spunte blu a iraniani e russi?
La piattaforma di Musk ha accettato pagamenti per gli abbonamenti da Hezbollah, Houthi e media di Stato nella lista nera americana. La denuncia del Tech Transparency Project e i rischi misinformazione
Partite Iva, trattori e privatizzazioni. Promozioni e bocciature secondo Nicola Rossi
Giusto dare ai professionisti la certezza del prelievo e consentire una pianificazioni fiscale finora assente, il riassetto dell’Irpef è solo la prima pietra. Il magazzino di cartelle della riscossione è un mostro di cui non ci si deve stupire più di tanto, sui trattori si faccia attenzione all’effetto bonus. Le privatizzazioni? Lo Stato si faccia da parte a meno che non sia strettamente necessario. E chiediamoci se davvero abbiamo bisogno dell’acciaio. Intervista all’economista e docente di Tor Vergata