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È in corso la sessantesima edizione del Festival Pucciniano di Torre del Lago, che quest’anno coincide con i 110 anni dalla prima di Madama Butterfly (che il 25 luglio ha inaugurato la manifestazione) ed i 90 anni dalla scomparsa del compositore. Il Festival è tra i pochi che rendono. La Fondazione che lo organizza ha commissionato Simulation Intelligence di Milano a una valutazione delle manifestazioni effettuate nel 2008 in occasione dei 150 anni dalla nascita del compositore e la aggiorna periodicamente nei propri bilanci sociali. Non è una analisi dei costi e dei benefici economici della manifestazione in senso stretto; ha analizzato le caratteristiche, le motivazioni di partecipazione, il grado di soddisfazione del pubblico e l’impatto della manifestazione sul territorio. In breve, gli effetti di “marketing territoriale”, un elemento importante per le decisioni di enti locali e sponsor, oltre che del Mibac (il Ministero dei Beni Ambientali e Culturali).

 

COSA EMERGE

Il ritratto che ne emerge è quello di un prodotto di eccellenza ben conosciuto ed apprezzato per la proposta artistica e la qualità degli allestimenti: l’84% del pubblico è soddisfatto del Festival e considera la qualità artistica e gli allestimenti uno dei punti di forza della proposta culturale della manifestazione. Molto buono il giudizio sui servizi (personale, biglietteria, informazioni) mentre parcheggi, raggiungibilità del teatro e bookstore rappresentano gli aspetti da migliorare. L’89% degli abitanti del territorio conosce il Festival e il 91% lo considera un importante veicolo di promozione per il territorio. L’impatto della manifestazione sul territorio è stato analizzato attraverso una indagine telefonica, 200 persone di cui 100 residenti a Viareggio: 50 abitanti a Torre del Lago e 50 abitanti a Viareggio e 100 residenti nella provincia di Lucca l’89 % degli intervistati ha dichiarato di conoscere il Festival Puccini e di questi il 93% di essere in grado di descriverne le sue attività, con una buona conoscenza dei titoli in cartellone per la stagione in corso; il 90% ha risposto di ritenere il Festival Puccini una manifestazione di importante tradizione e da valorizzare perché di forte attrazione turistica. L’indagine sugli spettatori è stata effettuata attraverso la distribuzione di un questionario in 4 lingue: italiano, francese, inglese e tedesco ed è stato compilato da 924 spettatori di questi l’81% in italiano, il 10% in inglese il 5% in tedesco e il 4% in francese.

IL PANORAMA DEGLI SPETTATORI

Gli spettatori sono più donne che uomini, il 54% ha più di 55 anni, ma ben l’8% ha meno di 24 anni; provengono dalla Toscana e da altre regioni italiane, soprattutto nord est e nord ovest e ben il 21%sono stranieri Il 60 % del pubblico del festival è composto da spettatori fedelizzati (lo frequentano da più di 10 edizioni) con una elevata percentuale di nuovo pubblico. L’84% degli spettatori intervistati esprime un giudizio positivo sul Festival, un elevato gradimento al cui giudizio concorrono in via prioritaria la qualità artistica e degli allestimenti veri e propri punti di forza del Festival Puccini di Torre del Lago. L’indagine non è esaustiva ma rappresenta un buon punto d’inizio a cui altre manifestazioni – nell’estate 2008 c’erano in Italia ben 35 festival di musica lirica- in un momento in cui la competizione per accesso a fondi pubblici e privati è serrata. Ed il “marketing territoriale” è elemento importante di giudizio per enti pubblici ed imprese a supporto, o meno, della manifestazione.

PASSATO E PRESENTE

Si può dire che il 2008 rappresenta la situazione di sei anni fa. Da allora, però, il quadro è migliorato come rilevano non solo indagini campionarie ma l’apporto di compagnie operistiche giapponesi e anche cinesi quando alcuni anni fa, per un pasticcio burocratico, fecero difetto i finanziamenti pubblici. Sono aumentate le coproduzioni con teatri di grande rango sia italiani (ad esempio Torino) sia stranieri (ad esempio, Bilbao e Nizza) Quest’anno oltre a Madama Butterfly ed a nuovi allestimenti di Bohème e Turandot torna, dopo 40 anni, sulla scena di Torre del Lago Il Trittico con regie, scene e costumi di giovani artisti selezionati in seguito ad un concorso internazionale.

Ecco come Puccini riporta il pubblico a teatro

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