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Philippe Ridet, corrispondente da Roma del quotidiano francese Le Monde, è un osservatore della politica italiana. Rifiuta di fare pronostici, “gufare” o essere ottimista, perché quello non è il suo ruolo. Come giornalista vuole capire per far capire nel suo Paese cosa succede in Italia.

CAMBIARE LA SINISTRA, CAMBIARE L’ITALIA

In una conversazione con Formiche.net, Ridet ha affermato: “Capisco quello che vuole fare Renzi: cambiare la sinistra per cambiare l’Italia”. Nella sinistra italiana, a suo parere, ci sono politici e sindacalisti conservatori, tra cui Pierluigi Bersani e Susanna Camusso, e politici più moderni, ovvero Renzi e quelli che lo sostengono.

E I DEPUTATI?

Il risultato portato a casa ieri dal segretario del Pd, con l’approvazione del documento sulla delega lavoro da parte della direzione del partito, dimostra per Ridet che Renzi ci sta riuscendo. “Il Partito Democratico sta cambiando. Tutta la sinistra è cambiata. Poi però bisogna capire se stanno cambiando anche i gruppi parlamentari, perché i deputati che votano non sono stati eletti grazie a Renzi ma a Bersani, ricorda il corrispondente di Le Monde.

VENTO A FAVORE

Il vento soffia a favore di Renzi, ora, ma non si può sapere cosa accadrà in futuro. “Penso che lui somigli molto ad altri leader – continua Ridet – che hanno fatto riforme di “destra” e poi si sono spostati verso sinistra. È riuscito ad iniziare alcune riforme, poche, ma ci è riuscito. Non si può anticipare la fine. Ad esempio, la riforma del Senato, se portata a termine, sarà una grande vittoria per lui”.

IL PARAGONE CON LA FRANCIA

Sulla capacità retorica di Renzi e le diatribe sulla sostanza delle azioni, il giornalista francese crede che le accuse sull’ipertrofia del suo ego fatte dal direttore del Corriere della Sera Ferrucio de Bortoli sono ovvie, ma aggiunge: “Non per questo il suo progetto è destinato a fallire”.
Somiglianze con la politica francese? “Certo, il paragone viene naturale. La sinistra italiana deve affrontare le sfide di tutta la sinistra in Europa: il rinnovamento. Come Ségolène Royal, Renzi è nato dal latro destro della sinistra, come unico avversario possibile a Berlusconi. Ma come Nicolas Sarkozy ha fatto della rottura con il passato il centro del suo discorso”, ha detto Ridet.

I TALK-SHOW, PROGRAMMI LOW COST

Proprio sul protagonismo dei giornalisti in Italia, Ridet sostiene che in Francia è diverso. Di talk-show di questo genere ce ne sono anche nella tv francese: “La politica ormai è uno spettacolo e questi programmi costano poco o niente. Il prezzo delle poltrone. I comizi e le immagini sono fornite dai partiti e gli ospiti sono contenti di esserci gratis. In Francia però non hanno questo protagonismo. Sono trasmessi in fasce orarie diverse e solo su reti dedicate all’informazione”.

Il corrispondente spiega che in Italia, quando c’era l’opposizione tra berlusconiani e anti-berlusconiani, il format funzionava. Ora con Renzi, che si occupa personalmente della sua strategia di comunicazione, questi “salotti” sono in via di estinzione.

Renzi ha rottamato anche i talk-show. Parola di Ridet (Le Monde)

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