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Che cosa dirà il numero uno della Federal Reserve Janet Yellen alla riunione annuale dei principali banchieri centrali ed economisti a Jackson Hole, in Wyoming, in programma fra tre giorni.

STRATEGIA
In pochi prevedono qualcosa di così importante come fu il discorso del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke due anni fa, che aprì la strada ad un inedito piano di stimolo da 85 miliardi dollari al mese. Ma sta di fatto che secondo alcuni analisti sarebbe vicina una svolta storica nella politica monetaria, in quanto Janet Yellen ha puntato il suo mandato come presidente della Federal Reserve su un principio semplice ma determinante: meglio combattere l’inflazione che un’altra crisi economica.

INDIZI
Secondo le ultime interviste rilasciate da alti funzionari della Fed sembra che Yellen e i principali esponenti della banca centrale degli Stati Uniti, siano determinati a non alzare i tassi di interesse troppo presto rischiando in questo modo di danneggiare la fragile economia degli Stati Uniti, oltre che ritardando la fine del tapering. Per questo molti quotidiani americani parlano di “lampi di illuminazione” piuttosto che di fuochi di artificio presentando l’appuntamento di Jackson Hole, in cui tutti gli occhi saranno ovviamente puntati su Janet Yellen, che parlerà per la prima volta in qualità di presidente della Fed, alla presenza dei vertici bancari mondali come Mario Draghi numero uno della Bce, la Bank of Japan con il governatore Haruhiko Kuroda, il brasiliano Alexandre Antonio Tombini e il vice governatore della Banca d’Inghilterra Ben Broadbent.

COSA E’
Tre giorni, dal 21 al 23 agosto, per fare il punto sull’indebitamento mondiale, sulle strategie future delle banche e sui rimedi per fronteggiare la crisi economica-finanziaria, con un occhio particolare rivolto a ciò che sta accadendo in Ucraina. All’ordine del giorno anche le singole iniziative da intraprendere sul mercato del lavoro delle maggiori economie, propedeutiche alle scelte circa il percorso della politica monetaria nei prossimi mesi.

LAVORO
Al primo posto ci sarà il lavoro e non il debito, ha anticipato alla Reuters Stephen Lewis, capo economista presso ADM Investor Services secondo cui le dinamiche occupazionali sono un tema che sta particolarmente a cuore di Yellen, oltre ad essere una questione chiave per la Fed. Lewis ha detto di aspettarsi un discorso simile a quello fatto da Bernanke nel marzo 2012, quando delineò i rischi dei vari indicatori del mercato del lavoro. Ma la tregiorni sarà significativa anche per individuare le nuove rotte che la Fed dovrà tracciare, non solo per quanto concerne gli affari “interni”.

TASSI E CONTROLLI
Un altro elemento su cui tutti attendono dei segnali precisi è quello relativo alla strategia che la Fed intenderà attuare al fine di ottenere un maggiore controllo del tasso sui fed found, mentre il sistema sta ancora “nuotando in riserve a causa dei tre programmi di quantitative easing intrapresi”, ha sottolineato alla Reuters Victoria Clarke, economista di Investec.

INDICI
La valutazione degli indici provenienti dal vecchio continente sarà un interessante banco di prova per comprendere come l’economia della zona euro sta reagendo rispetto alla stagnazione del secondo trimestre. Un euro più debole e condizioni di credito più vantaggiose, potrebbero incrementare l’attività di business, ma la Banca centrale europea avrà più pressione.

twitter@FDepalo

Ecco i comandamenti monetari che Yellen svelerà a Jackson Hole

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